La democrazia per pazzi degli Stati Uniti si meritava l'11 settembre. Fonte maggiore della corruzione occidentale, che contamina l'Europa. Bisogna commemorare un altro 11 settembre, e per festeggiarlo, quello del 1683, quando una coalizione di Stati europei respinse per la prima volta l'invasione turca dei Balcani che in quell'anno era arrivata alle porte di Vienna. In quell'anno era già presente all'età di 20 anni nell'esercito imperiale austriaco Eugenio di Savoia-Carignano, che sarà uno dei più grandi strateghi della storia, ammirato da Napoleone. Fu l'inizio della fine dell'invasione turca dell'Europa perché successivamente, dal 1697 (grande e geniale vittoria di Zenta contro i turchi) al 1717 (battaglia di Belgrado), fu un susseguirsi di vittorie da parte di Eugenio al comandò dell'esercito austriaco, alleato in quegli anni con la Repubblica di Venezia. Purtroppo dopo la fine della prima guerra mondiale la Grecia non fu aiutata dagli Stati vincitori nel conservare la riconquista di Costantinopoli pur dopo la dissoluzione dell'impero ottomano.
Perché attualmente l'islamismo si erge in guerra contro l'Occidente? Perché l'Occidente ha fornito esso stesso al virus della malattia mentale e mortale che si chiama islamismo un corpo malato di democrazia che è il migliore terreno di coltura del virus. Democrazia malata e disarmata dall'ideologia della società multirazziale e multiculturale derivante dal relativismo. Che oggi esclude persino la differenza tra omosessuale ed eterosessuale, con una falsa sinistra che ha sostituito la classe operaia con quella dei clandestini in una folle politica dell'accoglienza, che favorisce l'invasione islamica. Con un Vaticano complice di questa democrazia malata che non osa chiedere il rispetto della reciprocità e chiudere le moschee se negli Stati islamici non viene permessa altrettanta libertà religiosa.
Si aggiunga lo scellerato commercio delle armi che, costruite in Occidente, vengono poi vendute anche agli Stati arabi, che, incapaci di costruirsi da sé le grandi armi da guerra, le comprano con il petrolio per rivolgerle poi contro gli Stati da cui le hanno comprate.
Una politica suicida. Non ci si vuole rendere conto che non esiste un islam moderato perché non esiste un Corano moderato. Mi ribolle il sangue quando sento ripetere questa distinzione dai disonesti o dagli ignoranti. Ho scritto altre volte che le moschee dovrebbero essere chiuse in quanto sono propaganda di un libro pazzesco che predica la violenza come mezzo di conversione obbligata. Esiste una regola ferrea in quel maledetto libro che impone la dissimulazione per gli islamici che vivano in Stati non islamici. E ciò in attesa che monti il numero degli islamici sino a quando essi siano capaci di imporre il rispetto delle loro norme fondate sulla legge coranica. La guerra sarà persa se sarà ancora permesso ai portatori del mortale virus (anche nel senso che nel Corano si propaganda una visione della vittoria della morte islamica sulla vita di un Occidente corrotto) di presentarsi presso i credenti come salvatori di un corpo corrotto. Questo è il paradosso storico. Un virus tremendo che pretende di presentarsi come medicina anche contro il cristianesimo ridotto ormai ad un ectoplasma di religiosità corrotta anch'essa dal relativismo, che giunge con il papa a chiamare i musulmani "nostri fratelli". Un papa antievangelico.
Date queste premesse non vi è da meravigliarsi che presso cervelli già malati si insinui facilmente il virus malefico del Corano incoscienti di essere malati mentalmente ma portatori sani del virus che cercano di trasmettere ad un Occidente privo di anticorpi perché malato di democrazia. Ma vi è una parte dell'Europa, la Russia, che non è stata contagiata dal virus dell'islamismo e dalla democrazia malata dell'Occidente. Una Russia in cui sopravvive anche un cristianesimo non malato come quello del Vaticano e che impedì sempre che il virus dell'islamismo potesse in essa attecchire, sino a doversi dichiarare con Mosca TERZA ROMA dopo la conquista turca di Costantinopoli. Perché sia avvenuta tale conquista è stato spiegato da un papa, Benedetto XVI, che vide proprio nella scissione dottrinale tra Chiesa di Roma e Chiesa ortodossa dell'Impero bizantino una delle cause principali dell'invasione turca dell'Europa e della fine dell'Impero bizantino con la conquista di Costantinopoli. Un papa che, nonostante ciò, imitando il suo predecessore Giovanni Paolo II che andò a pregare nella moschea di Damasco, per ragioni politiche, e non religiose, andò a pregare nella moschea BLU di Istanbul (Costantinopoli). Quale dio pregò? Allah? No, certamente. Avete mai visto un islamico andare a pregare in una chiesa cristiana? Sarebbe per lui una cosa inconcepibile. Ecco dove sta la debolezza di un Occidente, le cui radici sono cristiane (come deve ammettere anche un ateo) e tuttavia si piega vergognosamente a dare credibilità ad una malattia nata dalla mente di un pazzo criminale chiamato Maometto, che predicava la morte per crocifissione, con amputazione delle mani e dei piedi, per coloro che, complici di Satana, avessero corrotto la Terra (Sura V). E che cos'è per essi l'Occidente? L'alleato di Satana che corrompe la Terra.
Perché attualmente l'islamismo si erge in guerra contro l'Occidente? Perché l'Occidente ha fornito esso stesso al virus della malattia mentale e mortale che si chiama islamismo un corpo malato di democrazia che è il migliore terreno di coltura del virus. Democrazia malata e disarmata dall'ideologia della società multirazziale e multiculturale derivante dal relativismo. Che oggi esclude persino la differenza tra omosessuale ed eterosessuale, con una falsa sinistra che ha sostituito la classe operaia con quella dei clandestini in una folle politica dell'accoglienza, che favorisce l'invasione islamica. Con un Vaticano complice di questa democrazia malata che non osa chiedere il rispetto della reciprocità e chiudere le moschee se negli Stati islamici non viene permessa altrettanta libertà religiosa.
Si aggiunga lo scellerato commercio delle armi che, costruite in Occidente, vengono poi vendute anche agli Stati arabi, che, incapaci di costruirsi da sé le grandi armi da guerra, le comprano con il petrolio per rivolgerle poi contro gli Stati da cui le hanno comprate.
Una politica suicida. Non ci si vuole rendere conto che non esiste un islam moderato perché non esiste un Corano moderato. Mi ribolle il sangue quando sento ripetere questa distinzione dai disonesti o dagli ignoranti. Ho scritto altre volte che le moschee dovrebbero essere chiuse in quanto sono propaganda di un libro pazzesco che predica la violenza come mezzo di conversione obbligata. Esiste una regola ferrea in quel maledetto libro che impone la dissimulazione per gli islamici che vivano in Stati non islamici. E ciò in attesa che monti il numero degli islamici sino a quando essi siano capaci di imporre il rispetto delle loro norme fondate sulla legge coranica. La guerra sarà persa se sarà ancora permesso ai portatori del mortale virus (anche nel senso che nel Corano si propaganda una visione della vittoria della morte islamica sulla vita di un Occidente corrotto) di presentarsi presso i credenti come salvatori di un corpo corrotto. Questo è il paradosso storico. Un virus tremendo che pretende di presentarsi come medicina anche contro il cristianesimo ridotto ormai ad un ectoplasma di religiosità corrotta anch'essa dal relativismo, che giunge con il papa a chiamare i musulmani "nostri fratelli". Un papa antievangelico.
Date queste premesse non vi è da meravigliarsi che presso cervelli già malati si insinui facilmente il virus malefico del Corano incoscienti di essere malati mentalmente ma portatori sani del virus che cercano di trasmettere ad un Occidente privo di anticorpi perché malato di democrazia. Ma vi è una parte dell'Europa, la Russia, che non è stata contagiata dal virus dell'islamismo e dalla democrazia malata dell'Occidente. Una Russia in cui sopravvive anche un cristianesimo non malato come quello del Vaticano e che impedì sempre che il virus dell'islamismo potesse in essa attecchire, sino a doversi dichiarare con Mosca TERZA ROMA dopo la conquista turca di Costantinopoli. Perché sia avvenuta tale conquista è stato spiegato da un papa, Benedetto XVI, che vide proprio nella scissione dottrinale tra Chiesa di Roma e Chiesa ortodossa dell'Impero bizantino una delle cause principali dell'invasione turca dell'Europa e della fine dell'Impero bizantino con la conquista di Costantinopoli. Un papa che, nonostante ciò, imitando il suo predecessore Giovanni Paolo II che andò a pregare nella moschea di Damasco, per ragioni politiche, e non religiose, andò a pregare nella moschea BLU di Istanbul (Costantinopoli). Quale dio pregò? Allah? No, certamente. Avete mai visto un islamico andare a pregare in una chiesa cristiana? Sarebbe per lui una cosa inconcepibile. Ecco dove sta la debolezza di un Occidente, le cui radici sono cristiane (come deve ammettere anche un ateo) e tuttavia si piega vergognosamente a dare credibilità ad una malattia nata dalla mente di un pazzo criminale chiamato Maometto, che predicava la morte per crocifissione, con amputazione delle mani e dei piedi, per coloro che, complici di Satana, avessero corrotto la Terra (Sura V). E che cos'è per essi l'Occidente? L'alleato di Satana che corrompe la Terra.
Riporto quanto ho scritto nel mio libro Scontro tra culture e metacultura scientifica: l'Occidente e il diritto naturale esponendo qui in parte quanto scrisse Benedetto XVI nel 2004 nel libro Europa. I suoi fondamenti oggi e domani.
Bisogna
riconoscere che l’Occidente cristiano ha traghettato dal Medioevo
all’età moderna, nel pensiero laico ed illuministico, il
diritto naturale.
E’
quanto ha mancato di rilevare il cardinale Ratzinger nella sua Lectio
magistralis tenuta il
13 maggio al Senato della Repubblica italiana.1
Egli, ripercorrendo l’espansione del cristianesimo da Occidente ad
Oriente, pur nel distacco della Chiesa cristiana d’Oriente, avente
come capo a Costantinopoli l’imperatore bizantino, erede
dell’impero romano d’Oriente, rileva che dopo la conquista turca
di Costantinopoli (1453), a causa della quale “l’Oriente
sprofondò nell’assenza di cultura…e la cultura
greco-cristiane europea di Bisanzio trovò con ciò la
sua fine”, “l’eredità bizantina non era morta”, poiché
“Mosca rischiara se stessa come terza Roma; fonda
il suo patriarcato sulla base dell’idea di una seconda translatio
imperii. In
Occidente, essendo venuto a mancare l’imperatore romano, si
costituì, al contrario che in Oriente, la separazione tra
potere civile e potere religioso, divenuta dottrina con papa Gelasio
I (492-96), il quale (nella Lettera
all’imperatore Anastasio
e nel IV Trattato
), contro la tipologia bizantina, “sottolinea che l’unità
delle potestà è esclusivamente in Cristo, che infatti , a causa della debolezza umana e della sua superbia ha
separato per i tempi successivi i due ministeri affinché
nessuno si insuperbisca".
Ma
c’è anche un effetto contrario. La rinascita dell’Islam
non è solo collegata con la ricchezza materiale di Paesi
islamici, bensì è anche alimentata dalla consapevolezza
che l’Islam è in grado di offrire una base spirituale valida
per la vita dei popoli, una base che sembra essere sfuggita di mano
alla vecchia Europa, la quale, così, nonostante la sua
perdurante potenza politica ed economica, viene vista sempre più
come condannata al declino e al tramonto. Anche le grandi tradizioni
religiose dell’Asia, soprattutto la sua componente mistica, che
trova espressione nel buddismo, si elevano come potenze spirituali di
contro ad un’Europa che rinnega le sue fondamenta religiose e
morali. L’ottimismo circa la vittoria dell’elemento europeo che
Arnold Toynbee poteva sostenere ancora all’inizio degli anni ’60
appare oggi stranamente superato.
1
Da noi registrata dalla RAI TV. Questa parte, come quasi tutto il
testo – tranne le 70 pagine del saggio sequestrato ignorantemente
dalla magistratura che si fa padrona, e non servitrice, della
giustizia – era stata stesa prima che il cardinale Raztinger
divenisse il papa Benedetto XVI. Poi è stata pubblicata
dall’autore in Europa.
I suoi fondamenti oggi e domani,
ed. San Paolo 2004.
Blog del prof. Pietro Melis: Il terrorismo nel Corano
pietromelis.blogspot.com/2009/10/il-terrorismo-nel-corano.html
20/ott/2009 - Il terrorismo nel Corano.
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