domenica 20 gennaio 2019

PREFERISCONO I CRIMINALI SCAFISTI E AFFOGARE? AFFARI LORO

Non ci ci può commuovere sostituendo il sentimento alla ragione. Se si usasse il sentimento si incoraggebbero ancora di più i traffici dei criminali che si attendono il soccorso di navi di fronte alla Libia. Dicono che preferiscono morire che stare in Libia. Ma nessuno li ha costretti ad attraversare l'Africa subsahariana per andare in Libia.  Già prima di arrivarvi debbono subire una decimazione diventando prede dei trafficanti. Debbono capire che non possono pretendere di entrare in Europa passando per l'Italia dove poi sarebbero costretti a rimanere perché per essi non vi sarebbe alcun futuro, se non 1)quello di essere mantenuti aggravando la spesa pubblica a danno degli italiani poveri o 2)di aumentare in Italia  la delinquenza. Parlano le cifre. Si è calcolato che occorrano 5 miliardi per finanziare il discusso reddito di cittadinanza. Questo reddito avrebbe potuto essere il doppio se altrettanta spesa non venisse persa per mantenere gli sfaccendati dei centri di accoglienza. Perché chi non ha lavoro è destinato a delinquere. Sono 60.000 i carcerati in Italia. E 20.000 sono i cosiddetti migranti. Ne vogliamo di più? Questi invasori si cerchino altri spazi. Perché non vanno nei Paesi arabi dove vi è tanto spazio come in Arabia Saudita, anche considerando che vengono quasi tutti da Paesi islamici? Invece di pretendere di trasferire l'Africa in Europa.
Ha detto giustamente Vittorio Feltri: smettete di partire se non volete affogare. Concordo.          
Ormai il modus operandi dei trafficanti di uomini è quello: mandare alla deriva imbarcazioni stracariche di persone, e poi sia quel che sia. Se qualcuno li trova in tempo e li salva, bene. Altrimenti, chissenefrega, tanto per gli scafisti quella è solo carne da macello. Un chiaro ricatto ai Paesi della costa settentrionale del Mediterraneo.

Immigrati, 117 morti sul gommone naufragato a nord della Libia ...

"Gli immigrati non sono mica cretini, loro..."
Feltri, la terrificante accusa a buonisti e Ong

 

2 commenti:

bambilu ha detto...

A proposito di "morti" hanno riesumato la sceMeggiata dei "poveri" morti in mare perché volevano venire, guarda un po', in Italia a fare che? Ne sono rimasti SOLO 3, perché ne sono PARTITI solo 3. Tre gocce alla volta, e credono di riempire oltre il contenuto fisico la BOTTIGLIETTA Italia. Non conoscono la LEGGE FISICA del PIENO che NON può essere MAGGIORE del VUOTO. Perché sono delle TESTE DI NAZZO ! Non ci è chiaro se è una sceMeggiata appoggiata dal "Moscini" in combutta di Nuova Pensata coi tastivendoli mezzi embedded perché con la sua GIUSTA opposizione al TRAFFICO torni ad essere il DURINI di una volta. Oramai siamo arrivati ad un punto di sospetto tale che il PORO Giulio Andreotti ci farebbe un BAFFO. C'è qualcuno più intellignte di me che su LUOGOCOMUNE insinua secondo me più che giustamente che è TUTTO FALSO. E' innegabile che questa situazione , avendo abbassato il VALORE del
LAVORO, a parte quello delle COLF che prendono sempre € 10 l'ora che neanche un Ingegnere Informatico si sogna, va TUTTA A FAVORE delle PMI soprattutto nordiche, quelle pro TAV cattedrale inutile nel deserto della truffa. Cementificano tutto, poi i loro figli crepano...tanto pe' campa' e giù fiumi di lacrim di junkerdrillo. MAVALA' !

Alessio ha detto...

Per secoli quelle popolazioni africane sono rimaste nei loro territori e semmai siamo stati noi Europei ad invaderle, pur nella povertà e in ristrettezze molto più gravi di adesso sono andate avanti, adesso invece vogliono invadere noi, e si appigliano ad ogni pretesto (guerre inesistenti, fame estrema che non c'è, ecc.) pur di venire. Prendo atto del fatto che con questo governo almeno vi è stata una gestione più decisa del problema, che comunque è presente sempre e si ripresenterà più grave in caso di (sempre probabili) cambiamenti del quadro politico o tentennamenti nella linea tenuta sinora. E' difficile però, in linea generale, frenare del tutto il processo di infiltrazione islamica, è paragonabile questo problema ad una specie di cancro che si può cercare di contenere ma mai guarire del tutto.