sabato 21 luglio 2018

NO PECORINO SI' FROCIO

DOMANDA: come ha fatto il cameriere a sapere che quei due erano dei froci? Ha detto che gli altri clienti si lamentavano della loro presenza. Perché si lamentavano della loro presenza? Avevano forse scritto sulla fronte che erano dei froci? E' da escludere. Dunque vi è da pensare che avessero un comportamento visualmente provocatorio, tanto per farsi riconoscere. Approfittando del clima politico (non direi culturale) che ormai è complice della lobby mondiale degli omosessuali. Costoro dovrebbero comportarsi in pubblico senza manifestare la loro anormalità con la pretesa di essere considerati normali. Immaginiamo che due partecipanti alle loro luride pagliacciate in pubblico, appositamente svestiti, riconoscibili nei loro abbigliamenti, si fossero introdotti in un ristorante. Forse il proprietario non avrebbe avuto il diritto di negare loro l'ingresso a causa del loro abbigliamento non consono ad un locale che voglia rispettare una certa immagine di serietà? Il cameriere ha sbagliato perché ha fatto uno scontrino che non doveva includere il termine frocio. Ma se il comportamento di questi due pederasti disturbava gli altri clienti il proprietario avrebbe dovuto dire che la loro presenza non era gradita. Il fatto che un locale sia aperto al pubblico  non esclude che il locale rimanga di proprietà privata e che il proprietario abbia il diritto di escludere certi comportamenti che possono danneggiare l'immagine del locale. Supponiamo che dei pederasti decidano di boicottare un locale pubblico con la loro presenza. La conseguenza sarebbe che il proprietario perderebbe tutta la clientela normale a causa di questi anormali, che andrebbero anche contro il COMUNE SENSO DEL PUDORE. Che pare i sinistronzi abbiano voluto abolire, nonostante il reato non sia stato mai cancellato. 
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4 commenti:

bambilu ha detto...

Sono diventata Atea, ma certe schifezze non le tollero, perché ledono la mia dignità e mi danno “fastidio fisicoooo ! ”. Pratica della religione e del sesso, oltre che defecazioni varie, si praticano in privato, a casa propria o al chiuso, in locali appositi. La loro libertà di schifarmi finisce dove comincia la mia di non esserlo.
La cosa tecnica che mi fa dubitare questo sia il solito piagnisteo "ad pietendum" [latino maccheronico] è che gli scontrini non sono macchine da scrivere o cellulari con la tastiera “virtuale”. Quindi come avrebbero fatto a "scrivere"
...no pecorino
...si frocio
????
Comunque più fanno le vittime, più mi viene voglia di fare il carnefice...non ammazzerei mai un animale, ma un calcione sui coglioncini lo darei volentieri, per farli svegliare, non per altro. Anche questa si può considerare "Educazione Civica"

Pietro Melis ha detto...

Anche se non l'ho scritto mi sono domandato anch'io come avrebbe fatto il camerriere a scrivere parole che tecnicamente dovrebbe essere impossibile scrivere su uno scontrino, che è predisposto alla stampa di determinare voci del menu. Come è potuto saltare fuori uno scontrino simile? Solo il cameriere potrebbe dire la verità perché solo lui avrebbe interesse a dirla. Comunque, ancora non si è spiegato come abbia fatto il cameriere a sapere che quei due erano dei froci. Evidentemente vi è stato da parte dei due froci un comportamento anormale. Perché ormai per i froci non deve esistere distinzione tra pubblico e privato.

Aizen ha detto...

A Roma c'è uno zoccolo duro di figli di puttana fascisti, che in realtà non sono più veri fascisti, ma semplici merde da gassare con Zyklon B.
10 anni fa, camminavo per Roma, con MIO CUGINO, e da uno scooter uno ha gridato "a frociiii".

Detto questo, questi omosessuali hanno subito il numero verde da chiamare, con avvocati, ecc... sono una vera lobby, potente, con molti soldi.
Vanno sterminati.

Daniele ha detto...

La notizia è sospetta. Saluti professore.