Come mai le industrie farmaceutiche italiane non sono state capaci di produrre un vaccino contro il Covid? Questo è un esempio di come funziona la democrazia in Italia, dove la politica è soggetta all'economia. Uno stato dispotico (non dico dittatoriale) avrebbe avuto il potere di costringere le case farmaceutiche a non aspettare che il capitalismo privato straniero producesse una serie di vaccini per speculare sulla pandemia. Uno Stato che avesse le sue industrie non soggette alla speculazione privata, e perciò anche un'industria farmaceutica in concorrenza con quella privata, si sarebbe sottratta al diritto di proprietà delle case farmaceutiche private. Mi viene in mente che cosa fece il fascismo per contrastare le banche private. Costituì la Banca Nazionale del Lavoro (BLN) con interessi bassi in modo da finanziare anche le opere pubbliche. La scellerata politica di privatizzazione di tutta l'economia (con la politica antitaliana dei vari Ciampi, Prodi, Draghi, da portare di fronte al tribunale della storia per avere svenduto l'Italia agli interessi economici dell'industria privata anche con la rinuncia alla sovranità monetaria) è la causa maggiore della mancata produzione italiana di un vaccino. In mancanza di un'industria farmaceutica statale gli ultimi governi avrebbero dovuto promuovere una competizione tra le maggiori industrie farmaceutiche perché producessero un vaccino nel minore tempo possibile, premiando ancor di più quella che per prima fosse arrivata alla produzione del vaccino. In questo modo si sarebbe avuto un vaccino che, comprato dallo Stato dalle industrie farmaceutiche private, sarebbe stato distribuito gratuitamente in tempi brevi. Invece di buttare miliardi promuovendo la costruzione di manopattini elettrici, di banchi con le ruote e di altre scempiaggini.
venerdì 26 febbraio 2021
UN RITARDO DI UN ANNO PER ESSERE SCHIAVI DEI VACCINI STRANIERI
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