Presidenti della Repubblica uno peggiore dell'altro (alius alio naquior, avrebbe detto Cicerone). Ho scritto più volte che occorrerebbe una modifica della Costituzione perché il capo dello Stato duri in carica 5 anni e la sua elezione coincida con la nuova legislatura e la sua carica termini con questa anche nel caso di elezioni anticipate. Vi è infatti una insopportabile discrasia tra il grigio Mattarella, eletto da una defunta maggioranza parlamentare, e il suo continuare a stare al Quirinale. E questo abusivo del Quirinale non si lascia sfuggire occasione per straparlare con le sue melense esternazioni che gli dovrebbero essere proibite proprio dalla Costituzione perché egli dovrebbe rappresentare la Nazione e non una parte di essa, quella che lo ha eletto immeritatamente non avendo avuto nella sua vita alcun merito. Peggio di lui soltanto il suo predecessore Napolitano.** Meglio sarebbe che il presidente della Repubblica venisse eletto dal popolo, che se ne attribuirebbe la responsabilità. Ma sempre per una durata non superiore ai cinque anni. Il Mattarella è uno dei tanti sciagurati regali lasciatici dal Bomba Renzi. Un Mattarella che si permette di fare l'elogio della vedova di un famoso terrorista quale fu Giangiacomo Feltrinelli, di cui la vedova è stata sempre un estimatrice e dalle cui azioni terroristiche mai si è dissociata. Diventò padrona della nota casa editrice dopo che il marito, a capo del gruppo terrorista dei GAP, si diede alla clandestinità negli anni di piombo delle B.R. e morì mentre cercava di distruggere con dinamite un traliccio dell'Enel per far precipitare nel buio un intero quartiere di Milano e rendere più facili le azioni terroristiche del suo gruppo terroristico, a cui è stato attribuito l'attentato a Indro Montanelli che fu gambizzato. E un Mattarella vergognosamente ha fatto l'elogio di questa ebrea tedesca che, in sintonia con la nomea di usurai che ebbero sempre certi ebrei, vide tuttavia un grosso affare economico nel pubblicare un libro anticomunista quale era il Dottor Zivago di Pasternak. Pecunia non olet.
La Feltrinelli è rimasta tuttavia una casa editrice della peggiore sinistra. Ne ho fatto io stesso le spese quando, in occasione della presentazione di un mio libro (E giustizia infine fu fatta) il responsabile della libreria Feltrinelli di Cagliari (via Paoli) con cui l'editore aveva preso già accordi per la presentazione del libro, mi affrontò con la bava alla bocca dicendomi che la presentazione non vi si sarebbe stata. Perché? domandai. Perché lei è un fascista, un razzista, rispose. Ma come può dire questo se ancora non sono arrivate le copie del mio libro e dunque non può conoscerne il contenuto? Perché ho letto ciò che lei scrive nel suo blog, replicò questo infame. Io non sono mai stato fascista, replicai, mentre è lei il vero fascista perché non ammette libertà di pensiero. Razzista sì, ma nei confronti di luridi individui come lei. Ma la natura giustamente l'ha punita, continuai a gridare facendomi ascoltare dai presenti nella libreria, perché è finito paralitico in carrozzina come meritava la sua natura malata nel cervello. La presentazone fu fatta in altro giorno in un'altra libreria, distante circa 200 metri. Costui, mi è stato detto è peggiorato nelle sue condizioni e ha lasciato la sua attività di responsabile di due librerie Feltrinelli in Cagliari. Non so se sia ancora vivo, ma la sua morte sarà, se non vi è già stata, la morte di un infame. Perché infame è chi si oppone alla libertà di pensiero in nome della dittatura del pensiero unico.
3 giorni fa - È morta Inge Feltrinelli, l'ultima editrice “rivoluzionaria”. ... a partire dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e da quello della Camera ...
**Ecco chi è stato l'infame ex presidente della Repubblica Napolitano, allora servo di Mosca. Poi, per sporco opportunismo, riciclatosi per stare a galla in politica essendo stato sempe un individuo privo di mestiere.
"All'esilio di Solženicyn venne dato ampio risalto dalla stampa internazionale. Giorgio Napolitano, allora alto dirigente del Partito Comunista Italiano, su «l'Unità» del 20 febbraio 1974, e poi su «Rinascita», definì la vicenda "indubbiamente significativa e preoccupante", ma avallò sostanzialmente le accuse del regime di Mosca e considerò in modo tendenzialmente «positivo» la scelta di esiliare lo scrittore".(FONTE: Wikipedia: voce Solženicyn)
È morta Inge Feltrinelli, l'editrice che brindò all'attentato contro Indro ... Stenio Solinas - Ven, 21/09/2018 - 08:49 ... Si salvò dal fallimento perché, naturalmente, era una donna intelligente, dotata di fiuto editoriale e delle giuste conoscenze ...
Un paese di codardi violenti
... di un “giornalista ferito dalle Br”. Siamo un paese di codardi violenti, altro che di "signore dell'editoria". ..Inge Feltrinelli morta, si è spenta a 87 anni l'ultima editrice ...
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**Ecco chi è stato l'infame ex presidente della Repubblica Napolitano, allora servo di Mosca. Poi, per sporco opportunismo, riciclatosi per stare a galla in politica essendo stato sempe un individuo privo di mestiere.
"All'esilio di Solženicyn venne dato ampio risalto dalla stampa internazionale. Giorgio Napolitano, allora alto dirigente del Partito Comunista Italiano, su «l'Unità» del 20 febbraio 1974, e poi su «Rinascita», definì la vicenda "indubbiamente significativa e preoccupante", ma avallò sostanzialmente le accuse del regime di Mosca e considerò in modo tendenzialmente «positivo» la scelta di esiliare lo scrittore".(FONTE: Wikipedia: voce Solženicyn)
È morta Inge Feltrinelli, l'editrice che brindò all'attentato ... - Il Giornale
www.ilgiornale.it/.../morta-inge-feltrinelli-leditrice-che-brind-allattentato-1578642.ht...
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