lunedì 27 gennaio 2020

LIBERI DI ESSERE ATEI MA OBBLIGATI A CREDERE NELLA SHOAH

E' stata istituita una Commissione Nazionale contro l'antisemitismo. Se per antisemitismo si intende la violenza contro gli ebrei è giusto combatterlo. Ma la violenza fisica è comunque un reato e non ha bisogno della connotazione di antisemitismo. Chi nega la shoah è antisemita? Allora si vuole combattere la libertà di pensiero. Ci si ricordi che fu proprio la sinistra comunista a non voler che facesse parte delle brigate partigiane la brigata ebraica e che fu proprio la sinistra comunista a combattere Israele in favore dei terroristi palestinesi da essi ritenuti combattenti per la libertà della Palestina. Ad ogni modo bisogna essere imbecilli per essere antisemiti. Gli ebrei dopo il processo di secolarizzazione attraverso cui è passato l'ebraismo ha dato alti contributi nella scienza (per esempio Einstein), nella filosofia (e qui dovrei fare un lungo elenco di grandi filosofi atei), nell'arte e nella musica. Bisogna pertanto distinguere gli ebrei atei da quelli credenti, cioè da quelli che ancora credono nelle fregnacce dell'Antico Testamento in cui gli ebrei si inventarono un dio pagano che poi divenne monolatrico e poi ancora monoteistico dopo il ritorno dall'esilio in Babilonia: il sanguinario dio Jahweh per giustificare il diritto divino degli ebrei alla terra di Palestina come terra promessa da Jahweh al suo popolo eletto. Eletto significava per gli antichi ebrei che tutti gli altri popoli dovevano essere considerati inferiori. Chi non capisce che l'Antico Testamento fu scritto da scrittori anonimi raccogliendo per iscritto tradizioni egizie e mesopotamiche per adattarle al fine di dimostrare il diritto divino alla terra di Palestina non ha capito alcunché dell'unica finalità con cui fu scritto l'Antico Testamento. Infatti la religione ebraica si distingue dalle altre due religioni abramitiche per il fatto che non fa proselitismo. Agli antichi ebrei, e tuttora oggi, non interessava affatto che altri popoli si convertissero alla religione ebraica. Anzi, tuttora diffidano di quei pochi che, non essendo ebrei, vogliano abbracciare la religione ebraica. Essi debbono sottoporsi ad un lungo esame che può durare anche qualche anno. Tutto ciò dimostra che gli antichi ebrei furono il popolo più razzista della storia. Massacrarono senza pietà le popolazioni autoctone della Palestina in nome di Jahweh, come si può leggere nei racconti romanzati delle "imprese" di Mosè (in realtà personaggio romanzesco, mai esistito) e nel libro di Giosuè, succeduto a Mosè. Certamente i massacri raccontati sono realmente accaduti, anche se descritti romanzescamente per esaltare Jahweh dio degli eserciti. Paradossalmente si può dire che i racconti di tali massacri possono essere considerati protonazisti perché ispirati alla superiorità della razza ebraica.        
Ma il pericolo oggi viene dall'islamismo non dall'ebraismo. E' infatti l'islamismo il pericolo maggiore per l'Occidente per la sua atavica tendenza storica ad espandersi con le armi. Tutta la storia dell'Islam è una storia di invasioni a partire dalla morte di Maometto, la più grande disgrazia della storia. E il terrorismo è la vera faccia dell'Islam, perché non esiste un Corano moderato, trattandosi di un libro che è una continua istigazione allla violenza armata nei confronti dei miscredenti (ebrei e cristiani compresi), sino a giustificare l'omicidio di massa. Se è giusto vietare la propaganda del Mein Kampf di Hitler perché non è vietato fare propaganda del Corano che è peggio del Mein Kampf? Ve lo dico io. Perché il Corano si ammanta di una falsa religiosità seguita da un miliardo e mezzo di pazzi che vi credono. E non esiste libertà religiosa nei Paesi islamici, dove i cristiani debbono vivere in una quasi clandestinità perché in essi non possono fare proselitismo. 
Bisognerebbe dunque istituire una Commissione Nazionale contro l'islamismo, non contro l'ebraismo, proibendo la predicazione del Corano, la cui predicazione dovrebbe essere considerata fuori legge. Ma i governi non hanno il coraggio di riconoscerlo per paura che la messa fuori legge della predicazione del Corano provocherebbe atti di terrorismo, che invece non possono provenire dagli ebrei credenti, che non fanno proselitismo perché gelosi del loro Jahweh.
A questo punto mi domando perché dovrebbe essere reato soltanto fare l'elogio di Hitler e non anche quello di Stalin. Ve lo dico io. Perché la storia è fatta dai vincitori. E Stalin fu un vincitore. Ma non per questo devesi considerare un reato, sulla base dell'accusa di antisemitismo, porre in discussione la Shoah. Si condannerebbe la libertà di pensiero. Per non ripetermi riporto alcuni miei passati articoli aggiungendo quelli di altri autori. 
Ma non posso esimermi dal raccogliere una nota: se dagli archivi risultano che gli ebrei negli anni 1939-45 erano poco più di 18 milioni e dopo la guerra aumentarono di numero, come è possibile che ne siano stati eliminati sei milioni dai nazisti? I conti non tornano. Bisogna farli tornare.       

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10 mar 2009 - Andrea Carancini ... Quindi, liquidando il revisionismo delle camere a gas con un gesto ... paralumi di pelle umana, e che ad Auschwitz morirono quattro milioni di persone. All'inizio venne anche detto che gli ebrei venivano sterminati ... 651-652) (http://www.vho.org/aaargh/engl/FaurisArch/RF050615.html).

        

9 commenti:

RIC ha detto...

la nuova religione che avanza , e Salvini ne sara' il profeta moderno , in sostituzione del Pannella e della Bonino .



http://antimassoneria.altervista.org/wp-content/uploads/2016/02/talmud-smascherato.pdf



https://www.youtube.com/watch?v=s71S5ez7508

Pietro Melis ha detto...

NOn vedo che cosa c'entri Salvini

RIC ha detto...

centra..centra... ne vedremo delle belle da questo camaleonte ...
https://video.corriere.it/politica/antisemitismo-salvini-sono-a-liliana-segre-negare-shoah-ricovero-urgente/cad57f3a-0190-11ea-bfaf-9602a8f3f6c1?refresh_ce-cp

Sergio ha detto...

Dunque si può dire di non credere in Dio (s'immagini cosa avrebbero fatto al povero Galileo se avesse detto una cosa simile), ma dubitare dell'olocausto (che bisogna scrivere con la maiuscola) e delle cifre "ufficiali" delle vittime è reato gravissimo di negazionismo. Il mondo nuovo non può fare a meno di qualche dogma per "creare" dei nemici da combattere. Gli ebrei sono quattro gatti (è già reato esprimersi così?), circa 18 milioni mi sembra, una parte infinitesima della popolazione mondiale che sta marciando spedita verso gli 8 miliardi (buona notte, questa è la causa principale dei tanti problemi che ci affliggono). Come mai questa piccola fetta dell'umanità è tanto malvista? Non c'è dubbio che l'antigiudaismo della Chiesa cattolica (documentatissimo) ha contribuito alla nascita dell'antisemitismo moderno. La nascita dello Stato di Israele, voluto e benedetto dall'ONU, ha acuito specie in Medio Oriente l'ostilità verso gli ebrei. Ci sono poi gli israeliani moderni, in genere agnostici, e gli ebrei credenti, una piccola fetta della comunità mondiale ebrea che ha però un peso notevole nella formazione dei governi. E Israele è l'unico Stato al mondo su base puramente etnica, la patria e il rifugio ultimo di tutti gli ebrei del mondo.
Leggo che è stata creata una cosiddetta "didattica della Shoah" che immagino diventerà obbligatoria nelle scuole. Chi ha qualcosa da ridire è bollato di antisemita. E ciò che ho scritto qui sarà sicuramente considerato dai padroni del mondo come rigurgito immondo di antisemitismo, anche da Salvini e Mattarella. Io ho letto e ammiro Primo Levi e i tanti scienziati e artisti ebrei e non mi considero affatto antisemita. Tuttavia penso che l'olocausto sia diventato un dogma che non si può revocare in dubbio. Uno storico o studioso che volesse ricontare le vittime ebree del nazismo si squalificherebbe perché mette in dubbio la cifra "ufficiale" dei sei milioni di vittime. E difatti nessuno studioso o storico affronta l'argomento in occidente, ne va della fama e del posto di lavoro, cioè dell'esistenza. La Shoah è diventato un dogma anche per la Chiesa cattolica: non è più necessario credere nella Trinità e nei dogmi mariani ("tonterías" per l'argentino), addirittura è stato abolito l'inferno seppure in forma privata (nelle famose conversazioni con Scalfari). Bergoglio preferisce addirittura gli atei ai cristiani tiepidi e ai tradizionalisti (dov'è finito il depositum fidei?).

L'ebreo Ovadia e l'italoforzista Lucio Colletti (sicuramente un amico di Israele) erano contrari alla Giornata della memoria. Bisognerebbe istituire piuttosto una giornata commemorativa per tutti gli eccidi e genocidi dell'era moderna. A quando una giornata per gli oltre cento milioni di morti dello stalinismo, del maoismo, del polpottismo, del castrismo ecc. ? Senza dimenticare i cinquanta milioni di morti della seconda guerra mondiale che nessuno commemora. Ma, si dice, il genocidio degli ebrei è un fatto singolare, unico, e merita perciò una considerazione speciale. Quando si rivendica l'unicità di un fatto seguono poi le pretese (di risarcimenti, di speciale attenzione e considerazione ecc.).
Secondo Lei, Melis, a cosa è dovuta l'antipatia di molti, moltissimi verso gli ebrei (a parte l'antigiudaismo cristiano). Si sa che sono affaristi, ci sanno fare, c'è addirittura chi dice che governano loro il mondo. Io non lo so. Ha mai sentito parlare di una certa Barbara Lerner Spectre, una ebrea emigrata in Svezia e che dice papale papale che bisogna distruggere i paesi europei?

Pietro Melis ha detto...

Caro Sergio
lei ha completato il mio articolo facendo riferimento a tanti altri eccidi che io avevo in mente e che non ho citato per non allungare di troppo il mio articolo. Ci si dimentica dello sterminio delle popolazioni native delle Americhe (Maya, Atzechi) attuato dagli spagnoli dopo la scoperta dell'America e dello sterminio degli indiani d'America attuato dagli inglesi e dai loro discendenti negli attuali Stati Uniti d'America. E Aggiungo i circa tre milioni di indiani morti di fame a causa della colonizzazione inglese (con la gioia di Churchill). Credevo che questa cifra con il commento di Churchill risultasse da una trasmissione dell'ebreo Paolo Mieli nella trasmissione su rai3 Passato e presente che va in onda ogni giorno sino a venerdì alle ore 13,15. Trasmissione dedicata a Gandhi e all'indipendenza dell'India. Sono andato a riascoltarla ma non ho ritrovato questo episodio. Forse ho tratto l'informazione da altra fonte. La trasmissione di Mieli è stata ripetuta in questo mese (non ricordo in quale giorno) ma risale al 2018.
www.raiplay.it › video › 2018/01 › Passato-e-presente---GANDHI-la-gr...

Passato e Presente - Gandhi, la grande anima - Video - RaiPlay
Video relativi a https://www.raiplay.it/video/2018/01/Passato-e-presente---GANDHI-la-grande-anima-9b72969b-1307-43bf-9c52-9acbb3dd15d7.html

30 gen 2018
Un personaggio e un impegno civile e politico che il professor Franco Cardini analizza con Paolo Mieli ...


Pietro Melis ha detto...

Dei milioni di morte in India si parla in un documentario inserito nel film Il palazzo del viceré che si può vedere in
www.raiplay.it › programmi › ilpalazzodelvicer

Il palazzo del Viceré - RaiPlay
Il nipote della Regina Vittoria, Lord Mountbatten, con la moglie e la figlia, si trasferisce per sei mesi nel Palazzo del Viceré a Delhi. Il suo delicato compito, come ...

Giancarlo MATTA ha detto...

Egregio Professore,
certo l’antisemitismo ha -anche- profonde radici cristiane. Basti pensare alla ( tragi-comica per agnostici ed atei ) favola del “deicidio” propinata per secoli dal clero
cristiano-cattolico, e all’epiteto “perfidi giudei” proferito in ambito della normale liturgia cristiano-cattolica fino alla revisione stabilita solo “recentemente” dal Concilio Vaticano II e successivi passi.
Per il resto, probabilmente gli ebrei (quelli osservanti, beninteso) si sono anche resi “antipatici” a causa della loro spiccata misantropia. L’idea fissa degli ebrei-osservanti
di essere persone di superiore qualità, legittimata dalla loro pretesa di godere d’uno speciale rapporto con la divinità, ne fa sorgere il convincimento che essi siano
al disopra -quindi autoreferenziali- per loro talento, storia e missione, degli altri popoli e forse anche della legge internazionale, quindi esenti e immuni da essa e dalle sue corti di giustizia. Che essi godano, addirittura, del diritto di esenzione da critiche.
L’idea del “popolo eletto” è palesemente derivata dai miti veterotestamentari e monoteisti (“monolatria”) che conferirono agli ebrei uno “status” superiore agli altri, una condizione eccezionale, che sapevano quel che tutti gli altri non sapevano, che potevano permettersi ciò che tutti gli altri non potevano. Miti quindi, che per la loro speciale essenza produssero
un forte sentimento nazionalistico ed escludente, a differenza -ad esempio- dello atteggiamento imperiale romano, concretamente politeista (e almeno tendenzialmente agnostico), incline a offrire l’esempio, multinazionale, includente.
Tale idea si radicalizzò nel divenire storico e si affermò, sia pure con retoriche e tattiche mutevoli, nel comportamento di molti capi, uomini politici, intellettuali ebrei-osservanti
(o semi-osservanti).
Nei tempi più recenti, poi, conseguenza della tragedia hitleriana, una sorta di “complesso di colpa” in molti “gentili” nei confronti degli ebrei di certo non ne ha scoraggiato le antiche, congenite pretese di superiorità preconcetta che -a questo punto- è anche diventata una sorta di “vantato credito”, di “guai a chi ci tocca…!”. Tuttavia, si può con ottime ragioni affermare che sia pericolosissimo accettare l’atteggiamento o addirittura incoraggiare un popolo a considerarsi come un’eccezione rispetto a tutti gli altri,
quale che sia la motivazione.
Per buona sorte di tutti, gli “ebrei-osservanti” sono una minoranza influente
ma sempre più esigua. Saluti da Torino. GM

Pietro Melis ha detto...

Caro Giancarlo
la Chiesa cattolica è responsabile dell'antisemitismo sin dal Medioevo non soltanto per avere considerato gli ebrei deicidi ma per avere, con la corresponsabilità di tutti i re e imperatori che proibirono agli ebrei di diventare proprietari terrieri in Europa per paura che sui loro terreni istituissero dei piccoli Stati regolati da leggi fondate su tradizioni veterotestamentarie per la loro connaturata opposizione ad integrarsi negli Stati in cui vivevano. Ciò fu rilevato da Bruno Bauer nel suo libro intitolato "La questione ebraica" dove Bauer scrisse che l'integrazione sarebbe avvenuta solo a condizione che gli ebrei non pretendessero di farsi le loro leggi in contrasto con quelle degli Stati europei con tradizioni cristiane. L'ebreo Marx polemizzò con Bauer aggiungendo nel suo libro intitolato anch'esso "La questione ebraica" precisando che l'integrazione sarebbe avvenuta soltanto in uno Stato comunista con governo ateo che avrebbe superato le questioni religiose. Pura utopia. Gli ebrei, privati della possibilità di diventare proprietari terrieri furono costretti per sopravvivere economicamente a dedicarsi unicamente al commercio. Non potendo investire i guadagni nell'acquisto di terre furono costretti ad investire il danaro in altro danaro che accomularono a tal punto da trovarsi nella condizione di poter dare dei prestiti in danaro persino ai regnanti per finanziare le guerre. Da qui la fama di usurai che essi si guadagnarono nella storia. Tipico figura dell'ebreo usuraio è Schylock, protagonista della commedia di Shakespeare "Il mercante di Venezia". Così ancor oggi è rimasta nella tradizione ebraica l'accusa di essere padroni della finanza mondiale, accusa che ha rinvigorito l'antisemitismo. Vedere la spregevole figura dello spregiudicato finanziere George Soros. Il nazismo vide negli ebrei i nemici dell'economia tedesca in quanto contrari agli interessi nazionali. E qui bisogna riconoscere che vi era un po' di verità in quanto la finanza ebraica aveva interessi internazionali. Si può dire che furono essi ad inventare la globalizzazione nefasta dell'economia finanziaria odierna, nemica dell'economia reale e degli interessi nazionali. Ma io mi sono sempre domandato: non avrebbe fatto meglio Hitler, con tutto il potere che aveva, costringere gli ebrei a diventare suoi alleati avendo bisogno della loro finanza per finanziare le sue guerre? Si noti infine che in Italia gli ebrei all'inizio furono quasi tutti favorevoli al fascismo. Con le le leggi razziali il nazismo e il fascismo, oltre tutto si privarono delle intelligenze ebraica. In Italia le prime ricerche sull'energia nucleari della famosa scuola di via Panisperna furono chiuse con le sciagurate leggi razziali del 1938. Fermi dopo avere ricevuto il premio Nobel non ritornò in Italia e fuggì negli Stati Uniti perché aveva sposato un'ebrea. E così arrivarono primi alla bomba atomica gli Stati Uniti, mentre la Germania nazista faceva fatica a portare in Norvegia le ricerche sull'energia nucleare. L'antisemitismo, paradossalmente, fu una delle cause della sconfitta del nazifascismo. Si immagini che cosa sarebbe capitato se la Germania e l'Italia fossero arrivate prime alla costruzione della bomba atomica. Sarebbe stata la sconfitta, prima di tutto, dell'Unione Sovietica, vera vincitrice della seconda guerra mondiale. Sarebbe stata la fine del cominismo di Stalin e dell'Unione Sovietica.

RIC ha detto...

eppure alcuni ebrei " coraggiosi "la pensano diversamente dalla Segre.....

https://www.youtube.com/watch?v=975cVGc_e8U