lunedì 24 aprile 2023

UN'ALTRA GRANDE "PRODEZZA" DEGLI ANTIFASCISTI

La viltà unita al loro fanatismo ideologico di cui però non si deve parlare il 25 aprile. Si arrogano il vanto della liberazione, fatta in realtà dagli americani. Il 25 aprile Mussolini era ancora vivo. Fu fucilato con Claretta Petacci a Dongo il 28 aprile. Il 30 aprile si suicidò Hitler, che con il suo voler salvare Mussolini, decretò la fine del fascismo, rovinato dal nazismo. Negli anni '30 Churchill additava il governo fascista come il migliore esempio di legislazione sociale. Mussolini era stato "arrestato" da partigiani non comunisti con a capo Pier Luigi Bellini, noto con il nome Pedro, perché scoperto in un camion che riportava in Germania soldati tedeschi. Ma i comunisti inviarono a Dongo una spedizione perché fosse impedito a Mussolini di essere consegnato agli americani, che certamente non l'avrebbero condannato a morte. Artefice maggiore di questa spedizione fu Sandro Pertini, un fanatico responsabile dell'attentato di via Rasella, che costò la rappresaglia delle fosse Ardeatine. Faceva parte dell'autominatasi giunta militare con Riccardo Bauer e Giorgio Amendola. La morte di Mussolini è comunque avvolta ancora da un grande mistero. Ho trattato di questo argomento in un mio libro, riportando ben 5 versioni sulla sua morte. Certo è che non fu l'oscuro ragioniere Walter Audisio, autonominatosi colonnello con il nome di Valerio, a condurre la spedizione da Milano a Dongo, dove i partigiani non comunisti con a capo Pedro tenevano in stato di arresto Mussolini, nell'intenzione che fosse consegnato agli americani. Invece fu sottratto con la forza al gruppo comandato da Pedro dai comunisti e dai loro alleati di Milano, su cui emergeva la paranoia di Pertini, il più fanatico di tutti, certamente perché Mussolini non potesse nemmeno difendersi contro i suoi accusatori, timorosi di ciò che Mussolini avrebbe potuto dire nei loro confronti, e anche perché potesse sparire un fascicolo in cui veniva custodito il compromettente carteggio tra Mussolini e Chirchill, che pare avesse promesso una espansione territoriale dell'Italia, anche a danno della già sconfitta Francia, se l'Italia fosse uscita dal conflitto. L'Audisio giunse a Dongo la sera del 28 aprile, mentre Mussolini fu ucciso la mattina. L'Audisio accettò la versione ufficiale di essere stato lui a fucilare con altri Mussolini per non coinvolgere alti apparati soprattutto da parte dei comunisti e dei loro alleati come Pertini che gli fecero poi fare carriera dopo la fine della guerra. Pertini lodò il film di Carlo Lizzani Mussolini ultimo atto ma aggiunse che non era stato l'Audisio ad uccidere Mussolini. E allora chi fu? domandò Lizzani. Questo non posso dirtelo rispose il futuro indegno presidente della Repubblica. Bisognava salvare la falsità storica per non coinvolgere soprattutto gli esponenti comunisti. Vero è comunque che la morte di Mussolini fu preceduta da uno scempio orribile sul suo corpo. La verità fu scoperta da un medico, il prof. Cattabeni, che fece l'autopsia sul cadavere e riscontrò che i fori sul suo corpo erano risultati di numero superiore rispetto ai fori di proiettile risultati sul cappotto. Il che significa che Mussolini fu prima denudato, violentato con un bastone infilato nell'ano (per segni di lacerazione riscontrati), e poi ucciso prima di essere rivestito sparando dopo sul cadavere rivestito, credendo questi stupidi assassini di poter nascondere che Mussolini era stato ucciso dopo essere stato denudato. Eguale sorte toccò a Claretta Petacci, che fu violentata con un bastone infilata nella vagina. Si dica anche questo il 25 aprile. Maledetti falsificatori della storia.        


LA VERA STORIA DI MARIA LAURA BELLINI

26 set 2019Maria Laura Bellini nasce il 16 novembre 1928 a Portoferrario in provincia di Livorno, da Angelo e Maria De Stefani.

     

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