martedì 18 maggio 2021

LE DUE FACCE DI FRANCO BATTIATO

Una quella della canzone che ricalca la musica leggera. Comunque assai bella. Contro gli sconci delle canzoni di Sanremo. L'altra è quella che può essere considerata entro la musica classica per il suo lirismo. Mi sono sempre domandato che studi di musica abbia fatto per essere stato capace di armonizzare non soltanto, per esempio, le più famose canzoni quali LA CURA o POVERA PATRIA ma anche opere liriche tra cui Genesi rappresentata nel 1987 al Teatro Regio di Parma e Gilgamesh rappresentata nel 1992 al Teatro dell'Opera di Roma. Ma non trovo che abbiano avuto repliche. Onore al merito di Battiato per avere ignorato la musica ATONALE inascoltabile. Ciò significa che solo rimanendo entro la tradizione della musica TONALE la musica rimane ascoltabile. Per me, comunque, la canzone migliore rimane CENTRO DI GRAVITA' PERMANENTE. E se non è la migliore è comunque quella ascolto più volentieri. Ho notato che aveva una estensione vocale assai limitata. Ma ciò non gli impediva di avere una voce calda e suadente. Vorrei dire la mia verità circa una terza faccia: tranne le poche canzoni che lo hanno reso famoso le altre sono una noia. Era vegetariano e disse a questo proposito una frase che mi rimase impressa: chi fuma manda il fumo nei polmoni, ma chi mangia carne introduce dentro il suo corpo il delitto. Era buddista e credeva nella reincarnazione. Ma a che serve reincarnarsi se non si ha memoria della vita precedente? E' come nascere per la prima volta. E se si ha la disgrazia di nascere in condizioni peggiori?   

      

5 commenti:

Francesco ha detto...

Riguardo al tema reincarnativo Le consiglio un testo complesso e assai profondo: "Rapporto dalla dimensione X".
Un uomo di cultura come Lei lo apprezzerà.

Pietro Melis ha detto...

Nel 1977 alla morte di mio padre (aveva 86 anni) per curiosità frequentai un circolo di parapsicologia e mi diedi alla lettura di riviste mensili quali "Il giornale dei misteri" e "Arcana". Provai anche la psicofonia scoperta da Jurgenson e sviluppata da Raudive. Non ebbi alcun risultato. Tra i miei libri di parapsicologia ho ritrovato un testo di Ernesto Bozzano (Gli animali hanno un'anima?) e il famoso testo "La vita oltre la vita" di R. Moody. Non riesco a ritrovare il libro di Giorgio Di Simone da lei citato. Era la prima edizione del 1973. Forse l'avevo prestato. Come vede lei è arrivato molto in ritardo rispetto a me. Esso conteneva allegato un piccolo disco riportante voci dall'aldilà. In Italia una signora, Gabriella Alvisi Gerosa, che scriveva ne "Il giornale dei misteri" diceva di avere sperimentato positivamente la psicofonia per parlare con la figlia morta da qualche anno. Scriverò un articolo sulle mie esperienze (negative) personali e sui racconti fattimi dal medium del circolo di parapsicologia. Ero stato invitato a frequentare le sedute in una villetta lontana da Cagliari ma forse per timore non vi andai. Mi raccontò di fenomenoni di smaterializzazione e rimaterializzazione di oggetti. Di oggetti che attraversavano i muri, di apparizioni di fantasmi che parlavano direttamente. Provai con dei conoscenti con la telescrittura senza avere risultati concreti. Frasi senza senso. Ma per me rimane una domanda FONDAMENTALE: se è unica l'origine di tutte le forme di vita (questa è una verità scientifica ormai incontrovertibile)come mai esisterebbe solo l'immortalità dell'anima umana? E le maledette zanzare e le schifose zecche hanno anch'esse un'anima immortale? Se non si risponde a questa domanda rimane fondato il dubbio sulla sopravvivenza della sola anima umana. E tuttavia coltivarono lo spiritismo uno scienziato come Oliver Lodge e filosofi come il pagmatista William James e lo spritualista Henri Bergson. Non basta. Il coscopritore dell'evoluzione biologica fondata sulla selezione naturale Alfred Wallace non sapeva spiegarsi la relativa velocità con cui si sarebbe evoluto il cervello umano e trovò alfine la spiegazione in un intervento diretto di Dio che avrebbe agito direttamente sull'ulteriore evoluzione del cervello umano. Dopo di che Wallace si diede allo spiritismo. Darwin, pur riconoscendo che Wallace era arrivato alla teoria dell'evoluzione indipendentemente da lui, gli scrisse in una lettera: tu hai ucciso il nostro comune figlio.

marcorighi1979@gmail.com ha detto...

la zanzara, ma forse anche il gatto o il cane, sono da intendersi come robot biologici. senzienti, ma privi di uno spirito che si distacchi dal corpo una volta morti per finire nel mondo spirituale. questa affermazione, non mi ricordo l'autore, porta con sé un grave pretesto. se gli animali sono senza anima allora abbiamo il diritto di ucciderli per mangiarli, per esempio. quindi è un'affermazione interessante ma al tempo stesso pericolosa perché aumenta l'antropocentrismo. antropocentrismo di cui tutta la bibbia è permeata del resto. forse dio è la matrice, come ci spiega il film matrix, e il passaggio dal mondo materiale a quello spirituale è solo una questione di cambio di vibrazioni. ma questa è un'altra storia.

Mauro b. ha detto...

Vero, alcuni testi erano splendidi, altri più banali. Non capisco la necessità di farsi buddista, se uno è nato magari a Catania o a Rocca Cannuccia. Ogni luogo ha le sue fregnacce, studiate ad hoc per gli uomini e le donne ivi stanziati. Detto con tutto il rispetto. Considero la reincarnazione un abominio, una jattura. Meglio non nascere, quanto a rinascere poi.... I morti, i miei defunti, mi appaiono spesso in sogno. Quasi tutti rammaricati, incazzati neri. Sono loro a manifestarsi, mai stuzzicarli. Molto pericoloso oltre che inutile.

Riposa in pace Franco. Come già detto in altra sede, rispondo alla tua famosa domanda. Mi trovavo meglio a Berlino Est, non ostante tutto. Forse ero più giovane, forse il mondo era un tantinello più sopportabile.

Pietro Melis ha detto...

A Marco Righi
forse si riferisce a Cartesio, che, distinguento tra res cogitans e res extensa rifiutava di attribuire un'anima ANCHE SOLO SENZIENTE agli animali. Le racconto un episodio. Il filosofo Fontenelle, materialista ,fece visita in convento al filosofo cartesiano dell'ordine dei minimi Malebranche. A Fontenelle si avvicinò una cagna incinta e Malebranche le diede un calcio. Fontenelle redarguì Malebranche perché la cagna era fuggita guaendo fortemente per il dolore. Malebranche rispose che il dolore era una pura reazione meccanica perché gli animali non avevano anima. E che dire di Pascal appartenente alle "anime pie" dell'Abbazia di Port Royal, sede dei giansenisti, che si divertivano a legare un cane su un tavolo per aprirlo vivo senza anestesia per vederne la circolazione del sangue? E sulla fisica di Cartesio, per volere del professore di cui poi a 24 anni divenni assistente, dovetti fare la mia tesi di laurea. Notare che Cartesio in fisica non ne disse una giusta. Gli si può attribuire solo l'infinità dell'universo, a cui non giunsero dopo nemmeno Galileo e Newton.