venerdì 19 marzo 2021

IL PAPA NEGA LA BENEDIZIONE AGLI OMOSESSUALI

 Capirai che se ne fanno della benedizione! Se la sbattono in culo. Notare la distinzione tra la coppia e i costituenti della coppia. il singolo può essere benedetto. La coppia no. Non si dice chiaramente che è peccato incularsi. Si chiede  ad essi la vicinanza alla Chiesa. Anche nell'inculamento? Pare di sì se si aggiunge che la Chiesa può benedire il peccatore ma non il peccato. Ma come si può distinguere il peccato dal peccatore se questo non rinuncia al peccato dell'inculamento? Questo papa si merita veramente il nominativo di papa Imbroglio. Ma nonostante l'Imbroglio i sodomiti e le lesbiche non sono contenti. Protestano perché vogliono il riconoscimento da parte della Chiesa della loro pretesa normalità per avere il sigillo della sacralità della loro anormalità. Della loro schifezza.   

4 giorni fa — papa francesco no benedizi0ne coppie gay ... affinché coloro che manifestano la tendenza omosessuale possano avere gli aiuti necessari per ...

Il suddetto articolo contiene il commento al pensiero di papa Imbroglio.   

Certo, in qualche caso in queste unioni si possono anche riconoscere veri e propri “elementi positivi, che in sé sono pur da apprezzare e valorizzare”

Certo, in qualche caso in queste unioni si possono anche riconoscere veri e propri “elementi positivi, che in sé sono pur da apprezzare e valorizzare”, ma no, la benedizione ecclesiale no: “tali elementi si trovano al servizio di una unione non ordinata al disegno del Creatore”.

Un riconoscimento succedaneo

Segue un altro punto, particolarmente delicato per la Chiesa: “la benedizione delle unioni omosessuali in certo qual modo costituirebbe una imitazione o un rimando di analogia con la benedizione nuziale”. Cioè: attenzione a non fare della benedizione, data in buona fede, l’anticamera del riconoscimento di una unione matrimoniale. È per questo che non si può parlare, di “un’ingiusta discriminazione” nei confronti degli omosessuali. La Chiesa non li discrimina in quanto tali, ma si limita a “richiamare la verità del rito liturgico e di quanto corrisponde profondamente all’essenza” dei sacramenti.

Tutti, nella Chiesa, “sono chiamati ad accogliere con rispetto e delicatezza le persone con inclinazione omosessuale, e sapranno trovare le modalità più adeguate, coerenti con l’insegnamento ecclesiale, per annunciare il Vangelo nella sua pienezza”. Gli omosessuali “riconoscano la sincera vicinanza della Chiesa e ne accolgano con sincera disponibilità gli insegnamenti”. Inoltre non si “esclude che vengano impartite benedizioni a singole persone con inclinazione omosessuale”, ma a condizione che “manifestino la volontà di vivere in fedeltà ai disegni rivelati di Dio così come proposti dall’insegnamento ecclesiale”.

Perché il nocciolo della questione è sempre quello: si “dichiara illecita ogni forma di benedizione che tenda a riconoscere le loro unioni”. Perché la Chiesa “non benedice né può benedire il peccato: benedice l’uomo peccatore, affinché riconosca di essere parte del suo disegno d’amore e si lasci cambiare da Lui”.


1 commento:

Sergio ha detto...

Un colpo al cerchio e uno alla botte: si traccia una linea (la sodomia non corrisponde al disegno divino), ma poi bisogna accogliere questi nostri fratelli deviati con premura e amorevolezza perché anche loro sono figli di Dio e Dio li ama (anche quando fanno gli sporcaccioni e Dio è poi costretto a mandarli all'inferno per tutta l'eternità?). La Chiesa in uscita di Bergoglio è ormai al capolinea. Come si fa a credere ancora in quel mare di sciocchezze che è la dottrina cristiana? Già l'inizio - il peccato originale - è un problema (quando e dove avvenne? 50'000 anni fa quando il sapiens sapiens eliminò il Neandertaler?). Un prete cattolico, uno studioso e non un semplice curato, ha affermato recentemente che il peccato originale non è mai avvenuto. Ma senza peccato originale non ci può essere "redenzione". I teologi sono però geniali nelle loro interpretazioni o spiegazioni delle stranezze della fede. Fra parentesi, dopo la cancellazione del limbo Bergoglio ha cancellato anche l'inferno, ma il furbastro l'ha dichiarato soltanto ai suoi cari atei (Scalfari, Bonino ecc.), non è stato un pronunciamento ex cathedra, perché se lo facesse verrabbo buttato giù dalla loggia di S. Pietro da qualche vecchio credente. I tempi non sono ancora maturi per cancellare ufficialmente l'inferno, una delle più diaboliche invenzioni della mente umana (un Dio tutto amore e misericordia che sbatte all'inferno per l'eternità le sue povere creature colpevoli magari solo di un peccattuccio, una bestemmia, una scopatina). Perciò non sopporto più il Giudizio Universale di Michelangelo nella Sistina, vera pornografia.
Quanto agli omosessuali il loro definitivo riscatto è ormai prossimo, nonostante la reboante dichiarazione recente che dice e non dice (no all'equiparazione del matrimonio omosessuale al sacramento cattolico del matrimoio - ma poi inculatevi pure, noi chiudiamo un occhio, anzi due, Dio è misericordioso e ama tutti, anche i peccatori).