giovedì 16 febbraio 2023

LE COLPE DI ZELENSKY E DI PUTIN. PIU' DI ZELENSKY CHE DI PUTIN

La prima lingua di Zelensky è il russo e l'ucraino è la seconda lingua, e riguarda solo dal 2021 il 29% della popolazione ucraina. Nel 2014 fu scatenata la guerra civile nel Donbass per reprimere la rivolta in una regione dove vi era la prevalenza dei russi e non degli ucraini. In passato noti personaggi russi erano nati in Ucraina. Ad esempio il drammaturco Gogol. Nei famosi Quadri di una esposizione del musicista russo Mussorsky vi è un brano intitolato La grande porta di Kiev. Nel 1953 il segretario del partito comunista sovietico Kruscev assegnò la Crimea all'Ucraina, che era una dei tanti Stati che facevano parte dell'Unione Sovietica. Pertanto l'Ucraina era di fatto una regione russa. Molti Stati dell'Unione Sovietica diventarono indipendenti pur facendo parte della Federazione degli Stati indipendenti. Da questa nuova geografia politica nacquero spesso dei dissidi tra i partiti nazionalisti e il partito filo russo. Un esempio per tutti è stata la Cecenia, dove la rivolta fu soffocata proprio da Putin. Ora, vi è da domandarsi: dove vuole andare politicamente l'Ucraina? Vuole far parte dell'Unione Europea, ma con quali finalità? La finalità maggiore è quella di avere in questo modo il diritto di far parte dei finanziamenti che l'Unione Europea destina agli Stati che ne fanno parte, anche se molti di essi hanno conservato la moneta nazionale, e non la moneta straniera che è il marco tedesco, sulla base del quale nel 1999 fu ricavato il diverso valore dell'euro negli altri Stati. In Italia allora il marco valeva 990 lire. E sulla base di questo valore fu ricavato il valore nominale dell'euro in Italia pari a 1936, 27 lire. Ma chi crederebbe oggi che tale equivalenza abbia avuto in realtà valore? Un euro oggi vale al massimo mille vecchie lire. Perché era prevedibile che i prezzi si sarebbero portati verso l'alto impoverendo soprattuto coloro che vivono di uno stipendio fisso. Vi sono Stati, come quelli degli Stati ex comunisti, che nei fondi comuni europei versano molto meno di quanto ricevano. Per questi Stati è vantaggioso il far parte dell'UE. Ma non per l'Italia. Facendo parte dell'UE l'Ucraina sarebbe un ulteriore Stato ex comunista ad avvantaggiarsi dei finanziamenti europei. Questo è il motivo principale della volontà degli ucraini di far parte dell'Unione Europea. Si tratta di un nazionalismo finalizzato all'acquisizione di aiuti economici, anche se ciò non lo si dice. Il governo dell'ex attore comico Zelensky è la causa principale della guerra che sta durando da un anno. Lo sbaglio dei governi precedenti a quello di Zelensky è consistito nel non avere assegnato ampia autonomia alla regione del Donpass, dove vi sono le maggiori risorse economiche delle terre rare. In Italia la Regione dell'Alto Adige è in realtà per gli austriaci il Sudtirolo. Come mai l'Alto Adige dopo un passato che con il partito filoaustriaco voleva l'annessione all'Austria è rimasto dentro i confini italiani? Perché con maggiori aiuti economici da parte dei governi italiani gli austriaci dell'Alto Adige hanno capito che conveniva stare dentro i confini italiani. Inoltre la cessione dell'Alto Adige all'Austria dopo la fine della seconda guerra mondiale avrebbe significato un riconoscimento all'Austria divenuta regione del Reich tedesco nazista. L'Ucraina dice di volere far parte del mondo libero. Che cos'è il mondo libero? E' il mondo della corruzione portata dal relativismo, dove ormai vige la censura del linguaggio, per cui non si può più dire negro ma nero o uomo di colore, è il mondo dove non vi deve essere distinzione tra eterosessuali e omosessuali. L'Ucraina è lo Stato dove arrivano molte coppie di omosessuali perché vi sono cliniche che si arricchiscono con la pratica l'utero in affitto, che dovrebbe essere invece considerato reato universale, come è stato proposto in Italia. Tutte cose che non sono ammesse nella Russia. L'errore maggiore di Zelensky consiste nel continuare a rifiutare colloqui di pace con Putin e pretende in questo modo di far continuare il massacro, mentre lui viaggia per varie capitali europee chiedendo ulteriori aiuti per portare avanti la guerra. Non vuole capire che la Russia, se sinora non ha vinto la guerra, tuttavia è impossibile che la perda. Giustamente Berlusconi ha detto che con Zelensky non avrebbe mai parlato visto che rifiuta una trattativa di pace con Putin. E' pertanto il governo di Zelensky il maggiore responsabile della guerra. Ciò non toglie che da parte del diritto internazionale la Russia non può non apparire uno Stato invasore. Ma quando il governo ucraino pretende anche di riprendere la Crimea allora non vi possono essere i presupposti di una trattativa di pace. Tornando indietro nella storia bisogna ricordarsi che nel 1853 Francia e Inghilterra promossero una guerra contro i russi della Crimea avendo come alleata persino la Turchia dell'allora impero turco musulmano. E Cavour, per fare acquisire benemerenze presso Napoleone III allo Stato Piemontese inviò un corpo di spedizione italiano mandandolo al massacro all'ordine del generale Lamarmora pur nella vittoriosa battaglia di Sebastopoli in Crimea, dove la maggioranza della popolazione era russa. Tutto è iniziato in Ucraina quando in Polonia sono state impiantate basi missilistiche. Con una Ucraina confinante con la Polonia e con una possibile adesione dell'Ucraina alla NATO la Russia si sarebbe trovata confinante con uno Stato avente i missili della NATO più vicini alla Russia. Non vi è altra soluzione: o si tratta con Putin o l'Europa e gli Usa continueranno a favorire la guerra che la Russia non può perdere. La Russia è quello Stato che dopo l'ingloriosa fine dell'impero bizantino non aiutato per dissidi religiosi dall'Europa dei papi volle dichiararsi "terza Roma" in difesa della tradizione cristiana dell'Europa nonostante l'invasione musulmana nei Balcani. Certamente Trump avrebbe costretto Zelensky ad aprire un tavolo internazionale per trovare un accordo per la pace.        

               

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono gli Usa che vogliono l’Ucraina nella Nato e nell'Europa essendo essa una colonia Americana.