mercoledì 31 maggio 2017

IL PARADISO: O DI TUTTI GLI ANIMALI O DI NESSUN UOMO

Parafrasando il titolo di una novella di Pirandello (O di uno o di nessuno) il paradiso deve essere anche di tutti gli animali e non di tutti gli uomini. Infatti, data la comune origine di tutte le forme di vita, come ci insegna l'evoluzione biologica, in quale fase dell'evoluzione biologica dell'homo sarebbe sorta l'anima immortale? Nessuno può rispondere a questa domanda. Accettata ormai dalla Chiesa nel 1996, dopo una dichiarazione di Giovanni Paolo II, l'evoluzione biologica come verità non più confutabile vi è da domandarsi se anche l'homo abilis avesse l'anima immortale ancor prima dell'homo sapiens (sapiens di Neanderthal e sapiens sapiens). E allora perché non avrebbe dovuta averla anche l'australopithecus africanus progenitore dell'homo? Non basta. In che cosa sarebbe consistito il peccato originale senza il quale cade tutta la cristologia? Non basta. Per peccare bisogna avere coscienza del peccato, come ha insegnato S. Paolo nell'Epistola ai Romani. Ma quale coscienza del peccato potevano avere l'homo abilis, l'homo erectus e l'homo sapiens (quest'ultomo risalente ad almeno 100.000 anni fa quando non vi era ancora alcuna traccia di civiltà e l'homo era ancora per natura un animale, cioè privo di coscienza morale)? Come si vede, o la Chiesa risponde a queste domande o continua a rimanere priva di qualsiasi credibilità. Se un paradiso esistesse questo dovrebbe essere attribuito prima di tutto a tutti gli animali, compresi anche gli insetti, e tra questi anche le pulci, le zecche, le zanzare, etc. Infatti tutti gli animali non umani, a contrario dell'uomo, sono innocenti anche quando siano considerati nocivi come molti insetti. I predatori uccidono perché per natura sono carnivori, non uccidono mai per crudeltà come fa l'uomo. Tutto questo avrebbe dovuto aggiungere Cassola. Aggiungo che un paradiso abitato da soli esseri umani, e non anche da quei familiari stretti che fecero parte della mia vita, cani e gatti, mi farebbe schifo. Meglio che non esista. E poi...che noia eterna!         

CASSOLA. IL PARADISO DEGLI ANIMALI


Il dominio degli esseri umani sulla Terra è terminato: la specie si è estinta dopo una terribile guerra nucleare e gli unici superstiti sono gli animali. Un gruppo di animali che vive in Maremma decide, guidato dai gatti e dai cani, di riunirsi in una comunità, iniziando ad evolversi per imitare gli umani. Una delle prime decisioni prese è quella di diventare vegetariani e tutti acconsentono fatta eccezione per i serpenti, che diventeranno quindi i principali antagonisti.



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4 commenti:

Anonimo ha detto...

ho invocato una meteorite per mettere fine allo scempio della Natura Animale e Vegetale [quella Minerale è un poco più forte] e la meteorite è arrivata. Troppo piccoolaa e fragileee....alcuni non l'hanno neanche vista, in quel di milano, forse troppo affaccendati a fare 4 cose malfatte e contemporaneamente, che poi Noi Sudici dobbiamo rimettere a posto. Tempo irreale. Veg Anna

Anonimo ha detto...

Ma è vera quella storia secondo cui Cristo era vegetariano?

Pietro Melis ha detto...

BALLE! Nonostante Benedetto XVI in "Gesù di Nazareth" abbia affacciato la tesi che Gesù fosse vegetariano perché sarebbe provenuto dalla setta degli Esseni, vegetariani. L'ultima cena fu una cena pasquale, cioè con carne d'agnello. E Gesù appare difendere il tempio, che era in realtà un grande mattatoio, chiamandolo casa del Signore. Poi la parabola del figliol prodigo dove si fa festa uccidendo il vitello più grasso. E poi che significa essere vegetariani? Ebbe come discepoli dei pescatori invitando i discepoli a tornare sulla barca facendo il miracolo del ritorno della barca piena di pesci. E poi la moltiplicazione dei pani e dei pesci. Ma queste cose Benedetto XVI le ha considerate? Credo proprio di no.

Anonimo ha detto...

Grazie per la risposta. Riporto questa divulgazione dal portale www.rosacroceoggi.org, poi Lei mi dica cosa ne pensa.

« Quesito: se Gesù e gli apostoli non fossero stati vegetariani, come mai i padri della Chiesa d’Oriente (S. Basilio Magno, S. Gregorio di Nazianzo, S. Giovanni Crisostomo, Sant’Atanasio) e d’Occidente (S. Girolamo, S. Ambrogio, S. Agostino, S. Gregorio Magno) raccomandano l’astinenza dalla carne?
Perché lo stesso S. Pietro nelle Omelie Clementine, XII, 6 rec. VII, 6. afferma: "Mangiare carne è innaturale quanto la pagana adorazione dei demoni. Io vivo di pane e olive, ai quali aggiungo solo di rado qualche verdura"?
Se il precetto dell’astinenza della carne non viene da Gesù e quindi dagli apostoli, perché santi del calibro di S. Girolamo affermano: "Dopo che Cristo è venuto non ci è più consentito mangiare la carne degli animali. E’ meglio che non mangi carne e non bevi vino. Infatti, il consumo di vino è iniziato con il mangiare carne dopo il diluvio universale. I cibi puri sono preparati senza spargimento di sangue".(Adversus Jovinanum 1,30). Il permesso dato a Noè di mangiare carne, è un’interpolazione dei Testi sacri, aggiunta tardivamente dalla Chiesa, in un periodo, di basso profilo spirituale. Se gli animali servono per la mensa dell’uomo, non solo le lepri ed i fagiani dovrebbero imbandire le tavole, ma anche i vermi, le cimici e le serpi. Meta del cammino spirituale dell’uomo è il ritorno allo stadio originale prima del peccato, per questo è necessario escludere la carne dalla propria dieta che inchioda l’anima al corpo materiale"?
S. Ambrogio afferma: "La carne fa cadere anche le aquile che volano".
Eusebio di Cesarea diceva che tutti gli apostoli di Cristo si astenevano dalla carne. Secondo Eusebio, Egesippo scrive nella Storia della Chiesa che Giovanni non mangiò mai la carne.
S. Clemente Romano dice che S. Pietro si nutriva di pane, olive ed erbe.
Nel Vangelo degli Ebrei Gesù dice: "Sono venuto ad abolire i sacrifici e se non cesserete di fare sacrifici non si allontanerà da voi l’ira di Dio." Nell’aramaico "Vangelo della vita perfetta "si legge: "Maledetti siano i cacciatori perché saranno a loro volta cacciati."
E nelle pergamene del Mar Morto, scoperte nel 1947 in una località dove vissero gli Esseni, l’Angelo dice a Maria: "Tu non mangerai carne né berrai bevande forti perché il bambino sarà consacrato a Dio dal ventre di sua madre." Negli stessi testi Gesù dice: "Siate rispettosi e compassionevoli non solo verso i vostri simili ma verso tutte le creature poste sotto la vostra tutela." E troviamo ancora Gesù che rimprovera aspramente i pescatori: "Forse che i pesci vengono a voi a chiedere la terra e i suoi frutti?" Lasciate le reti e seguitemi, farò di voi pescatori di anime." E, inoltre, condanna duramente i cacciatori avvisandoli che saranno ripagati con la stessa ferocia. »

http://www.rosacroceoggi.org/vegetarianesimo/gesu-vegetariano.htm

Le consiglio anche di leggere quest'altro contenuto da un sito vegano, il quale sostiene che l'agnello in realtà è Cristo e non deve essere mangiato: http://www.veggiechannel.com/rubriche/libri-e-cultura-vegana/il-caso-ges-era-o-non-era-vegetariano


« [...] Durante il Diluvio, la presenza della giraffa fu addirittura provvidenziale. Il suo collo, secondo una delle tante versioni della mitologia biblica, si sviluppò proprio in quella circostanza, nel tentativo di evitare l’annegamento a causa del crescente livello dell’acqua. Così, la giraffa fu in grado di anticipare la fine del Diluvio, e di annunciare la notizia ai passeggeri dell’Arca.
Un’altra teoria suggerisce invece che la giraffa fosse munita di collo lungo già prima del Diluvio, e che fosse quindi stata mandata sul ponte dell’Arca proprio perché capace di avvistare la terra ferma prima di ogni altro essere presente a bordo. »