Fondamentale è lo scritto Per la pace perpetua. Ivi Kant ritiene che sia impossibile una unità degli Stati europei perché sarebbe in contrasto con l'impossibilità di una unione dei popoli europei. Precisamente Kant scrive che a causa della diversità di lingue e di religioni è possibile solo una confederazione fondata su principi comuni e non una federazione di Stati con una legislazione comune. Una federazione di Stati sarebbe "una contraddizione poiché ogni Stato implica il rapporto di un superiore (legislatore) con un inferiore (il popolo), mentre molti popoli in uno Stato costituirebbero un solo popolo. I popoli costituiscono altrettanti Stati diversi e non devono confondersi in un solo Stato, in cui un popolo subirebbe il diritto, e perciò il potere degli Stati più forti, mentre perderebbe il proprio diritto...L'idea del diritto internazionale presuppone la separazione degli Stati vicini e indipendenti tra loro, e ciò vale meglio che non la fusione di questi Stati per opera di una potenza che soverchi le altre, poiché le leggi, a misura che aumenta la mole del governo, perdono di forza e un dispotismo senz'anima cade da ultimo in preda all'anarchia".
Sin qui Kant. E un esempio era la Russia. L'Unione Europea è un agglomerato di Stati con al vertice un dispotismo burocratico di non eletti che ha espropriato ciascuno Stato della sua sovranità anche monetaria non tenendo conto delle grandi differenze tra le diverse economie reali dei diversi Stati. E' una legge naturale che la moneta debba rispecchiare il valore di una economia. Essendo profondamente divergenti gli interessi economici tra gli Stati forti e quelli deboli dell'UE, nessuno Stato forte dell'UE sarà disposto a rinunciare ai suoi attivi di bilancio per finanziare gratuitamente uno Stato debole come se due Stati appartenessero ad un solo Stato, dove avviene per necessità una redistribuzione della ricchezza dalle regioni economicamente più forti a quelle più deboli. Pretendere che l'Unione Europea sia da considerare alla stregua di un unico Stato tramite la richiesta di un'unità politica è da puri folli che vivono fuori della realtà. L'unione monetaria è convenuta solo alla Germania perchè l'euro è nato fissando il valore che avevano le monete nazionali nel 1999 rispetto al marco. Per quanto riguarda la lira il marco nel 1999 valeva 990 lire. E sulla base di tale valore si è arrivati ad un valore dell'euro in Italia pari a lire 1936,27. Infatti si ha questo calcolo: 990 x 1,95583=1936,2717, essendo l'euro pari a 1,99583 che era il valore del marco rispetto all'euro. La Germania ha trovato conveniente avere una moneta unica per avere in Europa un mercato unico per le sue esportazioni. L'euro è dunque per gli altri Stati una moneta straniera, cioè il marco travestito da euro. Ma per favorire le sue esportazioni la Germania ha dovuto abbassare i salari per rendere competitivi i suoi prodotti. Il surplus commerciale è stato ricavato da una compressione dei salari. Data la fissità dell'euro non è possibile ad un Stato rendere flessibile la sua moneta secondo il meccanismo equilibratore tra inflazione e svalutazione, perché l'inflazione non è legata alla svalutazione della moneta per quanto riguarda il mercato interno. Nel 1992 la lira venne svalutata del 20% ma l'inflazione fu solo del 5%. Nel mercato interno il ritorno alla lira, con una svalutazione rispetto all'euro-marco, non vi sarebbero conseguenze negative perché le industrie, per non perdere le quote del mercato interno, sarebbero costrette ad adeguare i prezzi alla capacità di acquisto della moneta. Tutto si equilibrerebbe nel mercato interno. L'euro-marco non resisterebbe alla concorrenza di una lira svalutata e la Germania verrebbe messa in ginocchio con le sue esportazioni. La Germania aveva bisogno di un mercato unico e perciò di una moneta unica, ma facendo schizzare in alto tutti i costi negli Stati della zona euro per adeguarli ai costi dell'euro-marco. La Germania ha incantato gli Stati della zona euro dicendo: fidatemi di me perché fissando il valore delle vostre monete nazionali in relazione al valore del marco eviterete la svalutazione e l'inflazione. E gli altri Stati, allocchi, vi hanno abboccato. Il risultato è stato la creazione di una moneta artificiale che viola la legge economica che vuole che il valore della moneta sia proporzionale a quello dell'economia reale. Con l'austerità conseguente alla mancanza di flessibilità della moneta si è avuta la recessione con l'aumento della disoccupazione. Un'Europa serva della Germania che aveva come unico interesse di non subire la competizione di monete nazionali meno forti del marco ed aumentare così le proprie esportazioni.
Notare poi la falsa unione monetaria quando si consideri che non esiste una unione fiscale perché ogni Stato ha la sua fiscalità. Una patente contraddizione.
Sin qui Kant. E un esempio era la Russia. L'Unione Europea è un agglomerato di Stati con al vertice un dispotismo burocratico di non eletti che ha espropriato ciascuno Stato della sua sovranità anche monetaria non tenendo conto delle grandi differenze tra le diverse economie reali dei diversi Stati. E' una legge naturale che la moneta debba rispecchiare il valore di una economia. Essendo profondamente divergenti gli interessi economici tra gli Stati forti e quelli deboli dell'UE, nessuno Stato forte dell'UE sarà disposto a rinunciare ai suoi attivi di bilancio per finanziare gratuitamente uno Stato debole come se due Stati appartenessero ad un solo Stato, dove avviene per necessità una redistribuzione della ricchezza dalle regioni economicamente più forti a quelle più deboli. Pretendere che l'Unione Europea sia da considerare alla stregua di un unico Stato tramite la richiesta di un'unità politica è da puri folli che vivono fuori della realtà. L'unione monetaria è convenuta solo alla Germania perchè l'euro è nato fissando il valore che avevano le monete nazionali nel 1999 rispetto al marco. Per quanto riguarda la lira il marco nel 1999 valeva 990 lire. E sulla base di tale valore si è arrivati ad un valore dell'euro in Italia pari a lire 1936,27. Infatti si ha questo calcolo: 990 x 1,95583=1936,2717, essendo l'euro pari a 1,99583 che era il valore del marco rispetto all'euro. La Germania ha trovato conveniente avere una moneta unica per avere in Europa un mercato unico per le sue esportazioni. L'euro è dunque per gli altri Stati una moneta straniera, cioè il marco travestito da euro. Ma per favorire le sue esportazioni la Germania ha dovuto abbassare i salari per rendere competitivi i suoi prodotti. Il surplus commerciale è stato ricavato da una compressione dei salari. Data la fissità dell'euro non è possibile ad un Stato rendere flessibile la sua moneta secondo il meccanismo equilibratore tra inflazione e svalutazione, perché l'inflazione non è legata alla svalutazione della moneta per quanto riguarda il mercato interno. Nel 1992 la lira venne svalutata del 20% ma l'inflazione fu solo del 5%. Nel mercato interno il ritorno alla lira, con una svalutazione rispetto all'euro-marco, non vi sarebbero conseguenze negative perché le industrie, per non perdere le quote del mercato interno, sarebbero costrette ad adeguare i prezzi alla capacità di acquisto della moneta. Tutto si equilibrerebbe nel mercato interno. L'euro-marco non resisterebbe alla concorrenza di una lira svalutata e la Germania verrebbe messa in ginocchio con le sue esportazioni. La Germania aveva bisogno di un mercato unico e perciò di una moneta unica, ma facendo schizzare in alto tutti i costi negli Stati della zona euro per adeguarli ai costi dell'euro-marco. La Germania ha incantato gli Stati della zona euro dicendo: fidatemi di me perché fissando il valore delle vostre monete nazionali in relazione al valore del marco eviterete la svalutazione e l'inflazione. E gli altri Stati, allocchi, vi hanno abboccato. Il risultato è stato la creazione di una moneta artificiale che viola la legge economica che vuole che il valore della moneta sia proporzionale a quello dell'economia reale. Con l'austerità conseguente alla mancanza di flessibilità della moneta si è avuta la recessione con l'aumento della disoccupazione. Un'Europa serva della Germania che aveva come unico interesse di non subire la competizione di monete nazionali meno forti del marco ed aumentare così le proprie esportazioni.
Notare poi la falsa unione monetaria quando si consideri che non esiste una unione fiscale perché ogni Stato ha la sua fiscalità. Una patente contraddizione.
Il dispotismo previsto da Kant si è dunque attuato con il dispotismo dello Stato più forte, con una costosa burocrazia quale quella di Bruxelles e con un fatiscente parlamento europeo che serve solo a regalare stipendi e in cui viene persa la sovranità nazionale per la sottomissione di uno Stato alla volontà della maggioranza degli altri Stati anche quando essa sia in contrasto con l'interesse nazionale di un singolo Stato. Più aumenta la "mole del governo" (Kant) con l'estensione del territorio governato e maggiore è il dispotismo che ogni singolo Stato deve subire. Una falsa Unione Europea "senz'anima" (Kant) che è divenuta per di più preda di una grande anima senza Stato che è quella dell'Islam, che pretende di farsi Stato con le sue leggi desunte dalla più grande disgrazia della storia che è il Corano, radice del terrorismo islamico.
2 commenti:
Eccellente Professore,
Soltanto una osservazione a proposito della "moneta unica = euro".
Questa "creatura" in quanto priva di un Padre certo ( = uno Stato sovrano )
e non generata da una Madre legittima ( = una Banca Nazionale Pubblica ), per questo insanabile vizio di origine è una CREATURA BASTARDA, condannata pertanto alla grama esistenza
e alla precoce morte comune a pressoché tutte le creature bastarde di questo mondo.
Caro Giancarlo
si dice che gli animali incrociati e perciò bastardi vivano più a lungo rispetto a quelli di razza. Ma l'euro non è una moneta bastarda. E' una moneta fasulla, falsa perché costruita a tavolino. Ha una vita artificiale. Come un robot rispetto ad un organismo vivente.Io sono stato impoverito nello stipendio prima e nella pensione dopo perché tutti i prezzi erano aumentati.
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