lunedì 15 novembre 2021

NEMMENO IL DILUVIO FERMA LA VIGLIACCA GENIA DEI CACCIATORI

Meritavano di morire sotto il diluvio e non essere salvati questi miserabili fanatici della schifosa genia dei cacciatori. E' sperabile che il referendum contro la caccia li faccia sparire.
11 ore fa — Capoterra: soccorso cacciatore in difficoltà. Provincia di Cagliari - L'Unione Sarda.it.
9 ore fa — Sardegna sott'acqua: un morto ed emergenze in varie località del Cagliaritano e del Sulcis. Cronaca Sardegna - L'Unione Sarda.it.



3 commenti:

Pippo ha detto...

Chissà se il suo cane è stato anch'egli salvato dall'alluvione.Che vita grama fanno i cani dei cacciatori, usati e sfruttati come fossero utensili, nessun rapporto affettivo,niente rispetto per l'animale,niente carezze disinteressate.Un'esistenza infernale gli tocca, una sorte da schiavo a fianco del suo aguzzino bipede.Era meglio per lui che non fosse nato, in questo mondo cosi orrendo,(il cane).

Alessandro Pasotti ha detto...

Confermo.
Ho spesso adottato cani abbandonanti dai cacciatori poiché ritenuti inabili alla loro turpe attività o semplicemente spaventati dagli spari.
Spesso si trattava di cani da caccia bellissimi e tremendamente spaventati che impiegarono anni per riconquistare la fiducia nel loro nuovo proprietario.
Una volta compreso quanto fossero amati e rispettati,si sono rivelati compagni meravigliosi e ottimi guardiani.
Mi permetto di sollevare anche il coperchio relativo agli allevamenti di cani,gatti e altri animali.
Le persone che gestiscono questi traffici fingono di amare gli animali.
Il loro scopo invece è soltato il guadagno.
Senza alcun rispetto dei poveri animali trattati come estenuanti fattori o fattrici per soddisfare i desideri effimeri di acquirenti ottusi ed egoisti

Pietro Melis ha detto...

Ho sentito l'altra notte (su Rai1?) una trasmissione su Mario Rigoni Stern. Era un fanatico cacciatore. Veda su Wikipedia. Si dichiarava ambientalista perché amava l'Altopiano di Asiago dove visse sempre dopo la fine della guerra. Riscosse grande fama per il suo libro "Il sergente nella neve". Maledetto. Regalava delle cesene (uccelli di cui ignoravo l'esistenza) dopo averle uccise in caccia.