E' giusto o non che un uomo e una donna vogliano ad ogni costo un figlio anche quando sono giunti ad una età avanzata, soprattutto della donna che non possa avere più figli perché ha raggiunto la menopausa? E' questa la domanda che bisogna porsi. Nel caso esaminato si è trattato di inseminazione che è stata presentata come ETEROLOGA, non come fecondazione assistita che significa inseminazione artificiale prelevando l'ovulo dalla stessa donna che genera il figlio. In Italia la fecondazione eterologa era vietata in base alla legge 40. Che rimase in vigore dopo il referendum abrogativo promoso dai radicali e che non raggiunse il quorum. Evidentemente gli italiani ebbero il buon senso di impedire che uno nascesse senza sapere chi fosse la sua vera madre biologica. Ma dopo il 2004 la Corte Costituzionale, con assoluto arbitrio, dichiarò anticostituzionale la legge 40 nel punto in cui impediva l'inseminazione eterologa. Allora si arrivò ad un compromesso. L'inseminazione eterologa era possibile a condizione che il figlio a 25 anni avesse il diritto di sapere chi fosse la sua vera madre. Un pasticcio all'italiana che però permetteva al figlio di sapere chi fosse la vera madre. Ma perché attendere sino ai 25 anni? In questo modo si permetteva di perpetuare l'inganno sino a questa età. Orbene, la coppia dei "genitori nonni" (chiamati così dalla tampa) si è vista sottrarre la figlia appena nata perché essi, data l'età, rischiavano di lasciare la figlia orfana ancora troppo giovane. Pertanto la Cassazione ha confermato la sottrazione della figlia al padre (suppongo biologico) e alla (falsa) madre. Ma poi la stessa Cassazione ha modificato la sentenza sulla base di un errore di fatto, precisando che non vi può essere limite di età per diventare genitori. E così si è riparato ad un male con un altro male. Pertanto non concordo con il commento sotto riportato, che non ha considerato la situazione paradossale che si è determinata. Infatti in questo caso non si è trattato di utero in affitto ma di compera di ovulo dal punto di vista dei "genitori nonni". Ma dal punto di vista della donna che ha ceduto un suo ovulo si è trattato di utero in affitto, e dunque dovrebbe poter quest'ultima rivendicare la maternità togliendo la figlia ai "genitori nonni" sebbene il "genitore nonno" sia il padre biologico. Quale soluzione allora a questo pasticcio causato dalla Corte Costituzionale? Far vivere la bambina entro un trio formato dai "genitori nonni" e dalla vera madre.
Un caso simile si è avuto quando Carla Bruni, moglie di Sarkozy (trombato alle primarie in Francia e responsabile maggiore del bombardamento della Libia) seppe solo a 28 anni chi fosse il suo vero padre. Con la differenza che in questo caso si trattò di una storia di corna. Infatti la madre di Carla Bruni, sposata con l'imprenditore e compositore musicale Alberto Bruni Tedeschi (che noia la sua musica atonale!) aveva ottenuto la figlia da un altro uomo, l'imprenditore torinese Maurizio Remmert, il quale è il vero padre di Carla Bruni. Remmert aveva avuto una relazione con la madre di Carla, la pianista Marisa Boroni. Remmert affermò anche che la cosa era nota ad Alberto Bruni Tedeschi, il quale ha sempre trattato Carla Bruni come figlia legittima. Ma lo stesso Remmert è stato invitato numerose volte all'Eliseo in occasione di feste famigliari e private, comparendo spesso al fianco di Carla Bruni e Sarkozy, che si sono anche recati a visitarlo in Brasile. E Carla, tramite il suo padre biologico Remmert frequentò la sorellastra Consuelo. Come dire: Carla Bruni frequentò due padri, quello biologico e quello adottivo che gli diede il cognome. Un bel trio.
Un caso simile si è avuto quando Carla Bruni, moglie di Sarkozy (trombato alle primarie in Francia e responsabile maggiore del bombardamento della Libia) seppe solo a 28 anni chi fosse il suo vero padre. Con la differenza che in questo caso si trattò di una storia di corna. Infatti la madre di Carla Bruni, sposata con l'imprenditore e compositore musicale Alberto Bruni Tedeschi (che noia la sua musica atonale!) aveva ottenuto la figlia da un altro uomo, l'imprenditore torinese Maurizio Remmert, il quale è il vero padre di Carla Bruni. Remmert aveva avuto una relazione con la madre di Carla, la pianista Marisa Boroni. Remmert affermò anche che la cosa era nota ad Alberto Bruni Tedeschi, il quale ha sempre trattato Carla Bruni come figlia legittima. Ma lo stesso Remmert è stato invitato numerose volte all'Eliseo in occasione di feste famigliari e private, comparendo spesso al fianco di Carla Bruni e Sarkozy, che si sono anche recati a visitarlo in Brasile. E Carla, tramite il suo padre biologico Remmert frequentò la sorellastra Consuelo. Come dire: Carla Bruni frequentò due padri, quello biologico e quello adottivo che gli diede il cognome. Un bel trio.
Le contraddizioni di una società malata
Testo di Lara Colombini
A due genitori, lui ora 75 anni e lei 63, hanno tolto la bambina
(all'epoca neonata, oggi ha 6 anni) perché anziani! A un Babbo e ad
una Mamma viene tolta la figlia perché anziani per prendersene cura,
a due uomini o a due donne danno la possibilità di acquistare un
figlio! Società di merda, società malata. Non riesco a starci bene.
[N.d.R. La Cassazione ha annullato la propria precedente sentenza
restituendo la figlia ai genitori]
10 mar 2015 - La fecondazione eterologa è stata, infatti, osteggiata a lungo in Italia. Tanto che migliaia di coppie sono state costrette a emigrare all'estero per ...
Fecondazione eterologa, cos'è e chi la può fare - La Stampa
www.lastampa.it/2015/03/10/scienza/benessere/dovete-sapere/fecondazione-eterologa-...
1 commento:
professore,
volevo consigliarle il sito http://antimassoneria.altervista.org/
che spiega, a suo dire, che introdurre il matrimonio gay o altre aberrazioni, come quelle che lei descrive, fa parte di un progetto ben preciso : costruire una società malata. che servirà per avere persone prive di identità ( sessuale e genitoriale ) in modo che siano più comandabili dalla cricca mondialista. sono teorie, ovviamente !
saluti,
marco
Posta un commento