venerdì 4 maggio 2018

PERCHE' HITLER PERSE LA GUERRA

Hitler ebbe sempre ammirazione per Mussolini che considerava un suo maestro, mentre era stato Mussolini a non avere mai alcuna simpatia per Hitler. Egli subì la guerra soltanto perché vi fu portato da Hitler, credendo che la guerra ormai fosse vinta dopo il britzkrieg del 1940. E Hitler gli tenne sempre nascosto il progetto dell'azione Barbarossa per l'invasione della Russia. Fu sconfitto, come Napoleone, anche dal generale Inverno, dal generale Distanza e dal generale Neve. Ho in mente un libro che vorrei scrivere e che forse non scriverò mai. Titolo: "Perché Hitler perse la guerra". Sottotitolo: "Fascismo rovina del nazismo e nazismo rovina del fascismo". Che il nazismo sia stato la rovina del fascismo è facile capire. Non è altrettanto facile dimostrare che il fascismo fu la rovina del nazismo. Lascio l'idea a qualche storico che abbia la pazienza di raccogliere i dati riguardanti il numero delle divisioni tedesche operanti su tutti i fronti di guerra. Mi manca il numero esatto delle divisioni impiegate in Grecia, in Africa e in Italia (con la costituzione della R.S.I.) per salvare il fascismo, mentre negli stessi mesi i generali tedeschi sul fronte russo, nonostante la precedente sconfitta di Stalingrado, dopo la vittoriosa controffensiva nella terza battaglia di Char'kov (Ucraina) ad opera del grande generale von Manstein che fece arretrare di 100 km i sovietici, i generali tedeschi chiedevano altre divisioni per portare avanti la controffensiva. Ma queste divisioni non erano disponibili perché negli stessi mesi del 1943 erano impegnate in Grecia, in Africa e poi in Italia con la costituzione della R.S.I. per salvare il fascismo, che fu sempre una palla al piede nella guerra di Hitler, che non volle mai abbandonare Mussolini per affezione sino all'ultimo, pur contro i suoi interessi. La Germania perse la guerra sul fronte russo e non in Francia. La perse in Francia perché la stava perdendo contro i russi anche a causa della sua strenua difesa del fascismo. Dopo l'armistizio dell'8 settembre Hitler avrebbe fatto bene ad abbandonare l'alleanza con il fascismo. Né poteva giustificarsi sul piano del diritto internazionale l'occupazione tedesca dell'Italia solo perché questa aveva abbandonato con l'8 settembre l'alleanza con il fascismo. Senza tale occupazione ne avrebbe guadagnato lo stesso Hitler in fatto di risparmio di divisioni impiegate per occupare l'Italia dopo l'8 settembre, e invece fece rapire Mussolini già dichiarato prigioniero dopo la riunione nella notte del 24-25 luglio del Gran Consiglio del fascismo in cui fu dichiarato decaduto il governo di Mussolini (ma non il fascismo) e trasferito nel Gran Sasso, dove arrivarono degli aerei tedeschi inviati da Hitler per prelevare con azione fulminea Mussolini e portarlo in Germania, dove subì, contro la sua volontà, la decisione di Hitler di fargli costituire la R.S.I. che risultò avere un governo fantoccio dipendente unicamente da Hitler. Alcuni di coloro che votarono contro Mussolini e che non riuscirono a fuggire prima all'arresto (tra cui il genero di Mussolini Galeazzo Ciano, che si era sempre dichiarato contrario alla guerra ed era stato sempre inviso a Hitler, con antipatia reciproca) furono fuciliati per alto tradimento. Ma i nazisti non avevano alcun diritto di chiedere (seppure dietro il paravento di un tribunale di fascisti ancora devoti a Mussolini) la fucilazione di coloro che avevano votato contro Mussolini trattandosi di fatti interni al governo fascista e dunque all'Italia, e Mussolini dimostrò in tale occasione tutta la sua codardia e la sua sottomissione a Hitler per non essersi opposto alla fucilazione voluta da quei fascisti (tra cui il fanatico Pavolini) che erano rimasti fedeli a Mussolini e a Hitler. Mussolini avrebbe fatto bene a rifiutare di essere rapito. Certamente non sarebbe morto fucilato senza processo dai partigiani comunisti, e gli americani, a cui si sarebbe dovuto consegnare secondo l'ordine del successivo governo regio Badoglio (ma non scapisce quale diritto potessero avere gli americani sulla sua persona) certamente gli avrebbero salvato la vita, anche considerando le passate simpatie che il governo fascista aveva presso l'opinone pubblica americana (e soprattutto presso gli italoamericani). Non è da escludere poi che gli americani dopo la guerra avessero interesse a far nominare (ciclicare) Mussolini come nuovo capo di un governo liberale nel clima di guerra fredda con l'Unione Sovietica, paventando un successo dei comunisti alle prime elezioni in Italia dopo la guerra.              

1 commento:

Aizen ha detto...

Solo un immane coglione poteva pensare nel 1945 di sconfiggere la Russia.
Solo un immane popolo di merde poteva pensare che il Rech 3° fosse sensato e duraturo, quando TUTTI gli stati si erano formati da ormai 100 anni.
Un eventuale 3° reich sarebbe collassato in pochi anni, a causa dello stato di guerra permanente in ogni fronte.
Francia, UK, Italia, Polonia, ecc.... tutti si sarebbero ribellati fino al collasso.

Il progetto di Hitler era un progetto fallito in partenza, nato per ovvia ribellione allo stato di poverta' della germania a seguito degli anni 20, proseguito e gestito da un coglione che andava soppresso sul posto.

Tuttavia ammirevole la germania, oggi ormai affrancata e economicamente risollevata.
Al contrario noi, servi degli USA, servi delle mafie, disuniti.