sabato 8 aprile 2023

CARNEFICINA PASQUALE. IL DIRITTO DI ODIARE QUESTO PAPA

Due milioni  e mezzo di agnelli e capretti uccisi in questi giorni per "festeggiare" la più grande menzogna della storia che dura da duemila anni. Odio anche il protagonista di questa menzogna che non ebbe alcun sentimento di riguardo per la vita degli animali. Rimase un ebreo. Come dimostrò l'ebreo veneziano Riccardo Calimani nel suo libro Gesù ebreo (Rusconi). Rimase ebreo anche nell'ultima cena a base di carne di agnello, come dimostrò la teologa ex cattolica Uta Ranke Heineman nel suo libro Così non sia. Introduzione al dubbio di fede (Rizzoli). A questo ebreo preferisco Plutarco, Apollonio di Tiana (che rifiutò di farsi convertire da S. Paolo) e Porfirio. E forse anche Platone, che facendo l'elenco dei cibi che prescriveva agli ateniesi sia nella Repubblica che nelle Leggi escludeva la carne. Faceva notare Platone che a causa del dover utilizzare larghe estensioni di terra per coltivare il mangime per gli animali uno Stato era costretto a fare guerra agli Stati confinanti per conquistare altre terre. Questo papa continua a conservare il silenzio degli innocenti. Almeno Benedetto XVI ebbe il coraggio di dire che dopo il sacrificio della croce non vi era più bisogno di conservare la (maledetta) tradizione ebraica della festa pasquale. Lo disse nell'udienza generale del 7 aprile 2009: "Con la croce di Cristo – l’atto supremo dell’amore divino divenuto amore umano – il vecchio culto con i sacrifici degli animali nel tempio di Gerusalemme è finito". La pasqua per gli antichi ebrei di merda aveva un altro significato. Era riferita al cosidetto esodo dall'Egitto per arrivare in Palestina. Tutto falso. Si tratta di un racconto inventato perché riprende un vecchio racconto egizio. Mosè non è mai esistito. Lo stesso nome lo confema in quanto di origine egizia. Se fosse esistito i (falsi) profeti non avrebbero mancato di nominarlo. Comunque gli studiosi dell'Antico Testamento ne hanno escluso l'esistenza. Tra questi l'italiano J. Alberto Soggin. Ho esposto i loro studi nel mio libro Scontro tra culture e metacultura scientifica. Ecco che cosa ha detto questo papaccio:

"Sogna, non avere paura di sognare. Sogna un mondo che ancora non si vede ma che di certo arriverà." Un mondo migliore questo papaccio non può nemmeno immaginarselo. Nulla di buono può trarsi da ciò che dice. Ha fatto il commesso viaggiatore ma mai ha avuto il coraggio di rimettere piede in Argentina.

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