Riccardi: "È necessario parlare di cittadinanza ai figli degli stranieri"
La proposta del ministro: prolungare a un anno il periodo per la ricerca di lavoro per chi ha il permesso di soggiorno in scadenza e ridiscutere sulla cittadinanza
Andrea Riccardi, ministro per la Cooperazione internazionale e per l'Integrazione ci prova. Il periodo per la ricerca di una nuova occupazione per gli immigrati con il permesso di soggiorno scaduto per lui è troppo breve e non può non essere rivisto. Gli attuali sei mesi non sono sufficienti, il periodo deve essere "prolungato ad almeno un anno".
Secondo il ministro il rischio, se non si pensasse a una correzione della norma è che molti stranieri diventino irregolari, non avendo abbastanza tempo per trovare un nuovo posto di lavoro. "La Caritas conta in circa 600.000 i permessi di soggiorno rilasciati per motivi di lavoro subordinato, lavoro autonomo, motivi di famiglia e attesa occupazione che, in un anno, tra il 2009 e il 2010, risultano scaduti e non rinnovati", sottolinea davanti alla Commissione Affari Costituzionali della Camera, quantificando in 250-350 mila le persone che rischiano di "finire nel preoccupante circuito dell’irregolarità".
Riccardi ha poi parlato del problema della cittadinanza per i "minorenni figli di cittadini stranieri che, in base ai dati, sono il 7,5% della popolazione scolastica", commentando, "ritengo che si debbano cominciare a riprendere i lavori in materia di cittadinanza almeno per affrontare il problema dei bambini nati in Italia figli di stranieri che sono qui da un certo periodo".
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