venerdì 26 ottobre 2018

KANT: AVEVA GIA' PREVISTO L'IMPOSSIBILITA' DI UNA UNIONE EUROPEA

Riporto quanto segue dal mio libro Roba da sardi. Ve la do io la Sardegna.

18 dic 2016 - Pietro Melis, Roba da sardi – Ve la do io la Sardegna, Cicorivolta Edizioni, 2016. Pietro Melis, ex professore di Storia della filosofia ...
 
Già Kant nel libro Per la pace perpetua (1795) aveva spiegato che non possono esistere gli Stati Uniti d'Europa, come se si trattasse degli Stati Uniti d'America, costruiti su un terreno storico vergine, perché non può esistere un'unica legislazione se non espropriando ciascuno Stato della sua, con il risultato di rendere soverchiante la potenza dello Stato più forte, lasciando quelli deboli senza difesa legislativa. Kant prevedeva per l'Europa , data anche la diversità di lingue e di religioni, una confederazione fondata su principi comuni e non una federazione di Stati con legislazione comune. Una federazione di Stati, secondo Kant, sarebbe "una contraddizione poiché ogni Stato implica il rapporto di un superiore (legislatore) con un inferiore (cioè il popolo), mentre molti popoli in un solo Stato costituirebbero un solo popolo. I popoli costituiscono altrettanti Stati diversi e non debbono confondersi in un solo Stato", in cui un popolo subirebbe il diritto, e perciò il potere degli Stati più forti, mentre perderebbe il proprio diritto. Continua Kant scrivendo: "L'idea del diritto internazionale presuppone la separazione degli Stati vicini e indipendenti fra loro, e ciò vale meglio che non la fusione di questi Stati per opera di una potenza che soverchi le altre, poiché le leggi, a misura che aumenta la mole del governo, perdono di forza e un dispotismo senz'anima cade da ultimo in preda all'anarchia". Un esempio era la Russia, che, avendo un vasto territorio, aveva bisogno di un governo dispotico per tenere unite le sue regioni. E infatti oggi l'Unione Europea si è trasformata in un agglomerato di Stati con al vertice un dispotismo che ha espropriato ciascuno Stato della sua sovranità anche monetaria. Perciò basta con la propaganda o disonesta o da utopisti cretini di una Europa occidentale politicamente unita. E' una legge naturale che la moneta debba rispecchiare il valore di una economia. Non si può imporre una stessa moneta a Stati con economie diverse. Maledetti tutti coloro che non lo vogliono capire o lo capiscono ma non hanno il coraggio di dirlo perché contagiati dall'ideologia disastrosa di una Europa che debba essere unita perché non sorgano altre guerre, mentre proprio l'euro è già  la causa di altri disastri. Essendo profondamente divergenti  gli interessi economici tra Stati forti e quelli deboli dell'UE, nessuno Stato forte sarà disposto a rinunciare ai suoi attivi di bilancio per finanziare gratuitamente uno Stato debole come se i due Stati appartenessero a un solo Stato, dove avviene per necessità una redistribuzione della ricchezza dalle regioni economicamente più forti a quelle deboli. Pretendere che l'Unione Europea sia da considerare alla stregua di un unico Stato tramite la richiesta di un'unità politica è da puri folli che vivono fuori della realtà. In una democrazia liberale i destinatori del diritto debbono ritenersene gli autori, mentre la cosiddetta unità europea è soltanto una costruzione burocratica che si autoprogramma svuotando il principio di legittimazione che si fonda sulla volontà popolare...Il debito pubblico è un falso debito quando creditori siano gli stessi cittadini, che useranno il loro credito nei confronti dello Stato per aumentare il consumo e dunque la maggiore produzione e la conseguente maggiore occupazione, che andrà a beneficio di un maggiore introito dello Stato in fatto di tasse. Il debito pubblico si risana da sé se tale debito è fonte di un maggiore introito nelle casse dello Stato. Il Giappone ha un debito pubblico che è il doppio di quello italiano, ma non per questo soffre di una crisi economica. Gli Stati Uniti per superare la crisi economica di cui è rimasta contagiata l'Europa ha stampato moneta per favorire investimenti. L'Europa della zona euro non può farlo perché ogni Stato che ne fa parte è stato espropriato della sovranità monetaria e non può sforare il 3% per finanziare investimenti  produttivi. Un'Europa nata dalla follia. Un'Europa in cui  si è voluta una unificazione monetaria non accompagnata da una eguale unificazione fiscale. Infatti ogni Stato può introdurre la tassazione che vuole. Per una unificazione fiscale occorrerebbe anche una unificazione politica. Ma meglio che questa non esista perché ogni Stato perderebbe anche il residuo di sovranità politica. Per quanto riguarda il mercato interno italiano nulla cambierebbe con il ritorno alla lira, divenuta lira pesante equivalendola all'attuale euro perché i costi dei prodotti necessariamente si adeguerebbero ad un valore inferiore della lira rispetto all'euro-marco. Altrimenti le industrie fallirebbero per mancata vendita dei loro prodotti. E allora in che cosa è consistito il vantaggio dell'euro?  Esso è stato solo una disgrazia imposta ai popoli dispoticamente a vantaggio della Germania.:

2 commenti:

bambilu ha detto...

questa fakedonna sempre in pantaloni è peggio di hitler, che del resto rispose in maniera uguale alla dichiarazione di guerra che i sionisti fecero alla germania, quella che ci sta facendo la eu.capestro, specialmente a Noi Italiani. Se teniamo duro riusciremo a non farci greciare, né venezuelare. Niente internazionalismi per i Sovranisti Populisti. Ognun per Sé, Natura per Tutti. Ognuno Padrone a Casa Propria. Un poco di Autarchia non guasta MAI. E' il PIL che ce lo chiede ! Spreads li colga e li incenerisca tutti questi boiacCIA della mal ora !

Unknown ha detto...

Ricordo nel lontano settanta il teleromanzo "Le cinque giornate di Milano " in cui Carlo Cattaneo parlava di un futuro in cui sarebbero sorti gli stati uniti d'Europa. Non so se Cattaneo davvero la pensava così. A suo tempo l'idea mi sembrava molto buona. Un blocco di stati europei da competere con gli Stati Uniti. Ora mi sono reso conto che questa idea non è realistica. Non sapevo che Kant lo avesse già previsto secoli fa. Il suo intuito è davvero rimarchevole.