E' una vera disgrazia per l'Italia. All'estero non lo caga nessuno. In Italia ogni giorno fa politica e vomita le solite coglionate sull'accoglienza andando contro i Vangeli. L'ho scritto più volte ma debbo ripeterlo. Costui vuole imporre la carità cristiana con il danaro pubblico. Se il suo Dio esistesse lo avrebbe fatto crepare subito dopo la nomina, dovuta ad una distrazione dello Spirito Santo. Un novello Dante lo porrebbe nell'inferno, come Dante aveva fatto preparando un posto nell'inferno per Bonifacio VIII. Il Vaticano è il maggiore proprietario di immobili in Italia, è il maggiore evasore fiscale, ma questo individuo si ripara vigliaccamente dietro la veste di capo di Stato (il Vaticano). Se fosse cittadino italiano dovrebbe stare in galera. Questi invasori se li prenda lui e li mantenga lui con il grande patrimonio finanziario di cui dispone. Per Statuto del Vaticano il papa è proprietario unico e personale di tutti i beni che possiede la Chiesa. Bisogna abolire l'8 per mille, che frutta alla Chiesa un miliardo di euro. Chi vuole finanziare la Chiesa si scomodi facendo un bonifico o un conto corrente. Così si saprebbe finalmente chi siano i veri cattolici in Italia.
sabato 7 luglio 2018
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3 commenti:
Condivido in pieno tutto quanto dice il prof. Melis. Al netto del linguaggio che, a mio avviso, è troppo "violento" ed espone a facili critiche da parte di chi non la pensa così...
E' il linguaggio che si merita questo individuo. In questi casi mi giustifico con un verso di Dante: "E cortesia fu lui esser villano" (Inferno, XXXIII, 150). E' un vero Anticristo perché è corresponsabile della confusione tra morale e politica. Nei Vangeli non si fa politica. La carità deve essere fatta individualmente con i soldi propri, non con il danaro pubblico. Cfr. vangelo di Matteo
Mt6,1-4 - LaParola.net
da me citato nel post intitolato
sabato 16 giugno 2018
IL PAPACCIO FRANCESCO
lo possiamo anche -elegantemente- definire "PAPA-REO" ovvero "REO-PONTEFICE" prendendo a prestito una tagliente invettiva del grande Carducci. cordiali saluti, Professore. G. Matta
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