Che questi 5Stalle siano veramente
dei deficienti è dimostrato anche dal fatto che pretendono 100.000 euro
di multa da chi passi ad altro partito. E' una multa che è stata
scritta su carta igienica perché, anche se nell'adesione ai 5Stalle
fosse stato firmato un contratto con impegno a pagare la multa, il
contratto è per legge nullo. L'art. 67 della Costituzione dice
assurdamente che l'eletto rappresenta la Nazione è non è sottoposto a
vincolo di mandato. Articolo scriteriato perché l'eletto rappresenta
solo il partito tramite cui è stato eletto, altrimenti anche
l'opposizione rappresenterebbe la volontà della Nazione, mentre essa
rappresenta una volontà contraria. Bisognerebbe che ogni partito si
presentasse alle elezioni con un programma articolato su tutti i punti.
Con libertà di votare liberamente su tutti i punti non compresi nel
programma. In modo che non venga tradito il voto dell'elettore quando
l'eletto passi ad altro partito o ne costituisca un altro senza essere
passato per le elezioni. A questo punto l'art. 67 dovrebbe essere
modificato prevedendo la decaduta da parlamentare per quelli che
cambiano partito. Ad evitare il fenomeno dei transfughi come quello di
Renzi. Ma sino a questo articolo non verrà modificato il Mo'Vi mento 5Stalle non
può pretendere che i suoi parlamentari non cambino casacca, come spesso è
avvenuto per altri partiti. Il bibettaro Di Maio avrebbe dovuto piuttosto chiedere la
riforma dell'art. 67, perché la multa di 100 mila euro è
giuridicamente nullo. Carta straccia. Questi imbecilli credono di frenare una emorragia con una multa che non può essere riscossa.
giovedì 3 ottobre 2019
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1 commento:
Giusto. Adesso mi chiedo per quanto riguarda DiMaio:può affidare al recupero crediti la possibilità di rientrare dei rimborsi non effettuati da i 5sofà?
https://www.notizie.it/politica/2019/10/11/luigi-di-maio-recupero-crediti/
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