lunedì 1 febbraio 2021

DAGLI UNIVERSI DEL MULTIVERSO ALLE FALSITA' SUL SEPOLCRO DI GESU'

 RICEVO DA PAOLO RICCI (BAILADOR.ORG)

CHIARIAMOCI LE IDEE

I libri sacri sono stati scritti quando si pensava che la Terra fosse il centro dell’universo.

Forse quando è stata scritta la Genesi - si pensa intorno al VI-V secolo a. C. - si credeva che la Terra fosse piatta. Il sistema tolemaico, cioè geocentrico, ha dominato il mondo per secoli. Mentre si scrivevano i libri del Pentateuco, il Nuovo Testamento, il Corano, la patristica, e i tomi di Agostino e Tommaso d’Aquino, la Terra era il centro del cosmo e Dio era in cielo con i suoi angeli e i suoi santi. Poi Galileo ha spostato la Terra - o almeno ci ha provato – in un’altra direzione ed è scoppiato un pandemonio perché contraddiceva Giosuè. Con l’arrivo di Copernico la Terra si era stabilita in una zona meno sublime ma relativamente marginale, se prima era il centro del tutto ed era sovrastata dai cieli ora era roteante introno al sole con gli altri pianeti. Dal geocentrismo si era passati all’eliocentrismo. Il pianeta era in una zona più periferica ma il creazionismo era stato appena scalfito, non era andato in frantumi, come più tardi accadde malgrado sia ancora sostenuto da cretini religiosi. Geocentrismo o eliocentrismo poco importavano, la Terra restava fondamentale, unica con la sua specie creata a imago Dei. L’impalcatura religiosa, malgrado lo scossone, teneva. Agli inizi del ventesimo secolo si credeva ancora che l’universo fosse la Via Lattea.

L’universo era grande ma non inconcepibilmente vasto e maestoso.

Poi tutto divenne più chiaro. Fu come se in una grande muraglia si fosse aperta una fessura, poi un buco, poi una grande frattura e poi l’intera struttura muraria fosse collassata. 

Nel ventesimo secolo dopo la scoperta di Hoyle le galassie fuggivano a velocità incredibile e l’universo si espandeva ogni secondo. La Terra era ora un pulviscolo perso nell’immensità ma si pensava che l’universo fosse unico, quello prodotto dalla deflagrazione primiera del Big Bang di 13.8 miliardi di anni fa.

L’esplosione originale è come una bomba che sparge i suoi frammenti in aria. Solo che i frammenti della bomba ritornano in terra mentre le galassie continuano la loro corsa verso l’ignoto e si allontanano, a velocità vertiginosa, oltre l’orizzonte visibile con i grandi telescopi. L’ultima galassia percepibile è GN- z11, oltre quel punto non abbiamo idea di dove le galassie finiscano, potrebbero continuare la loro corsa verso l’infinito o ritornare al punto di partenza

per collassare su stesse provocando un nuovo Big Bang e un nuovo universo.

Prima del Big Bang non si sa cosa ci sia, sicuramente non lo spazio e il tempo che nascono con la deflagrazione originale.  

 Ma se pensate che l’universo sia unico vi sbagliate. Cosmologi e astrofisici ora postulano qualcosa di strabiliante. Qualcosa che offusca il nostro modo di vedere e demolisce la nostra visione del mondo. Non c’è un solo universo ma miliardi di universi. Questa scoperta rivoluzionaria non è stata ancora confermata ma si pensa che lo sarà molto presto.

Immaginate che il nostro universo sia una sfera e che ci siano miliardi di sfere come il nostro.

Alcune di queste sfere hanno un sistema interiore che le permette di funzionare come il nostro universo, e in casi particolari produrre la vita evoluta o più evoluta o meno evoluta della nostra.

Un universo simile al nostro che può generare la vita che evolvendosi produce esseri intelligenti capaci di capirlo e studiarlo come noi umani.  Un universo del genere deve avere la costante di gravitazione, chiamata G, senza G sarebbe differente dal nostro e non avrebbe la capacità di sussistere, sarebbe un universo deficitario e deforme. Non produrrebbe galassie e vita. Se la costante di gravitazione G fosse più debole non sarebbe stato possibile unificare la materia quindi non ci sarebbero stelle e galassie e se fosse stata più potente le stelle sarebbero collassate su loro stesse a causa della gravità.

Ed è la stessa logica valida per far scaturire la vita. Un pianeta per essere in condizioni di far nascere la vita deve stabilirsi in una zona chiamata Goldilock Zone, zona abitabile, che è come vincere la lotteria tra milioni di persone. Un pianeta deve essere perfettamente sintonizzato alla stella che lo illumina come la Terra al sole. Più distante gela, più vicino brucia.

Per un universo vale lo stesso principio: per essere funzionante come il nostro deve essere nella sua Goldilock Zone. Ci sono forse miliardi di universi esclusi dalla zona di Riccioli d’oro e un numero minore nella zona simile a quella che permette il nostro universo.

 Abbiamo quindi nel Multiverso sfere funzionati come la nostra e miliardi di sfere non funzionanti come la nostra. Usando una metafora immaginate un’infinità di lampadine, alcune si accendono e altre non si accendono perché non hanno il filamento di tungsteno per farlo e sono bulbi di vetro vuoti. Siamo quindi davanti a qualcosa di spaventoso, maestoso, indicibile e illimitato.

La scienza non impone visioni del mondo ma ha la capacità di informarci che la Terra non ha 4000 anni di vita, come credeva il Vescovo Hussher, ma qualche annetto di più (4,543 miliardi di anni) e che l’universo non è posto su un guscio di tartaruga, ma è nato con il Big Bang. Poi ognuno decide a cosa credere e nel calderone della follia universale c’è di tutto inclusa la credenza nella Terra piatta.

E se le religioni abramitiche sono ancora aggrappate a visioni desertiche e pastorali con un’immagine di Dio obnubilata dalla fede, ora è tempo di cambiare. Se si pensa che qualcosa, che non è qualcosa, sia la pulsione originale che ha lasciato essere i miliardi di universi, ammesso che si possa pensare ancora a un creatore simile a qualcuno che costruisce un orologio, è il caso di rivedere le cose con un’altra ottica. Ma pensare che la pulsione originale sia ciò che ha dettato o ispirato i libri sacri e i vari orrori come il giorno di Id – Al - Adha, il giorno dello sgozzamento, la macellazione rituale e altre oscenità come l’idea degli dei che necessitano di odore di carne bruciata, allora è tempo di obliterare queste visioni del mondo e rivedere tutto e più di ogni cosa il rapporto con i viventi non umani e il nostro e il loro habitat.

 Se si pensa che questa supposta pulsione originale – che potrebbe essere simile all’essere Heideggeriano che non ha fondamento ed è quindi un non ente -  abbia qualcosa a che fare con noi è bene capire che questo è altamente improbabile. 

Questa supposta pulsione - se esiste una pulsione originale che ha lasciato il Multiverso essere – è oltre lo spazio tempo e il principio di causalità e potrebbe essere come il Brahama induista che aspira e ed espira universi senza una logica, quasi fosse un gioco.  O come il fanciullo eracliteo che per gioco crea e disfà universi come castelli di sabbia. Le cose di quei mondi non funzionano come noi crediamo. Sono totalmente altre come il Dio delle teologie negative. Certo restano le fedi. E miliardi di persone che le seguono spasmodicamente.   

 Si rimane per esempio sconvolti davanti alla fiumana che visita il sepolcro di Gesù di Nazareth nella Chiesa del Santo Sepolcro. Dopo dibattiti demenziali tra le varie denominazioni cristiane, che si dividono lo spazio spesso manu armata, è stato permesso di analizzare le pietre del sepolcro per capire l’epoca. Ed è stata una guerra per riparare l’edicola sepolcrale e fare le ricerche.

Il cemento analizzato è risultato del tempo di Costantino. Quindi è giusto pensare che i bizantini, spinti da Elena la madre dell’imperatore, trovarono qualcosa che per loro poteva essere il sepolcro di Gesù; ma erano passati circa 290 anni dalla sepoltura alla scoperta del sepolcro e Adriano aveva demolito Gerusalemme costruendo sulle sue rovine Aelia Capitolina e sulla zona del Golgota e del supposto sepolcro un tempio dedicato a Venere. I bizantini avevano distrutto il tempio e cercato il sepolcro, si suppone, 192 anni dopo.

Avevano trovato il vero sepolcro?

E uno si domanda se i bizantini si siano sbagliati e scelto un sepolcro di un ricco mercante o di un sacerdote ebreo che aveva condannato Gesù quella fatidica notte nel sinedrio. Magari un sacerdote che aveva incitato la folla al crucifige sorprendendo Pilato.

Immaginate se per secoli si è venerato il sepolcro di un altro e non di Gesù.

Nel supposto sepolcro avviene anche una specie di miracolo di San Gennaro in veste gerosolimitana:

una torcia si accende spontaneamente tra le mani di un Patriarca ortodosso provocando grandi emozioni. Immaginate la fiumana di gente che lo ha visitato; ma la mente umana è strana è come un immenso castello stregato. La specie è dedita all’autoinganno. Se vivi su una sponda di un fiume sei cristiano dall’altra sei mussulmano, oltre l’estuario buddista. E pensi sempre di aver ragione e che la tua religione sia quella giusta. La specie mente a sè stessa costantemente e spudoratamente e lo fa con trasporto e dedizione.

  

Ma non importa di chi sia il sepolcro.

Un giorno una vecchina attraversa le zone nevose del Tibet, raggiunge stremata un monastero e chiede ai monaci buddisti un dente del Buddha. Le dicono che non hanno denti del Buddha e di tornarsene al suo paese. La vecchina non cede, resta intirizzita alle porte del monastero e attende. 

Alla fine i monaci provano compassione e gli consegnano un dente di un cane morto avvolto in un panno di velluto. La vecchina torna spossata e felice, pone il dente del cane sull’altare nel tempio del suo paese. Pochi giorni dopo il dente appare fasciato da una luce e opera miracoli.    

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1 commento:

Mauro b. ha detto...

Pezzo interessante, erudito, non per tutte le menti. La mia compresa.
In effetti mi è venuto il giramento di testa. Mi trovo su una enorme sfera sospesa sul nulla, che gira su se stessa alla folle velocità oraria di mach 1.4,però si tiene appiccicata addosso l'eterea atmosfera.. Inclusi in un sistema di altre palle e palline, di cui una infuocata, chiamato sistema solare. Questo sistema solare ma irrequieto, si sposta alla velocità di mach 14 orari (!) più spiccioli, mentre la nostra galassia madre, che ci comprende, viaggia ancor più forte. Verso l'ignoto. Universo in espansione. Movimento peraltro perfettamente sincrono. Non solo le pallette poggianti sul nulla girano in perfetto ordine, senza bocciarsi l'una con l'altra, ma mantengono fisse ed immutabili le loro posizioni, siano esse sfere semplici oppure infuocate . Queste ultime dette stelle. Prova ne è che lo sfortunato Palinuro, il nocchiere di Enea, si regolava per la navigazione notturna seguendo magari l'orsa maggiore la quale, da allora, non si è mossa di un centimetro. Che portento!

Invecchiando, le mie cervella si inaridiscono. Comincio a prediligere le novelline, come i bimbetti. Mi piace molto, spesso la rileggo, quella della Genesi, contenuta nei Sacri Libri degli Ebrei. Parla di come Iddio creò questo habitat che ci ospita, oppure che ci reclude, a seconda dei gusti. Non si impipa, la novellina, di universi paralleli, buchi neri, galassie ed altri argomenti da matrix. Del resto, che ce ne frega a noi? Di qua non possiamo andarcene, sia che il sole giri intorno alla terra, o viceversa. Eccetera, eccetera, eccetera. Quistioni di lana caprina.

Nati non fummo a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza..... La virtute è una salita irta di ostacoli, e pochi riescono a percorrerla. La conoscenza è una utopia, dato che il sapere, la scienza, sono spesso in mano di disonesti, che ci riempiono il capo di puttanate, di fregnacce che la nostra mente rifiuta di capire.

Del sepolcro di Cristo non saprei cosa dire. Con tutto il rispetto lo trovo un altro argomento di lana caprina.