sabato 20 febbraio 2021

IL FASCISMO CONTRIBUI' ALLA SCONFITTA DEL NAZISMO E VICEVERSA

Già nel 2010 avevo in mente la stesura di un breve libro che dimostrasse la fondatezza del titolo. Ma avrei dovuto avere il numero esatto delle divisioni e degli armamnenti tedeschi impiegati dalla Germania per salvare il fascismo nella guerra parallela voluta sciaguratamente da Mussolini invadendo la Grecia e l'Egitto (protettorato inglese). Tutto si risolse con la sconfitta di El Alamein e con la resa a Tunisi dei tedeschi e degli italiani nel giugno del 1943. Furono fatti 400.000 prigionieri tedeschi, inviati negli USA dove furono chiusi in campi di concentramento. Dopo l'8 settembre 1943 furono impiegati altre divisioni con relativi armamenti per contrastare l'avanzata degli angloamericani sino a Roma dopo lo sbarco in Sicilia e per costituire nel nord la R. S.I. dipendente di fatto dall'occupazione tedesca. Negli stessi mesi successivi all'8 settembre si ha la terza battaglia di Charcov con la vittoriosa controffensiva tedesca sul fronte russo che costrinse l'armata rossa ad arretrare il fronte di guerra di 100 km. Notare che questa battaglia avvenne dopo la sconfitta di Stalingrado subita dall'armata tedesca comandata dal generale von Paulus. Non è dunque la sconfitta di Stalingrado l'inizio della sconfitta tedesca sul fronte russo. Dopo la terza battaglia di Charcov (vi fu anche la quarta, che vide la sconfitta dei tedeschi) i generali tedeschi chiesero a Hitler dei rinforzi per portare avanti la controffensiva ritenendo che il fronte di guerra occidentale (dove solo nel giugno del 1944 si ebbe lo sbarco degli americani in Normandia) fosse un fronte di guerra secondario. Ma Hitler, insipientemente, si pose spesso contro le volontà dei suoi valenti generali. Non soltanto non spostò alcune divisioni dal fronte occidentale ma ordinò - grave errore- che alcune divisioni fossero spostate dal fronte russo in Italia per salvare il fascismo. Nel mese di marzo del 1945 (un mese prima di suicidarsi) Hitler riconobbe di avere sbagliato nel suo volere difendere non tanto il fascismo ma Mussolini per la grande affezione che aveva per lui, che aveva considerato sempre il suo maestro. Ma Hitler tradì il suo maestro tenendogli nascosto il progetto di invadere la Russia. Né Hitler accettò la richiesta di Mussolini che facesse trattative di pace con Stalin quando ormai nel 1944 la guerra sul fronte russo volgeva a favore dell'Unione Sovietica avendo Hitler preferito sempre trattative di pace con l'Inghilterra pur risultate sempre inutili. Che cosa avrebbe deciso Mussolini se fosse stato messo al corrente da Hitler del suo progetto di invadere la Russia con l'operazione Barbarossa? Avrebbe accettato anche in questo caso un'alleanza in guerra con Hitler? Ma a sua volta il nazismo fu la rovina del fascismo che aveva accettato il patto di acciaio con la Germania nel 1938. E' vero tuttavia che Mussolini per tutto il 1939 e fino al 10 giugno 1940 (quando avvenne la sciagurata dichiarazione di guerra contro l'Inghilterra e la Francia, già sconfitta dalla Germania nella guerra lampo) preferì la neutralità dell'Italia sapendo che essa era impreparata a sostenere una guerra di sostegno a quella tedesca. Ma nel giugno del 1940 la Germania risultava vittoriosa su tutto il fronte occidentale con l'occupazione del Belgio, dell'Olanda e della Francia, nonché della parte occidentale della Polonia spartita con l'Unione Sovietica a iniziare dall'1 settembre 1939. Per di più gli Stati dell'Europa centrale erano affiliati allo Stato nazista. Sembrava dunque che nel giugno del 1940 la guerra fosse già finita. E Mussolini per far sedere vittoriosa anche l'Italia al tavolo delle trattative di pace vigliaccamente incominciò ad aggredire la Francia già piegata dalla sconfitta subita dai tedeschi. E poi scelleratamente iniziò la guerra parallela aggredendo la Grecia (dove l'esercito italiano, impantanato nel fango invernale fu salvato dai tedeschi costretti ad intervenire) e poi l'Egitto ponendosì così contro l'Inghilterra che aveva un protettorato sull'Egitto. Se Mussolini avesse conservato la neutralità dell'Italia - anche perché l'intervento in guerra dell'Italia non era stato affatto voluto da Hitler, che ben sapeva che l'Italia sarebbe stata solo un peso nella guerra - certamente non avrebbe fatto la fine che fece. Avrebbe salvato il fascismo anche dopo la caduta del nazismo, come Franco, conservando la neutralità della Spagna, conservò la sua dittatura. Magari si sarebbe avuto dopo la sconfitta del nazismo un fascismo riveduto e corretto con la sua lenta e pacifica agonia.  Queste considerazioni furono fatte dopo di me da Maurizio Blondet che ha scritto che l'Italia (io dico l'Europa) dovrebbe ringraziare il fascismo per avere cooperato involontariamente alla sconfitta del nazismo. Io ho aggiunto che a sua volta il nazismo cooperò alla sconfitta del fascismo.

Maurizio Blondet 29 Gennaio 2020 131 commenti ... Hitler, per amicizia e ammirazione verso il duce, e scongiurare il collasso, dovette impegnarsi su un fronte ...

2 commenti:

Pippo ha detto...

Non mi è mai piaciuto Mussolini.Già istintivamente fin da piccolo, quando si studiava la storia a scuola, non mi ispirava mai simpatia, ma non ne capivo di preciso il motivo, mi infastidiva, mi irritavano la sua figura e i suoi modi di fare da gradasso.Poi inevitabilmente anni dopo, capii la verità, cioè che Mussolini era una totale nullità come capo politico e addirittura una nullità come stratega militare, un vero disastro umano. Grottescamente poi autonominatosi "Duce", si ma da barzelletta...Aveva ambizioni assolutamente folli, fuori stagione, fuori dalla storia, fuori dalla logica, assolutamente demenziali.E' stato il più micidiale antifascista esistito sulla piazza in quegli anni, ed ha trascinato nel disastro finale anche il 3° Reich. Non capirò mai il perché Hitler si fidasse di un cretino totale di tale risma.Lo capi' ma quando era troppo tardi.Addirittura Mussolini fu sempre ferocemente antinazista e lo tenne nascosto fino alla fine, flirtando sempre di nascosto con gli inglesi, che lo manovravano come una marionetta.Il suo apparire sulla scena politica europea è stata veramente una catastrofe storica di proporzioni immani, di cui noi tutti ne scontiamo tuttora le conseguenze col caos mondiale attuale.Fu un'autentica iattura, una maledizione per l'Europa, l'apparire di questo insulso, incapace, ridicolo,tragicomico pagliaccio.

ambrogio negri ha detto...

Pippo, la scheda valutativa su Mussolini farebbe invidia ad un reclutatore di personale esperto per la sua semplicità ma con alta validità. Però non bisogna trascurare che senza la corte di coadiutori criminali e la compiacenza di ampi settori dell'imprenditoria e della finanza il progetto sarebbe fallito. Il sostegno del popolo, invece, non è mai difficile da ottenere. Basta stuzzicarne abilmente la vanità e l'ego, creando contemporaneamente un nemico, chicchessia. In aggiunta si facciano sparire i dissidenti più scomodi, con ogni mezzo.

Hitler non era diverso da Mussolini, la differenza consisteva nei coadiutori, con maggior pelo sullo stomaco e un'attitudine alla disciplina più spiccata.

Poi ci sono i vari Franco, Stalin, Salazar e tanti altri via via fino ai giorni nostri senza soluzione di continuità. Quello che li accomuna tutti sono il finto "fare l'interesse del popolo" e la repressione, anche cruenta, di ogni dissenso.

Ancora oggi molti si auspicano l'instaurazione di regimi autoritari, che metterebbero tutto a posto, senza valutare, molto banalmente, che la possibilità che ora hanno di protestare, anche vivacemente, gli sarebbe preclusa. Forse si illudono che il sistema che ciascuno di loro si immagina gli concederebbe una speciale immunità, oppure pensano che, essendo loro dalla parte giusta, entrerebbero di diritto nell’empireo del condottiero e chi se ne frega degli altri, specialmente di chi non sarebbe pronto a manifestare in oceaniche adunate il giusto fideismo.

Cordiali saluti