venerdì 24 gennaio 2020

LA CINA MERITA UN VIRUS CHE NE DIMEZZI LA POPOLAZIONE

Perché le epidemie provengono sempre dalla Cina? Ci si ricordi di quando anni fa si diceva che era arrivata anche in Italia l'influenza detta asiatica. Sarebbe stato corretto dire cinese. Si dice che il virus sia stato provocato da serpenti. Ma non si dice che ciò è dovuto al fatto che nei mercati cinesi si mangiano anche i serpenti scuoiandoli vivi. Si ipotizza anche che il virus sia stato trasmesso da pipistrelli. Ciò significa che i cinesi si mangiano anche i pipistrelli. Faccio il tifo per il virus vendicatore. Vorrei che si espandesse per tutta la Cina. Nel sottostante articolo si dicono cose che io già avevo scritto nel mio libro di cui ho riportato sotto alcune pagine.   

La Cina ha un problema enorme
Ecco perché è esplosa l'epidemia


“I cinesi mangiano di tutto, questo è vero, però i mercati nei paesi sviluppati sono controllati. Controlli che in Cina, evidentemente, non ci sono o sono blandi”. 

Virus cinese, scienziati ipotizzano che siano i serpenti all ... - Agi


1 giorno fa - virus cina serpente. PETER PARKS / AFP. Virus Cina. virus cinese. All'origine del misterioso coronavirus che ha fatto già 17 vittime nella ...

Cina, gli animali macellati vivi:
sotto accusa i 'mercati bagnati'




Cina, torture sugli animali: l'orso tibetano è sfruttato per l'estrazione della bile, che diventa poi ingrediente per medicinali, vini, shampoo e bevande.

Quel salto dall'animale all'uomo
Perché i patogeni ci attaccano


A proposito di pandemie



Sapevate che esiste un piano da parte delle Nazioni Unite chiamato Agenda 21 che, pensando all’ambiente attuale, suggerisce di spopolare la Terra del 95%? Entro il 2030, o come limite massimo entro il 2050. Vi sembra sia solo una teoria della cospirazione? Sembra impossibile ed è incredibile ma le informazioni sono pubbliche e chiunque può verificarle. Leggete  il seguente articolo.

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Riporto alcune pagine dal mio libro Scontro tra culture e metacultura scientifica (2006)


L’Occidente è corresponsabile di tutte le crudeltà derivanti dalla tradizioni alimentari di altri Paesi, soprattutto di area cinese, non avendole mai contrastate in sede internazionale e non avendo mai promosso manifestazioni pubbliche di condanna. In Cina, dove vige il detto che tutto ciò che si muove da sé è mangiabile, e dove sia il buddismo che il marxismo non sono serviti a sradicare le crudeltà causate da tradizioni alimentari e dall’antica “medicina”, è prevista la pena di morte per l’uccisione di un panda, solo perché animale a rischio di estinzione, ma nei mercati e nei ristoranti cinesi vengono esposti in gabbia anche i cani, pronti per essere uccisi a scopo alimentare, prescindendo dalla considerazione che la sofferenza di un cane è assai maggiore di quella di un panda, proporzionalmente alla sua maggiore intelligenza e alla sua maggiore capacità affettiva.[1] Ma come può l’Occidente pretendere di essere maestro di diritto per il resto del mondo se, per esempio, la legislazione del Canada permette le stragi delle foche per alimentare il mercato delle pellicce, e la Norvegia e l’Islanda (oltre al Giappone) rifiutano di aderire alla moratoria riguardante la caccia alle balene o la Spagna non rinuncia al barbaro spettacolo di morte della corrida?



[1] Nei Paesi islamici i cani sono considerati animali immondi e i gatti sono appena accettati solo perché si racconta che Maometto  ne avesse uno con sé.
 

La natura si rivolta contro gli uomini quando venga violato il diritto naturale all’autoconservazione e a non soffrire. Come nel caso degli allevamenti intensivi, in cui gli animali vengono tenuti in vita in condizioni innaturali, che favoriscono l’espandersi di epidemie, con trasmissione dei virus dagli animali sofferenti agli uomini. Se non fossero esposti alle stesse epidemie anche i vegetariani vi sarebbe da auspicare una severa lezione naturale a tutti coloro che, consumando carne, si rendono responsabili di tali allevamenti. Come vi era da aspettarsi, di fronte alla recente influenza aviaria si nasconde pubblicamente la verità, attribuendo alle specie emigratorie, trasformate in capri espiatori, la causa di trasmissione del virus, non avendo il coraggio di dire che, al contrario, il virus si è sviluppato e diffuso tra le specie degli animali costretti crudelmente a vivere ammassati in poco spazio, anche se all’aperto, in zone che sono a contatto con quelle dove sostano uccelli emigratori, che vengono pertanto infettatti dagli animali da allevamento di morte. Si aggiungano le inesistenti condizioni di igiene di tali allevamenti di morte nei Paesi asiatici, soprattutto in Cina, da cui è una regola che provengano quasi tutte le influenze, aviarie o non, che si spargono nel resto della Terra. La Cina aveva negli anni ’50 del secolo scorso mezzo miliardo di abitanti. Dopo 50 anni è giunta a 1.200 milioni! Ecco la causa maggiore delle epidemie asiatiche:la folle antropizzazione della Terra. Se un’epidemia potesse essere idealmente circoscritta all’Asia di area cinese e ad altri Paesi a forte incremento demografico, come l’India,[1]sarebbe un guadagno per il resto della specie umana la riduzione della popolazione di tale area almeno alla metà. In Occidente gli allevamenti di specie aviarie avvengono crudelmente in spazi chiusi, con luce artificiale che altera il ciclo biologico trasformando una giornata di 24 ore in una di 12 ore con la distribuzione di luce artificiale in proporzione a tale dimezzamento, in modo che sia maggiore la produzione di uova e minore il tempo dello sviluppo e dell’ingrassamento. E per evitare epidemie si aggiunge dell’antibiotico nel mangime, cosicché chi consuma carni ingerisce anch’egli ogni volta una buona dose di antibiotico per uso veterinario, alimentando l’allevamento di animali che, innaturalmente, nascono e vivono poco tempo senza aver mai conosciuto la luce del sole. La natura si vendica sugli uomini con l’aumento del numero di decessi per cancro. E’ stato dimostrato sperimentalmente che i topi in condizioni di scarsezza di cibo smettono i riprodursi. Questa umanità pazza, peggio dei topi, meriterebbe di morire di cancro o di pandemia, non meritando alcuna compassione.




[1]  Il primo ministro Indira Ghandi fu assassinato da fanatici religiosi che si opponevano alla sua politica demografica che incoraggiava la sterizzazione.

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