Ha violato l'art. 1 della Costituzione secondo cui la sovranità appartiene al popolo. "Non si può governare contro il popolo" (Giulio Sapelli). E' stato obiettato che secondo lo stesso articolo tale sovranità deve essere esercitata "nelle forme e nei limiti della Costituzione". E dunque non vi sarebbe stato alcun tradimento. Ma a questo punto è il parlamento che può decidere se vi sia stato un tradimento. E il solo fatto che possa esistere una maggioranza favorevole alla messa sotto accusa del presidente della Repubblica significa che la volontà popolare della maggioranza non può essere impedita da alcun articolo della Costituzione, che peraltro può essere sempre modificata in base all'art. 138. Vi è in parlamento una maggioranza larga per metterlo sotto stato d'accusa. Bisogna ricordare al traditore che è stato eletto da un parlamento che aveva una maggioranza che non esiste più. Questo mi pare l'argomento fondamentale per giustificare la richiesta che Mattarella comunque se ne vada dimettendosi. Egli non rappresenta più la volontà popolare. Un presidente della Repubblica eletto dal popolo dura in carica sino alle successive elezioni. Allora perché un presidente della Repubblica eletto dal parlamento dovrebbe durare anche quando non esiste più in parlamento la maggioranza che lo ha eletto? E' UNA QUESTIONE DI LOGICA PRIMA CHE DI DIRITTO A DOVER SBATTERE FUORI MATTARELLA. Nessuno che abbia fatto questa considerazione.
Bisognerebbe riformare la Costituzione perché il presidente della Repubblica possa rimanere in carica solo se continua ad avere la maggioranza del parlamento. Perché altrimenti rimarrebbe eletto in contrasto con l'art. 87 della Costituzione che dice che il presidente della Repubblica rappresenta l'unità nazionale (anche se di fatto il presidente della Repubblica non può a priori rappresentare l'unità nazionale ma solo la maggioranza che lo ha eletto). E bisognerebbe diminuire a 5 anni la durata del suo mandato. Come si fece in Francia. Dopo le dichiarazioni di Berlusconi a favore del traditore è bene che la Lega abbandoni l'alleanza con Forza Italia se Berlusconi non si adatterà al programma della Lega. Io l'avevo previsto nel mio articolo intitolato IMPEACHMENT. Ora l'hanno annunciato dopo di me Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia e 5 Stelle. Non è bastato a questo traditore della sovranità del popolo che Savona non abbia parlato oggi alle 13,30 di uscita dall'euro ma abbia ribadito la necessità di ricontrattare i vincoli (il cappio tedesco aveva detto nei giorni scorsi), di criticare comunque l'euro per come è stato impostato dall'inizio. In base all'art. 90 il traditore della sovranità italiana, contro cui nessun altro potere può opporsi, deve essere costretto ad andarsene. L'Italia non può più avere al Quirinale un arrogante che, sotto la copertura della difesa degli interessi degli italiani, in realtà fa gli interessi dei poteri forti della finanza che ricatta l'Italia con lo spread. Lo spread non esisterebbe se l'Italia avesse un governo forte capace di minacciare la Germania con l'uscita dall'euro, perché la Germania sa che l'uscita dall'euro dell'Italia sarebbe la fine dell'euro e il ritorno della Germania al marco, che significherebbe la fine della supremazia economica tedesca. La Germania dipenderebbe politicamente dall'Italia più di quanto l'Italia dipenda dalla Germania se l'Italia avesse un governo forte capace di contrapporsi a quello tedesco, con la conseguenza che l'economia tedesca dipenderebbe dall'economia dell'Italia. L'Italia ha la seconda industria manifatturiera d'Europa e i suoi prodotti, se venissero a costare meno uscendo dall'euro, metterebbero in ginocchio la Germania. L'Italia ha una tremenda arma di ricatto nei confronti della Germania anche soltanto con la minaccia di uscire dall'euro. Questo è stato ben capito da Paolo Savona. E questo ha dimostrato ancor più la gravità del tradimento messo in atto dal Grigio, che di fatto si è posto contro l'Italia a favore degli interessi della Germania. Per giustificarsi il traditore ha detto che deve difendere il risparmio degli italiani che sarebbe stato messo in pericolo da Savona (anche se non ne ha fatto il nome). L'art. 47 della Costituzione dice che "La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme". Ma questo non è compito del presidente della Repubblica ma della maggioranza politica in parlamento, contro cui non può andare il presidente della Repubblica, altrimenti si arriverebbe alla contraddizione che un presidente della Repubblica eletto dal parlamento avrebbe una autorità superiore a quella del parlamento.
E tutto ciò a parte il fatto che l'Italia ha bisogno di una moneta più debole rispetto all'artificiosità dell'euro. L'imposizione dell'euro è avvenuta antidemocraticamente perché non è stato consultato il popolo. E' evidente che si pone il problema del forte contrasto dell'art. 1 con l'art. 75 della Costituzione perché l'art. 75 proibisce un referendum sui trattati internazionali. Urge pertanto una modifica dell'art. 75 per poter introdurre il referendum abrogativo anche sui trattati internazionali. E anche un referendum propositivo per aggiustare la (falsa) democrazia rappresentativa con la democrazia diretta, perché gli eletti non abbiano più carta bianca una volta eletti e non possano più tradire il voto dell'elettore passando da un partito all'altro o fondandone uno nuovo che non sia prima passato per le elezioni. Questa modifica si lega ad una modifica dell'assurdo art. 67 secondo cui "ogni membro del parlamento rappresenta la Nazione". Cosicché anche l'opposizione si dovrebbe sentire rappresentata dalla maggioranza. Veramente ASSURDO.
Abbandonando l'euro il mercato interno, come spesso ho spiegato, non cambierebbe perché i prezzi sarebbero costretti ad adeguarsi ad una minore capacità di acquisto della moneta per conservare il mercato interno, mentre le esportazioni volerebbero in alto. Come giustamente aveva detto Savona il maggiore deficit (annuale) è necessario per fare degli investimenti statali per aiutare le imprese e aumentare l'occupazione perché l'aumento del deficit non deve essere considerato isolatamente, ma calcolato in relazione al rapporto deficit/PIL, e pertanto lo stesso deficit, facendo aumentare il PIL, sarebbe lo strumento per far diminuire il rapporto tra deficit e PIL. Il traditore è un perfetto ignorante in economia e queste cose non le può capire. Può capire solo le sirene di una congiura della speculazione finanziaria straniera. L'Europa è in fase di stagnazione a causa dell'euro, mentre gli USA, avendo la possibilità di stampare moneta, hanno favorito l'espansione economica aumentando PROVVISORIAMENTE il deficit, che poi, con l'espansione economica, porta alla riduzione dello stesso deficit, mentre nell'UE della zona euro si è persa questa sovranità con la conseguenza di una stagnazione.
Bisognerebbe riformare la Costituzione perché il presidente della Repubblica possa rimanere in carica solo se continua ad avere la maggioranza del parlamento. Perché altrimenti rimarrebbe eletto in contrasto con l'art. 87 della Costituzione che dice che il presidente della Repubblica rappresenta l'unità nazionale (anche se di fatto il presidente della Repubblica non può a priori rappresentare l'unità nazionale ma solo la maggioranza che lo ha eletto). E bisognerebbe diminuire a 5 anni la durata del suo mandato. Come si fece in Francia. Dopo le dichiarazioni di Berlusconi a favore del traditore è bene che la Lega abbandoni l'alleanza con Forza Italia se Berlusconi non si adatterà al programma della Lega. Io l'avevo previsto nel mio articolo intitolato IMPEACHMENT. Ora l'hanno annunciato dopo di me Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia e 5 Stelle. Non è bastato a questo traditore della sovranità del popolo che Savona non abbia parlato oggi alle 13,30 di uscita dall'euro ma abbia ribadito la necessità di ricontrattare i vincoli (il cappio tedesco aveva detto nei giorni scorsi), di criticare comunque l'euro per come è stato impostato dall'inizio. In base all'art. 90 il traditore della sovranità italiana, contro cui nessun altro potere può opporsi, deve essere costretto ad andarsene. L'Italia non può più avere al Quirinale un arrogante che, sotto la copertura della difesa degli interessi degli italiani, in realtà fa gli interessi dei poteri forti della finanza che ricatta l'Italia con lo spread. Lo spread non esisterebbe se l'Italia avesse un governo forte capace di minacciare la Germania con l'uscita dall'euro, perché la Germania sa che l'uscita dall'euro dell'Italia sarebbe la fine dell'euro e il ritorno della Germania al marco, che significherebbe la fine della supremazia economica tedesca. La Germania dipenderebbe politicamente dall'Italia più di quanto l'Italia dipenda dalla Germania se l'Italia avesse un governo forte capace di contrapporsi a quello tedesco, con la conseguenza che l'economia tedesca dipenderebbe dall'economia dell'Italia. L'Italia ha la seconda industria manifatturiera d'Europa e i suoi prodotti, se venissero a costare meno uscendo dall'euro, metterebbero in ginocchio la Germania. L'Italia ha una tremenda arma di ricatto nei confronti della Germania anche soltanto con la minaccia di uscire dall'euro. Questo è stato ben capito da Paolo Savona. E questo ha dimostrato ancor più la gravità del tradimento messo in atto dal Grigio, che di fatto si è posto contro l'Italia a favore degli interessi della Germania. Per giustificarsi il traditore ha detto che deve difendere il risparmio degli italiani che sarebbe stato messo in pericolo da Savona (anche se non ne ha fatto il nome). L'art. 47 della Costituzione dice che "La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme". Ma questo non è compito del presidente della Repubblica ma della maggioranza politica in parlamento, contro cui non può andare il presidente della Repubblica, altrimenti si arriverebbe alla contraddizione che un presidente della Repubblica eletto dal parlamento avrebbe una autorità superiore a quella del parlamento.
E tutto ciò a parte il fatto che l'Italia ha bisogno di una moneta più debole rispetto all'artificiosità dell'euro. L'imposizione dell'euro è avvenuta antidemocraticamente perché non è stato consultato il popolo. E' evidente che si pone il problema del forte contrasto dell'art. 1 con l'art. 75 della Costituzione perché l'art. 75 proibisce un referendum sui trattati internazionali. Urge pertanto una modifica dell'art. 75 per poter introdurre il referendum abrogativo anche sui trattati internazionali. E anche un referendum propositivo per aggiustare la (falsa) democrazia rappresentativa con la democrazia diretta, perché gli eletti non abbiano più carta bianca una volta eletti e non possano più tradire il voto dell'elettore passando da un partito all'altro o fondandone uno nuovo che non sia prima passato per le elezioni. Questa modifica si lega ad una modifica dell'assurdo art. 67 secondo cui "ogni membro del parlamento rappresenta la Nazione". Cosicché anche l'opposizione si dovrebbe sentire rappresentata dalla maggioranza. Veramente ASSURDO.
Abbandonando l'euro il mercato interno, come spesso ho spiegato, non cambierebbe perché i prezzi sarebbero costretti ad adeguarsi ad una minore capacità di acquisto della moneta per conservare il mercato interno, mentre le esportazioni volerebbero in alto. Come giustamente aveva detto Savona il maggiore deficit (annuale) è necessario per fare degli investimenti statali per aiutare le imprese e aumentare l'occupazione perché l'aumento del deficit non deve essere considerato isolatamente, ma calcolato in relazione al rapporto deficit/PIL, e pertanto lo stesso deficit, facendo aumentare il PIL, sarebbe lo strumento per far diminuire il rapporto tra deficit e PIL. Il traditore è un perfetto ignorante in economia e queste cose non le può capire. Può capire solo le sirene di una congiura della speculazione finanziaria straniera. L'Europa è in fase di stagnazione a causa dell'euro, mentre gli USA, avendo la possibilità di stampare moneta, hanno favorito l'espansione economica aumentando PROVVISORIAMENTE il deficit, che poi, con l'espansione economica, porta alla riduzione dello stesso deficit, mentre nell'UE della zona euro si è persa questa sovranità con la conseguenza di una stagnazione.
Si dice che lo stato di accusa sia complesso perché poi la Corte Costituzionale potrebbe avocare a sé la competenza. Ma il fatto stesso che si troverebbe una maggioranza contraria alla permanenza del traditore dovrebbe costringere il traditore a dare le dimissioni. Vi sono due esempi storici: la messa sotto accusa dei presidenti della Repubblica Leone e Cossiga. Ma in quei due casi le accuse, mosse dai comunisti, risultarono infondate. Anzi, furono tra i pochi validi presidenti. E comunque, sia Leone che Cossiga diedero le dimissioni prima che iniziasse la procedura di messa in stato d'accusa per tradimento dai comunisti. Questo traditore non potrebbe più avere la dovuta dignità per stare ancora al Quirinale se non in aperta sfida al potere del parlamento.
Comunque il traditore pagherà le spese di ciò che ha fatto perché il prossimo governo del nominato Cottarelli, uno che, se avesse dignità, non si presenterebbe al parlamento per essere impallinato, non avrà la fiducia in parlamento. La Lega e 5 Stelle per giusta rabbia gli voteranno contro e avremo un governo sfiduciato che continuerà a sgovernare in attesa di nuove elezioni che affosseranno per sempre il traditore. E intanto non avremo un governo che sappia contrastare l'invasione dall'Africa. Il traditore dovrà essere ricordato con un marchio di infamia. Scalfaro, Napolitano...di male in peggio.
Comunque il traditore pagherà le spese di ciò che ha fatto perché il prossimo governo del nominato Cottarelli, uno che, se avesse dignità, non si presenterebbe al parlamento per essere impallinato, non avrà la fiducia in parlamento. La Lega e 5 Stelle per giusta rabbia gli voteranno contro e avremo un governo sfiduciato che continuerà a sgovernare in attesa di nuove elezioni che affosseranno per sempre il traditore. E intanto non avremo un governo che sappia contrastare l'invasione dall'Africa. Il traditore dovrà essere ricordato con un marchio di infamia. Scalfaro, Napolitano...di male in peggio.
1 commento:
non voteranno mai l'impichment, la Lega non lo votera', e rimarranno solo i fanculotti col cerino in mano, come sempre.
Nella storia d'italia, nessuno si e' mai preso l'impichment, per fatti BEN PIU' gravi di questo.
5Stelle RIDICOLISSIMI, d'altronde con Casalino al vertice.....
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