lunedì 22 febbraio 2021

IL LIBERISMO MONDIALE CONTRO IL SOCIALISMO NAZIONALSOCIALISTA

Non ho mai capito l'opposizione tra comunismo da una parte e fascismo e nazionalsocialismo (nazismo) dall'altra essendo tutti e tre fondati su un'economia statalista. La vera opposizione sta tra liberismo e socialismo. La seconda guerra mondiale fu una guerra favorita dall'economia liberista supportata dalla finanza  americana diretta dal capitalismo ebraico contro la politica fascista e nazionalsocialista (nazista) che subordinava il capitalismo alla politica, mentre nel liberismo è la politica che soggiace agli interessi del capitalismo, soprattuto dell'economia finanziaria e non di quella reale. Ma allora come si spiega la guerra tra Germania socialista e Unione Sovietica comunista? Qui intervennero interessi economici derivanti dal fatto che la Germania nazista, costretta, come l'Italia fascista, ad una economia autarchica di fronte al boicottaggio economico promosso contro di essa, ebbe la necessità di acquisire fonti energetiche con l'acquisizione del petrolio del Caucaso. D'altronde il comunismo non era per la Germania un modello economico che potesse essere esportato in quanto generatore di povertà per la sua abolizione della proprietà privata nel sistema di produzione. Da qui il suo implodere su se stesso. 

Che piaccia o non piaccia oggi l'Unione Europea è espressione della dittatura dell'economia finanziaria che ha espropriato lo Stato della sua sovranità politica perché non esiste sovranità politica senza sovranità monetaria. Riporto sotto quanto scrissi nel mio libro Roba da sardi

Non possono esistere gli Stati uniti d’Europa, come se si trattasse degli Stati Uniti d’America, costruiti su un terreno storico vergine, perché non può esistere un’unica legislazione se non espropriando ciascuno Stato della sua, con il risultato di rendere soverchiante la potenza dello Stato più forte, lasciando quelli deboli senza difesa legislativa, come già osservò il filosofo Kant (Per la pace perpetua, 1795), il quale prevedeva per l’Europa, data anche la mescolanza di popoli e di lingue, una confederazione fondata su principi comuni e non una federazione di Stati con una legislazione comune, precisando che “le leggi, a misura che aumenta la mole del governo, perdono di forza e cadono da ultimo in preda all’anarchia”.

    Una federazione di Stati, secondo Kant, sarebbe una contraddizione perché vi sarebbe il rapporto di un superiore (il corpo legislativo) ad un inferiore (il popolo), che è possibile solo all’interno di uno Stato, non in una federazione di Stati, in cui un popolo subirebbe il diritto, e perciò il potere, derivante dagli Stati più forti, mentre perderebbe il suo proprio diritto. Inoltre “la fusione di tutti questi Stati per opera di una potenza che soverchi le altre” porterebbe ad “un dispotismo senz’anima a misura che aumenta la mole del governo”    

   In una democrazia liberale i destinatari del diritto debbono ritenersene anche gli autori, mentre la cosiddetta unità europea è soltanto una costruzione burocratica che si autoprogramma svuotando il principio di legittimazione che si fonda sulla volontà popolare di ogni Stato. 

Come Hitler salvò l'economia (qualche idea per oggi)- 1

Maurizio Blondet 28 Gennaio 2016 9 ... Salvo uno. Quando Hitler sale al potere, la Germania soffre di una crisi industriale paragonabile a quella americana, con ...

1 commento:

RIC ha detto...

Destra , sinistra , centro. Estrema destra estrema sinistra , parole vuote . Ma le piu' vuote ma altrettanto velenose sono quelle dei moderati , i centro di qui ed i centro di la , per finire a dare un giudizio pietoso sui radicali che affrontano nessun tema se non banalita'. Gentaglia tipo Pannella e la Bonino ( filo ebraici fin dalla nascita in modo ossessivo ) usciti dallo sfintere della societa" come degli ossiuri con a capo un Tenia.. Quando si parla di COMUNISMO , gli si deve anteporre come alternativa opposta il LIBERISMO, paravento dell' individualismo. Tutto il resto sono fandonie e pagliacciate , che vivono e sguazzano ambiguamente come parassiti nelle due uniche alternative sociali degne di di studio . Il fascismo e' un aggettivo , e' un metodo , un mezzo , che tutti i governi usano per i loro scopi , ma non e' un fine . E' solo un metodo, fortemente usato dalle democrazie che abilmente lo sanno indorare in vari modi , tipo referendum non consentiti ,(specie se importanti ) sondaggi fatti in studio..ecc... Il Comunismo affida allo stato e alla intera comunita' l'organizzazione interna ed economica della cittadinanza , mentre il capitalismo individuale e' spinto esclusivamente dalla ricerca spasmodica di guadagni ben oltre oltre i proprii bisogni come per gioco riservato a elite, quindi inevitabilmente pone i suoi fini davanti alla societa' collettiva. Al comunismo va perdonata una infelice infanzia agitata da "strani" personaggi che l' hanno utilizzata per ben altri scopi.Ma al Liberismo con esperienza millenaria, non riesco a perdonare il suo inevitabile periodico fallimento , da quale rinasce sui cadaveri delle guerre che si inventa, illudendo le nuove generazioni ignare del loro destino.
-----------------------
PS: da DAVID IRVING : " Hitler e la sua guerra.."
HITLER agli industriali che si lamentavano delle tasse portate al 40 % sui guadagni non reinvestiti in Germania , ,( e ridotte al 6% quelle degi operai ) , rispose che conveniva loro stare zitti.. poiche' se facevano affari dovevano ringraziare il popolo che glie lo permetteva..