venerdì 6 novembre 2015

MA LA COLPA E' DEI SARDI CHE SI RISPECCHIANO NEL COVO DEI PARASSITI INCOMPETENTI DEL CONSIGLIO REGIONALE


Caro Andrea Chessa, giusto ciò che dici circa la pazzia di sostituire i sardi con gli invasori dall'Africa e dall'Asia, per di più quasi tutti islamici, cioè subanimali. Ma i sardi disoccupati o con pensioni da fame dovrebbero ribellarsi e pretendere quei 37 euro che si dice costino ogni giorno questi invasori. Che assaltino quel covo di parassiti del Consiglio regionale e pretandano la stessa assistenza economica. E ciò vale per tutta l'Italia di questo sgoverno con a capo un malato di autismo da ricoverare in clinica psichiatrica, come ho scritto altre volte. "Ogni popolo ha il governo che si merita" (Aristotele, Politica, VIII).    

    CAMERATESCA-MENTE

    chessaandrea.blogspot.com/
È la nuova moda dei cretini, specialmente quelli di sinistra, e oramai, purtroppo, la sperimentiamo ogni giorno sulla nostra pelle: quella di privilegiare orde di stranieri e di parassiti che con la fuga dalle guerre hanno ben poco a che fare, a scapito degli italiani.

In Sardegna, la moda dell’ultima stronzata – perché, perdonatemi, in altro modo non si può assolutamente definire – l’ha lanciata alla fine del mese scorso il Presidente del Consiglio Regionale sardo, Gianfranco Ganau: “La Sardegna è una Regione scarsamente popolata e che tra 30 anni perderà ulteriormente quasi mezzo milione di abitanti. I migranti potrebbero costituire una valida risorsa per combattere lo spopolamento e per creare una società multietnica e multi religiosa”.

Ma si sa, le disgrazie non vengono mai da sole, specialmente se un intero esercito di malati di mente governa il Consiglio regionale e scrive anche sui giornali, come quell’altro stronzetto di sinistra radical chic, tal Beppe Severgnini, che dal suo attico di New York dispensa scoregge che gli escono dai denti e che ci vengono spacciate per pillole di altissima saggezza ed erudizione: il Severgnini pensa che, visto che la Sardegna ha una alta percentuale di terreni incolti, sia il caso di assegnargli agli immigrati, che così potranno lavorarla.

Assistiamo quotidianamente al razzismo all’incontrario che i nostri stessi governanti attuano contro gli italiani per favorire un esercito di clandestini, di irregolari e di parassiti, a scapito della nostra economia, del nostro Stato sociale, della nostra stessa unità culturale (ammesso che tra questa pletora di imbecilli ci sia ancora qualche cosa da difendere, di culturale). Ora, in particolare, dobbiamo pure sorbirci luridi massoni e stronzetti radical chic che dalle loro ville e dai loro attici a New York scambiano la Sardegna per una enorme terra di conquista dove stipare orde di immigrati, completamente disinteressati ai bisogni ed alla sorte del popolo sardo. 

In un Paese normale avremmo una classe politica seria e più attenta ai bisogni dei propri cittadini che non a raccattare l’applauso di qualche miserabile con la tessera del PD. 

Andate a dire che volete ripopolare la Sardegna con gli immigrati a tutte quelle persone, giovani specialmente, che ogni anno sono costrette ad emigrare via dalla propria terra, per cercare di sfuggire alla piaga della disoccupazione e della povertà che affligge la Sardegna. Andatelo a dire a tutti i poveri, i disoccupati, coloro che cercano disperatamente un lavoro e sono quotidianamente tartassati ed umiliati da uno Stato che spreme come dei limoni i propri cittadini per tutelare masse di criminali e di parassiti che hanno eletto l’Italia a propria terra di conquista. Andatelo a dire a tutti coloro che vorrebbero lavorarla, la terra sarda, ma che non possono perché non hanno i soldi per accedere ad un finanziamento bancario. Andatelo a dire agli abitanti del Sulcis, la regione più povera di tutta Italia. Andatelo a dire ai manifestanti che ieri, nel Sulcis, sono stati massacrati dalla Polizia in difesa della più grande esercitazione militare degli ultimi anni, la “Trident Juncture”, una di quelle esercitazioni che ogni estate fanno scappare i turisti terrorizzati dalle splendide spiagge sarde di Porto Pino e dintorni, perché sembra di stare dentro un bombardamento. 

Scendete dal vostro attico a New York o dal vostro ufficio in Regione, e andateglielo a dire in faccia. Miserabili bastardi…

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Totalmente d'accordo con lei. Stiamo riempiendo l'Italia dei peggio fetenti, parassiti, criminali, approfittatori, beduini di merda e non solo. Stiamo aprendo le porte alla più schifosa feccia dell'umanità per far arricchire le più viscide cooperative cattocomuniste ed i più squallidi omuncoli italiani traditori vigliacchi di questo paese. I politici mafiosi e i sinistri uomini di merda che popolano queste terre si permettono di fare i finocchi col culo del popolo italiano. Speriamo che muoiano tutti: maledetti bastardi!.
Solo Putin e la Russia ci possono salvare. Purtroppo pensare che gli italiani abbiano uno scatto d'orgoglio e mettano fine a questo scempio è pura utopia, pertanto dobbiamo sperare nello zar russo e nella santa madre Russia, solo da lì può arrivare la nostra salvezza.
Maledetti siano in eterno i nostri politici (in particolare quelli del PD), e maledetti tutti i loro ruffiani e servi leccaculi che appestano il suolo italico. Maledetti anche tutti i fottuti immigrati che ci invadono e ci distruggono rovinando per sempre il più bel paese del mondo. Che brucino all'inferno per l'eternità tutti questi schifosi sudici fetenti che hanno fatto dell'Italia una terra di conquista per i più infimi soggetti provenienti da ogni fottuto angolo della terra.
W Putin!!! Possa guidarci verso il riscatto e verso la vittoria!!!

Pietro Melis ha detto...

Sono in ritardo da giugno nella consegna all'editore del mio libro ROBA DA SARDI. VE LA DO IO LA SARDEGNA. Propongo (utopicamente) l'indipendenza della Sardegna mandando affanculo l'Italia. Ma questo è possibile nel sogno che faccio e che descrivo. Salvo solo una minoranza di sardi capaci di porre fine all'assistenzialismo con una alleanza politica e militare della Sardegna con la Russia, oggi unico baluardo contro uno schifo di Europa meticciata. La Sardegna, cacciando via gli invasori, appropriandosi senza indennizzo delle maggiori imprese turistiche che hanno investito altrove i loro profitti, diverrebbe la regione più ricca d'Europa dato il rapporto ottimale tra superficie e popolazione. Sbattere fuori tutti gli islamici, tutti i negri, favorire l'immigrazione di cervelli nell'economia e nella finanza per insegnare ai sardi come si coltiva la terra e come si investono i capitali, e appropriarsi anche della Costa Smeralda togliendola al Qatar finanziatore occulto dei tagliagole dell'Isis. Ma mi attirerò l'antipatia di quasi tutti i sardi perché ancora vittimisti mentre la storia (espongo la Storia di Sardegna e la Storia della Sardegna moderna di Giuseppe Manno)dimostra che i sardi nelle loro divisioni sono vittime di se stessi e si sono sempre odiati fra loro. Il Manno dice che la pastorizia è stata la maggiore disgrazia del cielo sardo. Lotte tra un Giudicato e gli altri. Sardi che dentro l'esercito aragonese di Martino il giovane combatterono contro il Giudicato d'Arborea, che, ultimo Giudicato indipendente, era riuscito ad unificare quasi tutta la Sardegna cacciandone gli invasori. Così furono gli stessi sardi a favorire l'occupazione aragonese causando la scomparsa del Giudicato d'Arborea dopo la battaglia di Sanluri del 1409, in cui morirono 5000 sardi. Nel '700 vi furono le lotte intestine tra il partito di Pitzolo e quello di Angioy filofrancese che fece uccidere il moderato Pitzolo filopiemontese. Ancora oggi vi sono odi intestini e invidie tra i sardi. Se uno migliora invece di imitarlo gli mettono una bomba.

Pietro Melis ha detto...

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