Si sa che una nave che batta bandiera di un certo Stato deve essere considerato, secondo le leggi del mare, territorio nazionale dello Stato di cui batte bandiera. Ma allora perché questa nave norvegese, che si è avvicinata alle coste della Libia non si è portata in Norvegia questa spazzatura e invece l'ha trasferita in navi costiere italiane per poi scaricarla nella misura di altri 730 invasori in Sicilia? Perché abbiamo uno sgoverno di coglioni che non sanno nemmeno opporsi alla violazione delle leggi del mare scaricando sulle nostre tasse le spese di mantenimento. Per di più queste stesse leggi dicono che hanno diritto al soccorso solo i navigli regolari che, battendo bandiera di un certo Stato, si trovino in difficoltà. Questi barconi pieni di spazzatura umana debbono dunque essere considerati dei fuori legge, alla stregua di pirati. Non hanno diritto ad alcun soccorso. E poi continuiamo a riempirci di islamici. La spazzatura viene accettata per paura che poi anche in Italia avvengano atti terroristici. Per questo si è arrivati ad una sentenza di condanna nei riguardi di un italiano accusato di islamofobia. A questo punto bisogna sperare che una buona volta avvengano degli attentati in Italia con decine di morti, almeno perché ha come sede principale il Vaticano, massimo simbolo degli odiati cristiani. Ci vorrebbe una Lahore italiana.
martedì 29 marzo 2016
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1 commento:
Ormai non possiamo più nemmeno fare due passi senza essere aggrediti da negri e islamici clandestini e delinquenti.
Siamo diventati stranieri in casa nostra. Roba da matti!
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