E'una piccola isola con 400.000 abitanti. Se avesse il dovere di essere invasa dagli africani si sarebbe dovuta prendere tutte le centinaia di migliaia di africani che l'Italia dei cessi della falsa sinistra ha fatto entrare in Italia perché Malta è più vicina all'Africa. L'unica cosa giusta che ho sentito dire è quella detta da Giorgia Meloni: Sbarramento di fronte alle coste dell'Africa. Le maledette ONG sono bande di delinquenti sotto le mentite spoglie di navi soccorritrici. Il soccorso è dovuto solo ai natanti regolari che siano registrati in un registro navale dello Stato di cui battono bandiera e si trovino involontariamente in difficoltà. Ma i barconi non sono natanti regolari e volontariamente si espongono ai rischi della navigazione. Sono da considerare alla stregua di navi pirata secondo la legge del mare. Se non esistessero le ONG gli invasori non si azzarderebbero a lasciare le coste della Libia con i barconi sapendo che con i barconi non riuscirebbero mai a raggiungere le coste italiane. Sono le ONG che fungono da calamite incoraggiando i barconi, che approfittano delle ONG finanziate dal criminale ebreo Soros che vuole destabilizzare l'Europa a favore delle industrie che hanno bisogno di mano d'opera a basso costo incrementando l'esercito dei disoccupati. Marx docet. Ma una volta trasferiti gli invasori sulle ONG, che battono bandiera di altri Stati (Germania, Francia, Spagna, etc.) che diritto hanno di scaricare gli invasori in Italia se la nave ONG è territorio dello Stato di cui battono bandiera? Non ho mai sentito uno che abbia considerato questo aspetto. E' come se uno Stato (quello a cui appartiene la nave ONG) invadesse un altro Stato, cioè l'Italia governata da una massa di ignavi. Tutte le falsità in cinque domande del Corriere della Sera, che non tiene conto del fatto che i barconi sono natanti fuori legge che non hanno diritto ad alcun soccorso. Notare come risponde alla domanda n. 2:
Sono obbligati a prestare soccorso tutti i soggetti, pubblici o privati, che abbiano notizia di una nave o persona in pericolo in mare, qualora il pericolo di vita sia imminente e grave e presupponga la necessità di un soccorso immediato. Secondo la Convenzione di Amburgo tutti gli Stati con zona costiera sono tenuti ad assicurare un servizio di ricerca e salvataggio (SAR). L’acronimo SAR corrisponde all’inglese “search and rescue” ovvero “ricerca e salvataggio”. Con questa sigla si indicano tutte le operazioni che hanno come obiettivo quello di salvare persone in difficoltà.
Ma vi è da osservare contro il Corriere della sera (giornale di regime di sinistra) che la Convenzione di Amburgo si riferisce unicamente a natanti regolari in situazioni di emergenza non prevista e incolpevole e non a barconi che partono dalla Libia esponendosi volontariamente a situazioni previste di inevitabile morte ma pretendendo di essere soccorsi. E pertanto dovrebbe essere prima la Libia ad intervenire controllando le sue coste impedendo la partenza dei barconi, fuori legge. Se non lo fa non debbono essere altri Stati a farsi carico di ciò che non fa la Libia. Dunque bisogna intervenire con un blocco navale di fronte alla Libia per costringerla a non fare più partire i barconi. L'articolo del Corriere della sera dice che "Il diritto internazionale (convenzione di Montego Bay e altre) impone agli Stati di obbligare i comandanti delle navi che battono la propria bandiera nazionale a prestare assistenza a chiunque venga trovato in mare in pericolo di vita...". Ma tale convenzione esclude che abbiano diritto di soccorso coloro che violano le leggi sull'immigrazione. Pertanto non esistono ragioni umanitarie per accogliere dei clandestini che arrivano qui come invasori. Se hanno preferito attraversare l'Africa pagando i trafficanti delle tribù libiche prive di controllo per finire nell'inferno della Libia, dove di fatto non vi è governo, sono cazzi loro. Sanno solo scopare per far figli (con una media di 5 figli per donna) e poi si lamentano.
LA CRISI
Ma Salvini può davvero chiudere i porti?
Sono obbligati a prestare soccorso tutti i soggetti, pubblici o privati, che abbiano notizia di una nave o persona in pericolo in mare, qualora il pericolo di vita sia imminente e grave e presupponga la necessità di un soccorso immediato. Secondo la Convenzione di Amburgo tutti gli Stati con zona costiera sono tenuti ad assicurare un servizio di ricerca e salvataggio (SAR). L’acronimo SAR corrisponde all’inglese “search and rescue” ovvero “ricerca e salvataggio”. Con questa sigla si indicano tutte le operazioni che hanno come obiettivo quello di salvare persone in difficoltà.
Ma vi è da osservare contro il Corriere della sera (giornale di regime di sinistra) che la Convenzione di Amburgo si riferisce unicamente a natanti regolari in situazioni di emergenza non prevista e incolpevole e non a barconi che partono dalla Libia esponendosi volontariamente a situazioni previste di inevitabile morte ma pretendendo di essere soccorsi. E pertanto dovrebbe essere prima la Libia ad intervenire controllando le sue coste impedendo la partenza dei barconi, fuori legge. Se non lo fa non debbono essere altri Stati a farsi carico di ciò che non fa la Libia. Dunque bisogna intervenire con un blocco navale di fronte alla Libia per costringerla a non fare più partire i barconi. L'articolo del Corriere della sera dice che "Il diritto internazionale (convenzione di Montego Bay e altre) impone agli Stati di obbligare i comandanti delle navi che battono la propria bandiera nazionale a prestare assistenza a chiunque venga trovato in mare in pericolo di vita...". Ma tale convenzione esclude che abbiano diritto di soccorso coloro che violano le leggi sull'immigrazione. Pertanto non esistono ragioni umanitarie per accogliere dei clandestini che arrivano qui come invasori. Se hanno preferito attraversare l'Africa pagando i trafficanti delle tribù libiche prive di controllo per finire nell'inferno della Libia, dove di fatto non vi è governo, sono cazzi loro. Sanno solo scopare per far figli (con una media di 5 figli per donna) e poi si lamentano.
LA CRISI
2 commenti:
Egr. Professore, mi sono sempre chiesto perché le ONG approdino nei porti italiani.
Forse è valido il folle trattato firmato dall'Italia come spiega la Bonino?
Qui il link della intervista:
https://www.youtube.com/watch?v=MivkMXS4SII
Cordiali saluti
Egr. Professore, mi sono chiesto perché tutte le ONG approdini nei porti italiani.
Poi ho trovato la dichiarazione della Bonino:
https://www.youtube.com/watch?v=MivkMXS4SII
Se veritiere sono stati fatti accordi da dementi.
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