mercoledì 17 febbraio 2021

QUESTO E' IL PEGGIORE DEI MONDI POSSIBILI

Contro tutta la tradizione che va da Platone a Leibniz che rispettivamente credevano che il Demiurgo fosse la somma divinità ordinatrice del mondo (Timeo) e che tra tutti i mondi possibili Dio non potesse non creare il migliore Voltaire in Candido o dell'ottimismo ebbe modo di ironizzare sull'ottimismo metafisico di Leibniz espresso nella Teodicea e scrisse a questo proposito un poema sul terremoto di Lisbona, che nel 1755 fece 50.000 morti. Schopenhauer (Il mondo come volontà e come rappresentazione, IV, 59) replicò che questo è il peggiore dei mondi possibili, a tal punto che, se fosse di poco peggiore, non potrebbe nemmeno esistere. Tutta la storia è costellata di vicende che dimostrano che la natura ha in sé una struttura in tutte le forme di vita che fanno pensare che essa sia stata ideata da una somma divinità malefica. Tutte le malattie che derivano dalla stessa origine della vita dimostrano che essa tende a conservare se stessa in tutti i mali. Si pensi al Covid-19. Nelle sue varianti dimostra che essa, quasi avesse un'intelligenza, tende a conservarsi nonostante tutti i vaccini. Ma si tratta di una intelligenza stupida perché uccidendo l'individuo che contagia uccide se stessa. Per questo ha bisogno di sopravvivere come specie e non come individuo contagiando altri individui. Più lo si combatte e più esso tende a variare per conservarsi come specie e contagiare un maggiore numero di individui. Ogni forma di vita tende NATURALMENTE a conservarsi. Da ciò si ricava anche il diritto naturale come diritto alla conservazione della vita. Il limite del diritto naturale come diritto all'auto-conservazione della vita di un animale ha come limite lo stesso diritto di un altro animale. Il predatore ha il diritto naturale di uccidere la sua preda per sopravvivere e la preda ha il diritto naturale di sfuggire al predatore. Hobbes e Spinoza errarono nell'affermare che il diritto naturale fosse il diritto della forza del più forte. La forza del predatore non è finalizzata all'uso della forza come fine a se stessa ma all'uso di essa per motivi di sopravvivenza. L'uomo ha sempre agito contro natura nelle guerre perché ha sempre finalizzato la sua forza per sopraffare il debole non per sopravvivere. In questo senso il giusnaturalista olandese Ugo Grozio (De jure belli ac pacis) giustificò la guerra difensiva e non quella offensiva. Tutte le pandemie di cui è costellata la storia umana derivano purtroppo da malattie dovute ad esseri viventi che tendono a sopravvivere espandendosi con il contagiare altre forme di vita. Così la peste fu porta dai topi infestati dalle pulci. Un mondo senza pulci (e così pure senza zanzare e tutti gli insetti o batteri portatori di malattie) sarebbe stato migliore. Ma tutte le forme di vita tendono a sopravvivere. La zanzara femmina ha il diritto naturale di succhiarmi il sangue per sopravvivere come specie ed io ho il diritto naturale di ucciderla per il diritto naturale opposto di difendere la mia vita. Così pure il maledetto Covid-19, anche se rigorosamente esso non è nemmeno una forma di vita essendo costituito da un RNA (con una sola elica), mentre le prime forme di vita si costituirono con i batteri, costituiti da DNA (con doppia elica). Si vede come ogni concezione antropocentrica (come quella delle religioni) sia del tutto antiscientifica. Di fronte ad una osservazione della costituzione della natura frana ogni religione.              

1 giu 2020 — SCHOPENHAUER: QUESTO E' IL PEGGIORE DEI MONDI POSSIBILI. Ricevo da Bailador.org l'articolo compreso in.

10 commenti:

marcorighi1979@gmail.com ha detto...

una legge universalmente valida è quella dell'entropia. il disordine tende sempre ad aumentare. si pensi all'ingegnere che dopo tanta fatica riesce a costruire una casa. quanto ci mette ? un anno, forse due. ebbene l'idiota che arriva dopo in un battibaleno la può demolire. basta che compri dell'esplosivo. e a lui bastano cinque minuti, il tempo di far detonare le cariche. questo per dire come è più facile distruggere piuttosto che costruire. gli orientali indicano due principi opposti nella natura, uno distruttore e l'altro costruttore. il principio distruttore ha più seguaci in quanto più facile da seguire. è questa la radice di ogni problema.

Mauro b. ha detto...

Pezzo colto, erudito, ben scritto ed argomentato. Non si può non concordare con l'autore, in larga parte. Anche il commento di marco righi 1979 è interessante. Forse un po'consolatorio.

Qualche decennio fa, in Australia scapparono, da un piccolo circo itinerante, due o tre cammelli. Trovarono un habitat favorevole e si riprodussero vertiginosamente. Adesso il cammello, o dromedario, popola le pianure centrali del continente australiano in numero sempre crescente, talche' le autorità locali sono costrette, periodicamente, a sfoltirli.....

Da qualche laboratorio sarà sfuggito anche l'uomo, eoni di tempo fa. Essere alieno, inadatto all'habitat chiamato terra. Ovvero creato per determinati scopi, risultati poi inutili, oppure non assolvibili dalla nuova "macchina".
Piano piano, come i cammelli, anzi i dromedari in Australia.....

Ergo l' uomo è un esperimento sbagliato, riprodotto in un numero eccessivo di esemplari. Le autorità proprietarie del terrario-acquario che ci ospita stanno correndo ai ripari, ci stanno sfoltendo. Hanno fatto una puttanata, come mettere i piranhas nella vasca dei pesci rossi.

Così sia detto, così sia scritto, così sia fatto. Alla faccia del Geova degli eserciti, della barba di Maometto, dell'ineffabile faccione del Gautama Buddha.

RIC ha detto...

marcorighi1979 : verissimo . Ma l' uomo che avrebbe l' intelligenza a sua disposizione si comporta peggio degli animali descritti dal Prof Melis.La natura si nutre di se stessa , ne e' riprova la foresta dell' Amazzonia dove non c'e' un ordine ma regna solo la legge del piu' forte . Gli alberi che si erigono a cercare la luce lo fanno a danno delle piante minori che li circondano , il terreno del sottosuolo che mai vede il sole e' improduttivo se non nei primi centimetri.Tutto si adatta alla necessita' di viver secondo una legge forse mai scritta. Gi animali carnivori alla stessa stregua degli erbivori usano la forza per nutrirsi a danno di altre specie. A nutrimento compiuto smettono di essere aggressivi , hanno soddisfatto un bisogno elementare. Diversamente l' uomo si appropria di beni superiori all sua necessita', Non lo fa' per un bisogno naturale . Generalmente e' spinto dalla voglia di accumulare dei beni solo per impedire ad altri di possederne una parte.E questo e' l'origine del mali che lei ha citato , specie in una societa' liberista che premia l' arrivismo senza motivo ma solo fine a se stesso .

Pietro Melis ha detto...

A RIC
Non capisco questa frase: "Gi animali carnivori alla stessa stregua degli erbivori usano la forza per nutrirsi a danno di altre specie". Su che cosa gli erbivori userebbero la loro forza? Sulle erbe e sulle piante?
P. S. Debbo spesso rimarcare che "fa" si scrive sempre senza accento. Sia che si tratti del verbo fare sia che si tratti di avverbio di tempo (esempio: tempo fa). Si deve usare l'accento solo nel caso in cui si tratti della seconda persona singolare dell'imperativo. Ma più che accento si tratta di troncamento di fai. Infatti il falso accento in tal caso non va sulla a di fa ma a destra. Esempio: "fa' questo". Ma sarebbe giusto dire anche "fai questo".

RIC ha detto...

Prof. Melis .. intendo dire che sia il carnivoro sia l' erbivoro utilizzano la loro superiorita' per nutrirsi di elementi che oppongono poca resistenza . Se l' erba " fosse riluttante ad essere brucata e cercasse di difendersi la capretta dovrebbe essere piu' aggressiva . Ma questo secondo me assolve tutti e due dalla violenza piu' o meno evidente per nutrirsi dal momento che entrambi sono al mondo non per libera scelta ma per casi fortuiti . Questo ritengo che sia intrinseco nella natura.Ma anche le piante hanno un anima pensante... Vidi tempo fa un documentario dove delle alci si nutrivano di fogliame abbondante da numerosi alberi.. quattto o cinque brucate e passavano all albero successivo. Il documentario spiegava la scelta delle alci dicendo che l' albero si difendeva emettendo sostanze nel fogliame sgradite alle alci.Ma subito dopo le alci scartavano la pianta successiva poiche' anche senza essere stata brucata non era gradita e passavano alla terza. Il documentario spiego' che le piante sanno parlare un loro linguaggio , e che si mettevano al corrente del pericolo e la pianda non brucata emetteva le stesse sostanze.. La natura ' cosi talmente sconosciuta all' uomo che non meriterebbe di vivere sulla terra.Sul fa , mi perdoni sono regole che dal 1960( scuole medie ) ho dimenticato di metterle in cima alla lista delle mie ambizioni non per menefreghismo, ma perche' la vita mi ha portato a dover porre attenzioni ad altri campi .Come gia' avevo detto ci tengo molto ad essere elegante nello scrivere..ma non si riesce smpre a tutto. Mi fa picere in ogni caso che me lo ricordi.

Pietro Melis ha detto...

Caro RIC, non esageriamo. Già Aristotele distingueva tra anima razionale, anima sensitiva e anima vegetativa. Dunque le piante non dovrebbero avere sensibilità. Ma a parte ciò, forse anche i fili d'erba avrebbero sensibilità? Forse hanno sensibilità anche le piante carnivore che con le loro foglie chiudono gli sprovveduti insetti nutrendosi di essi? Per quanto riguarda l'accento non capisco perché scriva perche' invece di perché e gia' invece di già.

RIC ha detto...

prof. era mia premura evidenziare che sia la capra sia la iena per nutrirsi esercitano due aggressivita' diverse dettate dalla circostanza. Ma ambedue si limitano al fatto in se , dove la violenza gratuita e fine a se stessa non ha spazio morale. Diversamene dal uomo che infligge torture specie negli allevamenti intensivi non necessari , per non parlare dei macelli dove gli animali in fila attendono consciamente alla loro fine.
Sulla non sensibilita' delle piante ho sempre dei dubbi , certamente non suggeriti dalla scienza, ma da osservazioni del mondo subacqueo , dove sovente la vita animale e quella vegetale sovente presenta dei confini molto nebulosi..
Grazie per correzioni grammaticali, ma non dubiti ...conmmettero' ancora molti errori |

Pietro Melis ha detto...

Grazie delle sue osservazioni. Ma che cosa le costa scrivere commetterò invece di commettero'? Errore di battitura penso sia invece l'aver scritto "dal uomo" invece che dall'uomo.

ambrogio negri ha detto...

Tutto sommato non si possono liquidare tout-court le riflessioni di RIC. Se ci spingiamo fino in fondo, tutto ciò che è presente nell’universo è costruito con gli stessi semplici componenti elementari: protoni, neutroni ed elettroni. Combinati e ricombinati in milioni e milioni di aggregazioni producono ogni cosa. Su questa base si potrebbe affermare che un sasso ed un elefante siano, al limite estremo, la stessa cosa. Pure si potrebbe dire che quando un uomo beve un sorso d’acqua o mangia una mela si stia verificando un episodio di cannibalismo.
In quanto a “Ma che cosa le costa scrivere commetterò invece di commettero'?”, se rileggesse con più attenzione i commenti di RIC scoprirebbe che usa sempre l’apostrofo anziché l’accento. Forse è un vezzo oppure ha una tastiera senza le vocali accentate oppure?
Cordiali saluti

Giancarlo MATTA ha detto...

"il peggiore dei mondi possibili" =
non sono in grado di giudicare tale affermazione, ma UNA cosa è certa :
se questo mondo fosse stato l'opera volontaria di un qualsifosse "dio", ebbene : questo "dio" non poteva essere a un tempo infinitamente buono ed infinitamente potente, siccome, se era infinitamente buono NON era infinitamente potente;
se era infinitamente potente NON era infinitamente buono.
E con tale ragionamento la pretesa di certe religioni di voler credere a un "dio" infinitamente-buono-ed-infinitamente-potente è definitivamente, indiscutibilmente liquidata.