sabato 21 settembre 2019

GRETA E IL GRETINISMO MONDIALISTICO

Distinguo Greta Thunberg dai Gretini. Chi non sarebbe d'accordo con la salvaguardia dell'ambiente? Ma quale soluzione propone la Greta? E' andata negli Stati Uniti in barca a vela. Per attraversare l'oceano dovrebbero andare tutti i barca a vela? Ma sa la Greta che quella barca a vela è fatta di vetroresina, cioè di plastica ricavata dal petrolio con aggiunta di vetro? Vuole abolire le navi e gli aerei? Non l'ha mai detto. Non ha mai voluto dire che la causa prima dell'inquinamento della Terra è la sovrappopolazione sulla Terra. Perché più aumenta la popolazione terrestre e maggiore è il consumo di carbone, di petrolio, di carne e di prodotti animali. Greta ha considerato solo le conseguenze prescindendo dalla causa prima. All'inizio del XX secolo la popolazione umana era di un miliardo e mezzo. Ora si stanno superando i 7 miliardi, e così si prevede che nel 2050 (di cui me ne frego perché non ci sarò più) la popolazione arriverebbe a 10 miliardi. All'inizio del XX secolo l'uso  del carbone e del petrolio non era causa dell'inquinamento terrestre perché doveva soddisfare una popolazione ancora limitata. Quando il maggiore consumo di elettricità dovuto all'aumento della popolazione ha comportato un progressivo aumento dell'uso del carbone e del petrolio è esploso il problema dell'inquinamento delle terre e dei mari perché sono saltati i limiti dello sviluppo come già negli anni '70 era stato previsto dagli studi del Club  di Roma. E' giusto promuovere la diffusione di auto elettriche. Ma o Gretini! Questo serve solo ad evitare la maggiore presenza di CO2 nelle città. Ma per produrre un maggiore numero di auto elettriche è necessaria una maggiore produzione di energia elettrica. E siamo da capo giacché è necessaria una maggiore quantità di petrolio e di carbone (se si prescinde dalle poche centrali nucleari e idroelettriche). L'energia eolica non è sufficiente a sostituire l'energia prodotta ancora con carbone e petrolio. Questo lo possono pensare solo i Gretini. I quali ignorano, o fanno finta di ignorare, quanto Greta ha affermato: “Nessuno di noi agisce davvero come se fossimo nel pieno di una crisi. Persino la maggior parte dei climatologi e dei politici impegnati sul fronte ambientale, svolazzano in aereo e continuano a mangiare carne e latticini”. Prescindiamo dalla Gretinata che dovrebbe portare alla assurda rinuncia alle navi e agli aerei. Insostituibili. Perché questa ragazzina non ha detto chiaramente ai politici - facendo nomi e cognomi, come quello di Trump e del criminale Bolsonaro in Brasile, del presidente della Cina, non escludendo questo carnivoro papa rimproverandogli in faccia nel suo incontro in Vaticano il suo silenzio sulle sofferenze degli animali negli allevamenti intensivi - e ai suoi apparenti ed ignoranti seguaci che la causa prima dei mutamenti ambientali è l'aumento della popolazione umana da cui consegue l'aumento del consumo del petrolio, del carbone, della carne e dei prodotti animali che sono tutte conseguenze collegate insieme come conseguenze della causa prima dell'inquinamento terrestre che è la sovrappopolazione umana? Perché non ha preso le distanze dai suoi falsi seguaci che mangiano carne e prodotti animali? Perché non ha preso posizione contro la caccia? Perché non ha fornito i numeri che riguardano quanti kg di vegetali sono necessari per avere un kg di carne?             
Per soddisfare l'aumento del fabbisogno alimentare oggi il 70% della terra coltivabile è destinato alla nutrizione degli animali degli allevamenti intensivi, che sono una delle cause maggiori dell'inquinamento per emissione di ammoniaca e di CO2.
Chi mangia carne consuma mediamente al giorno 15.000 litri d’acqua, mentre per coltivare un chilo di grano, per esempio, bastano 1.790 litri al giorno. Questo significa che per produrre una bistecca servono l’equivalente di 50 vasche da bagno piene d’acqua, una risorsa vitale per la nostra esistenza e che stiamo completamente gettando via con uno stile di vita e di consumi insostenibile. Tutto questo la Greta avrebbe dovuto dire a quell'impostore di papa, che invece lei, priva di coraggio ringraziò, pur sapendo del suo assoluto silenzio sulla questione animalistica, ricordandogli che egli da bambino aspirava a fare il macellaio. Un incontro tra un grande impostore ed una ragazzina ignava e codarda di fronte ai potenti. 

Di tutto questo i seguaci della Greta tacciono. Non dicono mai che la rivoluzione ambientale deve partire da una rivoluzione demografica come premessa di una rivoluzione alimentare perché la Terra non è più in condizioni di rispettare i ritmi biologici (con assorbimento da parte delle piante del CO2 e produzione di ossigeno) a causa della sovrappopolazione della Terra. A ciò si aggiunga l'ideologia mondialistica dei Gretini che abbracciano la concezione di società multiculturali e multirazziali. Per essi non esiste la situazione africana che vede oggi l'Africa esplodere demograficamente con l'attuale popolazione di un miliardo e mezzo, che è quattro volte la popolazione di tutta l'Europa. Così tacciono del pericolo che l'Europa venga africanizzata con continui sbarchi di invasori. Perché questi falsi profughi e falsi naufraghi vogliono venire in Europa pagando gli scafisti? Un biglietto d'aereo costa meno di quanto pagano agli scafisti (come minimo 1500 dollari). Perché per prendere un aereo o una nave regolare debbono presentare dei documenti facendosi così riconoscere. Danno l'assalto all'Europa imbelle tramite l'Italia venendo volontariamente senza documenti per inventarsi poi l'età e i Paesi di provenieza e pretendere poi il diritto d'asilo. Questo è lo sporco  gioco che fanno per pretendere di essere poi mantenuti aumentando il dissesto sociale e diffondendo in Europa anche la peste islamica. 
Invece di buttare miliardi in Italia per mantenere questi disonesti invasori fancazzisti conviene comprare con le stesse somme il governo di Tunisi e quello fatiscente di Tripoli (visto che si è arenata l'avanzata di Haftar non sostenuta militarmente dall'Europa) perché si impegnino a controllare le loro coste impedendo ulteriori partenze di gommoni e barchini.  Ma soluzione migliore sarebbe che venisse fatto uno sbarramento di fronte alle coste da cui partono questi invasori. Come da sempe va richiedendo Giorgia Meloni. Ma questa Europa di merda se ne frega e scarica tutto su questo governo di merda italiano. 
Ha ragione Orban in Ungheria nel dire che ogni Stato ha il diritto di difendere i suoi confini. Ma oggi l'Italia (di male in peggio) ha un ragazzino ministro degli esteri ex venditore di bibite allo stadio S.Paolo di Napoli capace solo di rimproverare Orban di non prendersi anche lui una quota di invasori. A questo idiota da cui dipende la politica estera italiana Orban ha saggiamente risposto: siamo disposti ad aiutarvi economicamente per rispedirli fuori dell'Italia. Un'Unione Eropea che minaccia gli Stati del Videgrand di sanzioni economiche se non si prendono una quota di invasori. Siamo alla follia che incoraggia ancor di più l'africanizzazione dell'Europa. La soluzione esiste ed è solo politica. Perché questi invasori non aspirano ad andare nel vasto territorio della Russia? Perché lì vi un uomo con i controcoglioni: Putin.                                   

Non è solo questione di fedina penale sporca: c'è dell'altro!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Stimatissimo professor Melis,

Vi è un ulteriore e gravissimo fattore che non andrebbe ignorato in alcun modo: il consumismo tipico di questo periodo, all'insegna del turbocapitalismo più irresponsabile ed ecologicamente più egoistico. Tale consumismo, per ovvi motivi, è parecchio più presente nei paesi a capitalismo avanzato che nei Paesi del terzo mondo, ossia quelli in piena esplosione demografica.
Dunque, pure gli occidentali, assieme ai cinesi, debbono assumersi le loro pesanti ed innegabili responsabilità in materia di stravolgimenti climatici ed ecologici. La questione demografica non è certo l'unico male che attanaglia il pianeta, anche se, molto probabilmente, è il male più invasivo e molesto. Gli pseudoecologisti che riducono il tutto al fatto demografico, sovente sono i medesimi che nulla hanno da ridire sulla incosciente opulenza dei paesi industrializzati.
Così come la collega Greta, anch'io penso che viaggiare in aereo ed in crociera debba essere l'eccezione, e non la norma. Io neppure possiedo una automobile, e me ne faccio vanto. L'aereo è il mezzo più inquinante, ed è anche un mezzo di cui si abusa con disarmante frequenza. Conseguentemente, occorre puntare su ferrovie e bus elettrici. Inoltre, puntare su una economia il più possibile localista.

Pietro Melis ha detto...

La Greta parlando all'ONU ha evitato di rivolgersi alla Cina che è lo Stato che fa il maggiore uso di carbone. Aggiungerò nell'articolo il riferimento alla Cina. E può essere trascurata l'India con una popolazione che sta superando quella cinese? Si parla spesso di scie chimiche ma come può essere sostituito l'aereo per lunghi percorsi e nel caso, che è il mio, di chi deve attraversare il mare Tirreno per andare dalla Sardegna nella penisola? I sardi dicono che vanno in Continente. E poi consuma più carburante una nave che impiega circa otto ore per andare da Cagliari a Civitavecchia (luogo di approdo per andare a Roma)o un aereo che impiega 40 minuti da Cagliari a Fiumicino? Torniamo alla causa principale: la sovrappolazione. Perché non ci sarebbero tante navi e tanti aerei se la popolazione fosse almeno la metà. Proprio stasera Odifreddi nella trasmissione "Stasera Italia" (Retequattro) ha riconosciuto che è la sovrappopolazione la causa maggiore dell'inquinamento che tra le conseguenze, aggiungo io, ha gli allevamenti intensivi e la maggiore produzione cibo industriale. Io sono per l'abolizione delle navi da crociera che servono solo ad alimentare l'industria turistica. Viaggi non necessari.

Giancarlo MATTA ha detto...

Da comprendere rimane come possa una sciacquetta minorenne essere ammessa sul pulpito della "ONU" a blaterare sull'universo mondo. Delle due l'una = chi si somiglia si piglia, ovvero la "ONU" e la sciacquetta minorenne sono oramai le due facce della stessa medaglia arrugginita.
Affabulatori di ciance inutili e non di rado disoneste.
Si abbandonino entrambi al loro destino verso il nulla.
Rispettosi saluti, Professor Melis. Giancarlo Matta