mercoledì 11 settembre 2019

SCIOGLIMENTO DEL PARLAMENTO. LUIGI EINAUDI E COSTANTINO MORTATI

Questo parlamento doveva essere sciolto ma non per i motivi esposti da Luigi Einaudi e da Costantino Mortati (giurista e componente della Costituente). Mortati «Risponde all'onorevole Einaudi che vi sono due forme di instabilità. Una è quella alla quale Einaudi ha accennato, che deriva dal mutamento dello spirito pubblico e dalla modificazione della situazione politica del Paese". In tale caso si giustificava per tutti e due lo scioglimento del parlamento. Ma come si verifica lo spirito pubblico del Paese e in che cosa consiste la modificazione politica del Paese? In tutti e due i casi occorrerebbero le elezioni anticipate, che diventerebbero illogicamente il mezzo della verifica dello "spirito pubblico", mentre, al contrario dovrebbero essere la conseguenza del mutamento dello spirito pubblico, che non può essere verificato diversamente dalle elezioni. Qui si scambia la causa con l'effetto. Dunque impropriamente oggi i fautori (pur giusti ) dello scioglimento dell'attuale parlamento non ci si può riferire ai motivi esposti  da Einaudi e da Mortati. Ed è veramente stupefacente che questi due illustri individui non l'abbiano capito.  Mortati, forse avendo capito l'esistenza di tale illogicità cercò poi di porre rimedio con un libro intitolato Istituzioni di diritto pubblico (Cedam 1958). In esso scrive: «Sembra più consono all'indole di governo parlamentare considerare la presunzione di concordanza fra corpo elettorale e parlamentare (...) non assoluta, ma relativa, subordinata cioè alla possibilità di un accertamento in ogni momento della sua reale fondatezza. E poiché ciò è ottenibile attraverso la consultazione del corpo elettorale, da effettuare con lo scioglimento anticipato delle camere o con il referendum, occorre affidare ad un organo indipendente dal Parlamento un compito siffatto, diretto alla constatazione di eventuali disarmonie fra corpo elettorale e Parlamento».
In sostanza Mortati credeva di poter risolvere la discordanza tra la volontà popolare (mutante come oggi mutano i sondaggi da un giorno all'altro) istituendo un referendum da affidare ad un organo indipendente dal parlamento. 
Ma la questione appare del tutto mal posta. Se si accedesse alla soluzione di Mortati bisognerebbe indire un referendum almeno ogni  anno per stabilire se vi sia una disarmonia tra corpo elettorale e parlamento. Assurdo. Come si vede, anche un illustre costituzionalista (ma come lui tanti altri che scrissero una Costituzione scriteriata in vari articoli) non si rese conto che alla disarmonia tra corpo elettorale  e parlamento doveva essere sostituita la disarmonia tra programmi politici esistente tra partiti costituenti la maggioranza. E questa disarmonia non ha di certo bisogno di referendum. Come la disarmonia prima tra Lega-5S e poi tra PD e 5S.  Un presidente della Repubblica imparziale e non complice di una parte politica come è l'abusivo del Quirinale Mattarella si sarebbe dovuto accorgere di ciò. Non l'ha fatto perché era egli stesso  interessato a vedere fallire il governo Lega-5S, avendo interesse a sostituirlo, lui individuo della sinistra euroschiava, con un governo prono alla schiavitù politica ed economica dell'UE, causa della sua stessa recessione economica essendo una costruzione del tutto artificiale e destinata prima o dopo a fallire, come è dimostrato dal fatto che anche la Germania è in stato di recessione economica.      
Pertanto non si usi il pensiero di Mortati per giustificre, come fa anche Nicola Porro, per giustificare le elezioni anticipate. Diversi sono gli argomenti per giustificarle. Parlare di difesa del sentimento del popolo non ha senso se questo sentimento non può essere verificato se non con le stesse elezioni, non potendo di certo valere i sondaggi.
30 ago 2019 - ... di percorrere la via dello scioglimento laddove si ravvisi un contrasto tra le Camere e l'opinione pubblica. Dottrina autorevole (Mortati, Galizia ...
23 ago 2019 - In particolare dice Mortati, il Presidente della Repubblica dovrebbe ... da effettuare con lo scioglimento anticipato delle camere o con il ...
Nel sottostante articolo si spiega che, venendo a crearsi una evidente disarmonia tra parlamento e volontà popolare per mancanza di omogeneità di programma tra diversi partiti nonostante formino un maggioranza numerica, nell'impossibilità di ricorrerre ad un referendum dovrebbe essere il presidente della Repubblica a capire la necessità di elezioni anticipate. Ma certamente non le si poteva aspettare da un disonesto quale è il Mattarella. Occorre che il presidente della Repubblica non sia più scelto dai partiti ma direttamente dal popolo, riducendo il suo mandatoa 5 anni, e senza che per questo si instauri una Repubblica presidenziale.

7 giorni fa - il potere di scioglimento delle Camere [è] uno strumento ... Anche Costantino Mortati, il più eminente costituzionalista del XX secolo, non lascia ...    

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