dimissioni dall'incarico di coordinatore in campania
Arresto di Cosentino, la Camera dice no
Voto sul deputato Pdl indagato per presunti rapporti
con la camorra: 309 contrari, 298 favorevoli. Lega divisa
dimissioni dall'incarico di coordinatore in campania
Arresto di Cosentino, la Camera dice no
Voto sul deputato Pdl indagato per presunti rapporti
con la camorra: 309 contrari, 298 favorevoli. Lega divisa
MILANO - La Camera dioe no all'arresto di Nicola Cosentino, il deputato del Pdl indagato dalla magistratura di Napoli per collusione con la camorra. Il voto si è svolto a scrutinio segreto: 309 deputati si sono espressi contro l'autorizzazione all'arresto, 298 a favore. Nel tardo pomeriggio di giovedì sono arrivate le dimissioni di Cosentino dall'incarico di coordinatore del Pdl in Campania.
I NUMERI - Sono ventidue i deputati che non hanno partecipato al voto. A quanto si legge sul tabulato dell'Aula, quattro parlamentari erano in missione e diciotto assenti. Hanno partecipato tutti e sei i radicali, che avevano dichiarato la loro contrarietà all'arresto. Se avessero votato per il carcere, come il Pd, probabilmente il verdetto della Camera sarebbe stato diverso. In aula non era presente nessun ministro del governo Monti.
Bossi: «Maroni scontento? Non piangeremo» LEGA DIVISA - Dopo aver sfiorato la rissa in mattinata, proprio nella riunione sul caso Cosentino, la Lega arriva in aula divisa. Il leader Umberto Bossi non partecipa al voto. Roberto Maroni, invece, dice sì all'arresto: «Io - spiega uscendo da Montecitorio - ho mantenuto la posizione favorevole. Non ho condiviso la posizione della libertà di voto, ma l'ho accettata perché era la posizione espressa nel gruppo e non c'è nessun disaccordo con Bossi». Sulla spaccatura del Carroccio interviene pure il leader del Pd Bersani: «Ora la Lega spiegherà. La Lega deve dare una spiegazione».
Berlusconi: «Non sono al corrente di cosa ha fatto la Lega» BERLUSCONI: «UN VOTO DI GIUSTIZIA» - Silvio Berlusconi definisce quello della Camera «un voto di giustizia». «Ero convinto che questa sarebbe stata la decisione del Parlamento che non poteva rinunciare alla tutela di se stesso - aggiunge l'ex premier -. È una decisione giusta, in linea con la Costituzione». Quindi conclude: « «Il processo continuerà regolarmente e senza intoppi e il parlamentare lo affronterà da uomo libero come è giusto che sia». Nella mattinata, prima del voto, lo stesso Cosentino si era mostrato tranquillo e aveva affermato di aver parlato con l'ex premier: «Ho incontrato Berlusconi e mi ha detto di stare sereno. Io gli ho detto che sono sereno e tranquillo. Non ho mai fatto male e non ho paura».
LE DIMISSIONI - Sempre all'ex premier, Cosentino ha rassegnato le dimissioni da coordinatore del Pdl in Campania. «Avevo detto che un minuto dopo il voto della Camera mi sarei dimesso. Mi sono infatti recato da Berlusconi al quale ho consegnato le mie dimissioni irrevocabili».
Cosentino: «La Camera ha votato in autonomia» I PRECEDENTI - Quello su Nicola Cosentino è stato il quarto voto poco più di due anni alla Camera sulla richiesta di arresto di un deputato. Era toccato sempre a Cosentino che si era salvato dall'arresto una prima volta il 10 dicembre del 2009. Allora i no alla richiesta della magistratura di Napoli furono 360 e 226 i sì. Per Alfonso Papa, l'Aula della Camera decise l'arresto il 20 luglio dello scorso anno con 319 sì e 293 no. Marco Milanese invece, il 22 settembre scorso, vide respingere la richiesta con 312 no e 306 sì.
12 gennaio 2012 | 19:35© RIPRODUZIONE RISERVATA
la lega oggi ha dimostrato (come sempre) votando a favore di cosentino pagati da berlusconi,(che dicevano di averlo scaricato) è solo questionee di soldi.
Il n/s PARLAMENTO può vantarsi di essersi appuntata sul petto un'altra medaglia al DEMERITO per aver salvato un signore al pari di loro in particolare la LEGA che si sono sempre vantati di essere sempre per la LEGALITA' cosa penseranno dei loro rappresentanti i votanti LEGHISTI???????????????????????? MEDITATE VOTANTI MEDITATE
Roma ladrona a parole, poi nei fatti si vede con chi stanno veramente. Se Cosentino è innocente come loro affermano dovrebbero essere i giudici a stabilirlo. Chi vota lega è propio un'ingenuo a credere a tutte le panzane che gli raccontano. La Padania e tutte le altre banzanate irrealizzabili di chi cerca solo voti per sedersi a Roma e prendersi lo stipendio da parlamentare. Alle prossime elezioni votiamo per il Movimento 5 Stelle, sono gli unici che si autoriducono lo stipendio utilizzandone una parte per autofinanziarsi, e sono gli unici che alle scorse elezioni hanno rifiutato i rimborsi elettorali, questi sono fatti, tutto il resto sono solo parole.
Cosa aspetti Emma!
Si sapeva già.
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