E' stata l'apoteosi del ridicolo la trasmissione di PORTA A PORTA di ieri. Gli invitati erano tutti conduttori di trasmissioni di intrattenimento (tranne Piero Angela), cioè della spazzatura peggiore della Rai. Avete mai sentito qualcuno domandare all'oste se il suo vino sia buono o al panettiere se il suo pane sia buono? Non vi era un invitato che non fosse della Rai. No. Vi era un giornalista del Corriere, evidentemente selezionato bene prima della trasmissione. Tutta la trasmissione era un panegirico della RAi che offriva un servizio pubblico paragonabile ad un panino infarcito di tante cose. Per accontentare tutti i gusti. L'esempio è veramente fuori luogo. Chi sceglie un panino non ci mette tutte le cose possibili, ma lo seleziona secondo i suoi gusti. E poi non si tratta di una questione di quattrini. A me fa schifo di dover pagare, anche se poco, a favore di trasmissioni come l'isola dei famosi (in stronzate). Accuso la Rai di essere prima di tutto diseducativa per tutti i suoi programmi spazzatura. Essa si difende dicendo che deve rincorrere l'indice di ascolto. La conseguenza è che uno dovrebbe pagare il canone assoggettandosi alle regole del mercato. Una trasmissione (con relativa pubblicità in mezzo) vale soltanto se è seguita da milioni di analfabeti ignoranti. E allora siano questi a pagare il canone. Perché debbo essere confuso con questa massa di ignoranti? La RAi si è voluta mettere sul mercato ponendosi in competizione con le TV commerciali (notoriamente di basso livello, tranne la 7). Ma queste non chiedono il canone e perciò sono libere di offrire la spazzatura che vogliono per accontentare i gusti più retrivi.
Ma vi è un altro motivo, anche più importante. Cambiano i governi ma la RAI è sempre una TV di regime che non dà spazio al pensiero che sia controcorrente. E' una TV appiattita sul politicamente corretto (trasversale alla destra e alla sinistra). Per esempio: grandi elogi a quella meschina figura di Scalfaro senza che sia stato dato spazio a chi aveva da dire molte cose contro questo individuo. Non è concesso di dire il contrario di ciò che l'ipocrisia e la disonestà suggeriscono e impongono di dire. Altro esempio: il giorno della memoria (27 gennaio). Altra grande retorica sull'olocausto senza aver dato la parola a chi avrebbe voluto dire che i gulag sovietici hanno fatto più vittime dei lager nazisti. Non basta. Quando ci sarà finalmente un dibattito scontro tra affermazonisti e negazionisti perché la verità non sia a senso unico e si dia la parola anche ai negazionisti? Io sono diventato un dubitazionista proprio perché non è concesso ai negazionisti (che si vuole addirittura perseguitare a termini di legge -assurdo) di esprimersi liberamente perché vengono tutti accusati subito di essere antisemiti anche quando non lo sono. La RAI sarebbe un servizio pubblico solo se desse la parola a tutti in rispetto della libertà di pensiero. Ma questa RAI la libertà di pensiero non sa nemmeno che cosa sia. Perciò la smetta di dire che offre un servizio pubblico. OFFRE UN SERVIZIO DI REGIME. E non si può pagare un canone per finanziare chi offre verità di regime calpestando la libertà di pensiero.
Ma vi è un altro motivo, anche più importante. Cambiano i governi ma la RAI è sempre una TV di regime che non dà spazio al pensiero che sia controcorrente. E' una TV appiattita sul politicamente corretto (trasversale alla destra e alla sinistra). Per esempio: grandi elogi a quella meschina figura di Scalfaro senza che sia stato dato spazio a chi aveva da dire molte cose contro questo individuo. Non è concesso di dire il contrario di ciò che l'ipocrisia e la disonestà suggeriscono e impongono di dire. Altro esempio: il giorno della memoria (27 gennaio). Altra grande retorica sull'olocausto senza aver dato la parola a chi avrebbe voluto dire che i gulag sovietici hanno fatto più vittime dei lager nazisti. Non basta. Quando ci sarà finalmente un dibattito scontro tra affermazonisti e negazionisti perché la verità non sia a senso unico e si dia la parola anche ai negazionisti? Io sono diventato un dubitazionista proprio perché non è concesso ai negazionisti (che si vuole addirittura perseguitare a termini di legge -assurdo) di esprimersi liberamente perché vengono tutti accusati subito di essere antisemiti anche quando non lo sono. La RAI sarebbe un servizio pubblico solo se desse la parola a tutti in rispetto della libertà di pensiero. Ma questa RAI la libertà di pensiero non sa nemmeno che cosa sia. Perciò la smetta di dire che offre un servizio pubblico. OFFRE UN SERVIZIO DI REGIME. E non si può pagare un canone per finanziare chi offre verità di regime calpestando la libertà di pensiero.
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