martedì 22 gennaio 2019

FRANCAMENTE ME NE INFISCHIO...

...dell'umanitarismo distinguendo la morale (fondata sul sentimento) dal diritto (fondato sulla ragione). Ho utilizzato nel titolo le ultime parole del film Via col vento.
Mio commento a 

lunedì 21 gennaio 2019


Salvini, l’uomo del popolo carnivorista


Paragonare i subanimali (termine da me coniato) che incrudeliscono contro gli animali a coloro che, come me, non accettano l'invasione dall'Africa da parte di coloro che pretendono di venire in Europa tramite l'Italia è completamente privo di senso. E' una legge naturale tra gli stessi animali la difesa del territorio. E vi sono stati in questo blog interventi contro questa invasione. Non si può trasferire  l'Africa in Italia. Ho scritto più volte che un natante che non batta bandiera di alcuno Stato e che volontariamente accetti il rischio di un naufragio non ha diritto al soccorso secondo la legge internazionale del mare perché un natante che non batte bandiera deve essere considerato alla stregua di una nave pirata. Un natante regolare non parte accettando a priori il rischio di un naufragio. Questi invasori invece accettano anche la certezza di un naufragio del quale si fanno forti per poi richiedere il falso diritto al soccorso. Invasori che poi vengono qui con la pretesa di essere mantenuti facendo i fancazzisti se non diventano delinquenti in proprio o al soldo delle mafie. E' questo che vogliono i buonisti? L'Italia è un Paese già sovraffollato con 60 milioni di residenti in una superficie di soli 301 mila kmq. Dove si vuole finire considerando l'esplosione demografica africana dove i giovani sono la stragrande maggioranza. I negri non hanno la cultura del lavoro, ha detto Vittorio Feltri. Io direi che non hanno la cultura del progresso. Perché? Hanno bistrattato James Watson (Nobel 1962 per la biologia con Francis Crick per la scoperta nel 1953 della struttura ad elica del DNA, sebbene "rubato" in parte  all'ebrea Rosalind Franklin che morì troppo giovane a 38 anni nel 1958 per rivendicare la scoperta) perché anche recentemente ha ripetuto che i negri sono meno intelligenti per motivi genetici. Io non so se si tratti di motivi di genetici, ma è un fatto che senza i predatori colonialisti bianchi (tuttora sfruttatori delle ricchezze dell'Africa) i negri sarebbero rimasti ancora in abitazioni di capanne fatte con paglia e fango. Se fossero intelligenti capirebbero che la loro peggiore malattia è l'espansione demografica che aumenta la loro miseria. Ne salvi cento e contemporaneamente ne nascono altri mille. A che dunque serve l'umanitarismo se non ad incoraggiare individui peggio dei topi, che, in base ad esperimenti, smettono di prolificare in condizioni di scarsità di cibo? In tutta la storia dei premi Nobel per le scienze ancora non si trova un negro. Me lo si vuole spiegare?
Purtroppo sono costretto a continuare a non votare pur andando al seggio elettorale  per iscrivermi ma per rifiutare le schede elettorali, per cui il presidente del seggio a termini di legge deve mettere a verbale il motivo del rifiuto delle schede. Il motivo è questo: "io animalista non mi sento rappresentato da alcun partito". Quando Salvini venne in Sardegna gli consegnai a mano la stampa di un mio post in cui gli spiegavo, che pur essendo contro la sinistra europeista buonista e accogliente, non potevo votare per un centro destra comprendente una Lega partito dei cacciatori e insensibile ai diritti degli animali. Imbecillità politica da parte di un Salvini che rincorre i voti dei cacciatori in via di estinzione e dei carnivori mentre ignora gli almeno 5 milioni di vegetariano/vegani. A parte il maggior numero di animalisti, che non sono tutti vegetariani.               

4 commenti:

Aurelio ha detto...

Le popolazioni negre di tutto il mondo, sono in condizione di povertà e di soggezione rispetto alle razze bianche. Ma credete che questo durerà sempre? Credete che, come sta avvenendo da secoli, i negri resteranno sempre povera gente derelitta e che il bianco sarà sempre il colonizzatore, il dominatore, o perlomeno in una posizione di distacco? O che non verrà il tempo in cui la razza negra avrà la sua grande civiltà tecnologica? I suoi grandi scienziati? Avrà dunque i suoi sommi artisti? In quel momento cercherà un'affermazione sugli altri territori dei bianchi, e vorrà affermarsi come civiltà, per idee, per filosofia. Perché grandi filosofi negri sorgeranno e saranno come i grandi filosofi dell'antica Grecia, e porteranno nuove parole al mondo, ed allora bisognerà ascoltarli, e avverranno dei capovolgimenti. Dopo che la vostra civiltà avrà ottenuto riunificazione e pace, avverranno altri conflitti, e sorgeranno fra questa civiltà unificata, che abbraccerà l'Est e l'Ovest, e la nuova civiltà che comincerà a sorgere: quella negra. Allora nessuno potrà fermare questa marea di popolo che dalla creazione in poi è rimasta lì, ferma a guardare il mondo che girava intorno e si evolveva: allora sorgeranno nuovi e grandiosi conflitti. Conflitti di ideali, conflitti di civiltà, che come tutti i conflitti diventeranno guerre, e il mondo andrà avanti così, non c'è altro da fare! Così diceva un vecchio saggio diversi anni fa, ma per ora le cose stanno come dice lei esimio prof., all'orizzonte non si vede nessun filosofo negro, o inventore o illuminato . Con l'occasione Le rinnovo la richiesta di condividere i suoi srticoli sul mio profilo , ovviamente specificando la fonte. Cordialità.Aurelio.

Anonimo ha detto...

Allo stesso modo io - pur essendo di destra - non posso votare partiti in cui siano presenti degli antiabortisti fanatici come Fontana che vorrebbero che il mondo straripasse di umani.

Pietro Melis ha detto...

I negri potrebbero prevalere solo in una Europa dominata dalla follia della società multiculturale e multirazziale. Come arma hanno solo il cazzo per prolifare come topi. Non avranno mai scienziati e non inventeranno alcunché di nuovo perché no hanno un cervello che consenta loro di avere una metalità scientifica. Nell'antica Grecia gli stranieri (chiamati barbari) non potevano mai avere cittadidinanza. Platone nell'ultima opera (Le Leggi) scrive che gli immigrati dopo venti anni (iodico troppi) dovevano pendere la loro roba e andarsene. Potevano fare solo i commercianti ma no potevano avere alcun diritto politico. Nell'antica Roma l'estensione della cittadinanza (a cominciare dall'editto di Caracalla) ad alcune popolazioni germaniche già presenti dentro i confini dell'impero incoraggiò invasioni di popolazioni germaniche. E si avviò la fine dell'impero. Ma l'Europa di oggi (quella degli Stati di Videgrand e la Russia europea) sono uno sbarramento all'ivasione dall'Africa e dall'Asia.
Sia d'esempio il SudAfrica, dove la minoranza dei bianchi non è stata sostituita dai negri in fatto di ricerca scientifica e tecnologica, nonostante i tentativi di espropriazione delle terre dei bianchi, che vivono in ville recintate e difese con le armi. Non vi può essere integrazione. Come non vi è mai stata negli Stati Uniti nonostante il voto ai negri. Bisogna arrivare alla fine dell'UE europea per contrastare l'invasione dell'Europa.

Anonimo ha detto...

Per i greci infatti la forma di una civiltà può essere mantenuta soltanto se gli stranieri sono in numero esiguo e quindi controllabili. Altro che la teoria del Sé come integrazione dell'Altro propugnato da personalità infantili ed informi come quella degli psico-fuffologi.
Professore, ha mai letto il libro Armi, acciaio e malattie di Jared Diamond, il quale attribuisce le differenze di sviluppo delle civiltà a fattori casuali e non a caratteristiche innate delle popolazioni?