lunedì 4 gennaio 2021

LA VERA STORIA DEL BUDDHA. MANGIAVA CARNE?

Ricevo dal mio corrispondente in Ighilterra Paolo Ricci (Bailador.org)

http://bailador.org/blog/wp-content/uploads/2021/01/25-Bailador.-La-scommessa-.pdf 

LO SCISMA FALLITO DI DEVADATTA. OVVERO: IL BUDDHA MANGIAVA CARNE? 

Devadatta, il cugino di Buddha, è come l’Acher che vide due Dei e divenne l'eretico del giudaismo rabbinico. L'Acher divenne diteista e da allora, come Spinoza più tardi, non lo fecero più vivere. Lo fecero nero. A Devadatta capitò ò il Buddha su una serie di cose ma quello che colpisce fu la sua rivolta per l’interpretazione dell’Illuminato verso il mangiar carne. Il Buddha malgrado il rispetto verso gli esseri senzienti -annunciato ai quattro venti -non imponeva il vegetarianismo. Diceva che si potevano mangiare animali purché non si uccidessero direttamente o appositamente. Se si ammazzava un animale per mangiarlo era un comportamento che produceva conseguenze karmiche di estrema gravità . Ma se qualcuno metteva nella ciotola monacale del riso con dei pezzi di carne non poteva essere rifiutata. Poi magari non si mangiava. Buddha diceva che non bisogna mangiare carne se si sospetta che un animale è stato ucciso per sfamarti e invitava i suoi monaci ad accettare carne e pesce senzadiscriminazione.Diceva che mangiar carne è karmicamente neutrale, ma considerava il mercato della carne e del pesce come un lavoro da evitare a ogni costo. Diceva che certa carne non poteva essere mangiata . Non si poteva mangiare carne umana e neanche quella di cane, elefante, leone, tigre, leopardo e iena. Contro queste sue prescrizioni insorsero i Jainisti. Quando il generale Siha fece uccidere un vitello per dar da mangiare al Buddha e ai suoi seguaci, ci fu una rivolta. I Jainisti gridarono: “Un animale grasso è stata ucciso dal generale Siha per Gotama , e Gotama mangia quella carne sapendo che l’animale è stato abbattuto per lui.”Devadatta era vicino alla visione del Jainisti e sicuramente non comprendeva l’interpretazione peculiare del Buddha. E tentò uno scisma ma soccombette. Tentò di imporre regole più ferree incluso il vegetarianismo. Il conflitto ci fu e lasciò segni. Ma la storia la narrano i vincitori, i vinti tacciono. E poco sappiamo di quello che veramente accadde. Devadatta tentò veramente di uccidere il Buddha? E’ vero che Devadatta era un monaco dominato da grande egoismo e da sconfinata ambizione? Alcuni storici tra cui Paul Carus, che scrisse Il Vangelo di Buddha, dicono che Devadatta “è menzionato nel codice buddistico con grave ingiustizia e considerato un traditore”. E’ il destino dei grandi sconfitti come i pensatori gnostici, come Marcione, come i Catari come tutti coloro che l’ortodossia ha massacrato. La Chiesa ha fatto piazza pulita dei suoi eretici. E lo ha fatto in maniera spietata. E forse anche Giuda è stato massacrato ingiustamente mentre, forse, era solo un burattino agitato dalla mano nervosa e potente di Javhè. Una marionetta scossa da eventi imperscrutabili e inevitabili. Nel Samyutta Nikayae nel Vinayale accuse contro Devadatta fioccano e sono di natura devastante: ingratitudine, ambizione, la ricerca del favore da un principe, il tentativo gravissimo di assassinare il Buddha. Gli tirano addosso di tutto. Devadatta diventa il Giuda Iscariota del buddismo. Il Trotsky degli stalinisti. Ma su una cosa il cugino di Buddha aveva ragione: sul vegetarismo. E avevano ragione anche i Jainisti che inorridivano per l’interpretazione di Gotama. Menarla con il rispetto verso tutti gli esseri senzienti e poi mangiarli è una paleseassurdità. E questa strampalata prescrizione ha portato a infiniti malintesi come quella del Dalai Lama che non rifiuta una bistecca al sangue se gli viene offerta durante una cena o come la grottesca interpretazione del Soka Gakai che permette a Baggio di spappolare a fucilate innumerevoli animali in Argentina e considerarsi buddista. Ma se Baggio è un buddista io sono l’Aga Khan. Sul problema del vegetarismo i buddisti si sono divisi. Le numerose scuole interpretano l’ingiunzione buddica come credono. Inizia sempre tutto con una predicazione originale che poi viene stravolta, mitizzata e ramificata. I cristiani ne sanno qualcosa. Che c’entra Gesù di Nazareth con la Chiesa Paolina o il Buddha con il Soka Gakai? Il Buddismo Mahāyāna è favorevole al vegetarismo.Se pratichi la Bodhicitta e la Metta e persegui l’ideale del Bodhisatvache rinuncia al Nirvanafino alla liberazione dell’ultimo insetto, la carne, ovviamente non la puoi mangiare. Vegetariano è anche il Buddismo Mahāyāna cinese e favorevole è lo Zen. I monaci del Shingone del Kǖkaipraticano l’astensione dalla carne.I monaci buddisti di Cina, Corea e Taiwan evitano la carne, i legumi “fetidi” e l’aglio e la cipolla. Il Buddismo Theravāda non richiede il vegetarianismo. Anche il buddismo tibetano non lo impone.I buddisti giapponesi mangiano pesci e uccelli. Non si astengono dalla carne il Varajrāna tibetano, che permette anche l’alcool, i membri della setta Shingon e quelli della Terra Pura, gli Amidisti..Alcuni tibetani sostengono che una volta raggiunta l’illuminazione tutto è permesso: vino, carne e donne.I Nicolaiti, una setta gnostica, raccontavano la stessa cosa. E se la spassavano alla grande E il Dalai Lama? Il Dalai Lama è vegetariano a Dahrmasala e non lo è più quando gira per il mondo; e ha rinunciato al vegetarianismo perché glielo ha imposto il medico. E gli altri lama? Jigme Lingua è un assoluto vegetariano, così Urgyen Trinley Rangdol e Chatral Rinpoche che non accetta studenti che non siano vegetariani

1 commento:

Anonimo ha detto...

Love for animals .. Vegetarian... Love is gay... Rev Dott Corrado Yuimakitsu Cameroni prete buddhista di Scuola giapponese. Jodo Shinshu. Novara Italy.