mercoledì 11 novembre 2015

UN VOMITEVOLE VIGLIACCO CHE BRUCIA LA BIBBIA

Davanti ad una massa di ebeti decerebrati un tale di cui ignoravo persino l'esistenza, giacché io mi nutro di musica vera e non di urla sonore che rovinano le orecchie, ha bruciato una copia della Bibbia. Con quale scopo non si capisce. Infatti è inutile cercare uno scopo nel cervello di un decerebrato. Dovrebbe essere proibito a simili individui di esibirsi in pubblico favorendo riunioni di fanatici con il cervello malato che non conoscono la musica e sono dei subanimali. Non sto qui a difendere la Bibbia, che è per me un libro pieno di racconti inventati di stragi nell'Antico Testamento, partorito dagli antichi ebrei con l'unico scopo di dimostrare che la Palestina era stata assegnata dal sanguinario Jahweh al popolo ebraico, il popolo eletto. Non sto qui a difendere i racconti inventati dei Vangeli. Se il pensiero di molti filosofi greci (Pitagora, Parmenide, Platone, Plutarco, Plotino, Porfirio, Proclo, i sette P) fosse prevalso sul cristianesimo la storia sarebbe stata migliore. Ciò non toglie che il bruciare la Bibbia sia stato un atto di schifosa vigliaccheria. Costui ha approfittato del fatto che l'Occidente è ormai corrotto dal relativismo della società multiculturale e multirazziale. Costui non si sarebbe mai sognato di bruciare una  copia del Corano, perché, da grannde vigliacco, sa che avrebbe dovuto trascorrere nascosto il resto della sua vitaccia e sarebbe stato costretto a porre fine alle sue luride manifestazioni pseudo musicali. Questo vigliacco ringrazi il cristianesimo d'oggi, che non preseguita più alcuno. Ma un bel rogo del suo corpo al posto di quello della Bibbia sarebbe stato degno di questo individuo, la cui esistenza vale meno di qualsiasi animale essendo un subanimale. L'eteo Benedetto Croce riconobbe che, nonostante tutto ciò che di male si possa dire del cristianesimo, le radici storiche europee  sono cristiane, anche per avere distinto la religione dallo Stato (date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio), anche se la storia della Chiesa cattolica fu antievangelica con il suo potere temporale e la pretesa dei papi di avere una supremazia divina sui re e sugli imperatori del Sacro Romano Impero, che terminò con Napoleone. Croce avrebbe dovuto presisare che le radici europee sono greco-romano-cristiane. Ho scritto e spiegato altrove perché solo nell'Europa cristiana potesse avvenire la rivoluzione scientifica. Fu infatti il cristianesimo, soprattutto tramite la trinità, a traghettare il sapere greco, scientifico e filosofico, in tutta l'Europa. A parte tutte le grandi opere d'arte, architettoniche (comprese le monumentali chiese gotiche e barocche), scultoree e pittoriche, che in Europa ebbero come prima ispirazione il cristianesimo.   

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Bruno Giurato
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