matteo.salvini@senato.it
Mi è capitato di parlare con un avvocato (N. P.) a cui domandai che ne pensasse della condanna della Lega a pagare 49 milioni ottenuti per contributi elettorali e solo perché mezzo milione dei 49 milioni di euro sarebbe stato speso per altre finalità. A causa di questo ammanco la Lega, allora Lega Nord, secondo questi giudici fuori di testa, avrebbe perso il diritto al rimborso di tutti i 49 milioni di euro. Ragione avrebbe voluto che, al massimo fosse richiesto in restituzione allo Stato mezzo milione di euro e non tutti e i 49 milioni di euro. Ma la ragione è difficile trovarla nella testa dei giudici italiani. Quasi non se ne trova. Non basta. A causa di questo ammanco si è preteso di sequestrare anche i futuri introiti provenienti da tesserati e da altri legali finanziamenti fino al concorso di 49 milioni di euro. Qui vi è puzza di odio politico che si accomuna alla follia. In ogni caso, gli feci notare, la responsabilità dell'ammanco è sempre personale e non poteva essere attribuita alla Lega di oggi (per di più non più Lega Nord) per fatti risalenti agli anni 2008-10. Responsabili avrebbero dovuto essere riconosciuti coloro che, come Bossi e l'allora tesoriere della Lega Nord Belsito, si fossero appropriati di tali soldi, ammesso che i soldi attribuiti ad un partito per RIMBORSO di spese elettorali, una volta incassati, non fossero a disposizione dello stesso partito senza che questo debba giustificare le spese fatte. La Lega, se mai, avrebbe dovuto considerarsi parte lesa, come giustamente ha osservato Mario Giordano (Retequattro in Stasera Italia) contro il giornalista Sergio Rizzo del giornalaccio di regime Corriere della Sera, l'unico giornale che da un po' di tempo richiede un abbonamento per leggere i suoi articoli su internet. Deve essere mal preso questo giornalaccio. Salvini avrebbe potuto chiedere i danni, in ipotesi, ai responsabili dell'ammanco. Se Salvini non l'ha fatto probabilmente ha voluto salvare il padre fondatore della Lega Bossi. Facevo presente a questo avvocato che era necessaria una riforma della giustizia introducendo dei concorsi perché i magistrati non potessero più avanzare di grado e di stipendio per sola anzianità. Entrati in magistratura possono anche smettere di aprire un libro e di sottrarsi ad ogni giudizio di merito. Pertanto gli facevo presente la necessità che i magistrati venissero controllati nel loro operare da Commissioni costituite da giuristi (studiosi del diritto) e non dagli stessi magistrati (manovali del diritto). Anche il CSM doveva essere riformato perché non era ammissibile che il CSM (organo di controllo) venisse eletto dai controllati, cioè dagli stessi magistrati. Doveva anch'esso essere costituito da giuristi, in modo che imparzialmente, senza spirito di casta, esistente nella magistratura, si provvedesse al licenziamento di fronte a sentenze del tutto illogiche perché ritenute aberranti. Molti anni fa un noto avvocato mi aveva detto: preferisco un giudice corrotto che un giudice ignorante o incapace di ragionare perché il giudice corrotto non è sempre corrotto, anzi, per lo più, è tra i più preparati, ma un giudice incapace di ragionare rimarrà sempre incapace e continuerà a fare sentenze aberranti. Vi è da aggiungere che i giudici non pagano mai per i loro gravi errori. Ogni cittadino è condannato quando causa dei danni. I giudici non pagano mai anche quando mandano in galera un innocente.
Salvini solo apparentemente ha torto quando ha detto che si sente tranquillo perché sente di avere dalla sua parte il popolo. Non l'avesse mai detto. La cosiddetta intellighenzia dei sapientoni si è ribellata dicendo che le sentenze debbono essere sempre rispettate. Ma che scempiaggine dicono? Forse debbono essere rispettate tutte le sentenze? Anche quelle aberranti o comunque errate perché poi riformate? E riformate da chi? Dalla Cassazione? E' forse la Cassazione la suprema giustizia che non può mai sbagliare? Ecco perché anche le sentenze della Cassazione dovrebbero essere sottoposte ad ulteriore giudizio quando appaiano palesemente aberranti perché chiaramente contraddittorie, lacunose e prive di ogni senso logico. Capita infatti che vi sia un contrasto tra diverse sentenze della Cassazione fatte dalle sezioni speciali. In questo caso, ma molto tardivamente, debbono riunirsi le Sezioni Unite della Cassazione per porre rimedio ad indirizzi giurisprudenziali contrastanti. Ma non è detto che le Sezioni Unite diano la garanzia di una sentenza giusta quando esiste un diverbio all'interno della stessa Cassazione. E intanto colui che sia stato ritenuto soccombente da una sezione della Cassazione non potrà rivolgersi direttamente alle Sezioni Unite, perché solo ad un giudice di una sezione della Cassazione, non al cittadino, è data la facoltà di ricorrere direttamente alle Sezioni Unite della Cassazione quando vi sia contrasto tra diversi indirizzi, e pertanto gli rimane soltanto il ricorso alla lungaggine della Corte Europea dei diritti dell'uomo. Vi è da riconoscere che il guazzabuglio di sentenze contrastanti anche in Cassazione è dovuto ai codici penale e civile che hanno ereditato e peggiorato i Codici che furono pubblicati alla fine del fascismo e firmati dallo stesso Mussolini e dal ministro della giustizia Dino Grandi. Essi sono talmente lacunosi che danno adito alla discrezionaità dei giudici, che non dovrebbe esistere se non esistessero le lacune e le insufficienze dal punto di vista della logica. Se giudici diversi interpretano in modo diverso uno stesso articolo del Codice vuol dire che il Codice è lacunoso e deve essere posto rimedio dal legislativo perchè venga impedita qualsiasi discrezionalità dei giudici, che in questo modo si sovrappongono alla legge per riempire le lacune ma in modo contraddittorio.
Mi è capitato di parlare con un avvocato (N. P.) a cui domandai che ne pensasse della condanna della Lega a pagare 49 milioni ottenuti per contributi elettorali e solo perché mezzo milione dei 49 milioni di euro sarebbe stato speso per altre finalità. A causa di questo ammanco la Lega, allora Lega Nord, secondo questi giudici fuori di testa, avrebbe perso il diritto al rimborso di tutti i 49 milioni di euro. Ragione avrebbe voluto che, al massimo fosse richiesto in restituzione allo Stato mezzo milione di euro e non tutti e i 49 milioni di euro. Ma la ragione è difficile trovarla nella testa dei giudici italiani. Quasi non se ne trova. Non basta. A causa di questo ammanco si è preteso di sequestrare anche i futuri introiti provenienti da tesserati e da altri legali finanziamenti fino al concorso di 49 milioni di euro. Qui vi è puzza di odio politico che si accomuna alla follia. In ogni caso, gli feci notare, la responsabilità dell'ammanco è sempre personale e non poteva essere attribuita alla Lega di oggi (per di più non più Lega Nord) per fatti risalenti agli anni 2008-10. Responsabili avrebbero dovuto essere riconosciuti coloro che, come Bossi e l'allora tesoriere della Lega Nord Belsito, si fossero appropriati di tali soldi, ammesso che i soldi attribuiti ad un partito per RIMBORSO di spese elettorali, una volta incassati, non fossero a disposizione dello stesso partito senza che questo debba giustificare le spese fatte. La Lega, se mai, avrebbe dovuto considerarsi parte lesa, come giustamente ha osservato Mario Giordano (Retequattro in Stasera Italia) contro il giornalista Sergio Rizzo del giornalaccio di regime Corriere della Sera, l'unico giornale che da un po' di tempo richiede un abbonamento per leggere i suoi articoli su internet. Deve essere mal preso questo giornalaccio. Salvini avrebbe potuto chiedere i danni, in ipotesi, ai responsabili dell'ammanco. Se Salvini non l'ha fatto probabilmente ha voluto salvare il padre fondatore della Lega Bossi. Facevo presente a questo avvocato che era necessaria una riforma della giustizia introducendo dei concorsi perché i magistrati non potessero più avanzare di grado e di stipendio per sola anzianità. Entrati in magistratura possono anche smettere di aprire un libro e di sottrarsi ad ogni giudizio di merito. Pertanto gli facevo presente la necessità che i magistrati venissero controllati nel loro operare da Commissioni costituite da giuristi (studiosi del diritto) e non dagli stessi magistrati (manovali del diritto). Anche il CSM doveva essere riformato perché non era ammissibile che il CSM (organo di controllo) venisse eletto dai controllati, cioè dagli stessi magistrati. Doveva anch'esso essere costituito da giuristi, in modo che imparzialmente, senza spirito di casta, esistente nella magistratura, si provvedesse al licenziamento di fronte a sentenze del tutto illogiche perché ritenute aberranti. Molti anni fa un noto avvocato mi aveva detto: preferisco un giudice corrotto che un giudice ignorante o incapace di ragionare perché il giudice corrotto non è sempre corrotto, anzi, per lo più, è tra i più preparati, ma un giudice incapace di ragionare rimarrà sempre incapace e continuerà a fare sentenze aberranti. Vi è da aggiungere che i giudici non pagano mai per i loro gravi errori. Ogni cittadino è condannato quando causa dei danni. I giudici non pagano mai anche quando mandano in galera un innocente.
Salvini solo apparentemente ha torto quando ha detto che si sente tranquillo perché sente di avere dalla sua parte il popolo. Non l'avesse mai detto. La cosiddetta intellighenzia dei sapientoni si è ribellata dicendo che le sentenze debbono essere sempre rispettate. Ma che scempiaggine dicono? Forse debbono essere rispettate tutte le sentenze? Anche quelle aberranti o comunque errate perché poi riformate? E riformate da chi? Dalla Cassazione? E' forse la Cassazione la suprema giustizia che non può mai sbagliare? Ecco perché anche le sentenze della Cassazione dovrebbero essere sottoposte ad ulteriore giudizio quando appaiano palesemente aberranti perché chiaramente contraddittorie, lacunose e prive di ogni senso logico. Capita infatti che vi sia un contrasto tra diverse sentenze della Cassazione fatte dalle sezioni speciali. In questo caso, ma molto tardivamente, debbono riunirsi le Sezioni Unite della Cassazione per porre rimedio ad indirizzi giurisprudenziali contrastanti. Ma non è detto che le Sezioni Unite diano la garanzia di una sentenza giusta quando esiste un diverbio all'interno della stessa Cassazione. E intanto colui che sia stato ritenuto soccombente da una sezione della Cassazione non potrà rivolgersi direttamente alle Sezioni Unite, perché solo ad un giudice di una sezione della Cassazione, non al cittadino, è data la facoltà di ricorrere direttamente alle Sezioni Unite della Cassazione quando vi sia contrasto tra diversi indirizzi, e pertanto gli rimane soltanto il ricorso alla lungaggine della Corte Europea dei diritti dell'uomo. Vi è da riconoscere che il guazzabuglio di sentenze contrastanti anche in Cassazione è dovuto ai codici penale e civile che hanno ereditato e peggiorato i Codici che furono pubblicati alla fine del fascismo e firmati dallo stesso Mussolini e dal ministro della giustizia Dino Grandi. Essi sono talmente lacunosi che danno adito alla discrezionaità dei giudici, che non dovrebbe esistere se non esistessero le lacune e le insufficienze dal punto di vista della logica. Se giudici diversi interpretano in modo diverso uno stesso articolo del Codice vuol dire che il Codice è lacunoso e deve essere posto rimedio dal legislativo perchè venga impedita qualsiasi discrezionalità dei giudici, che in questo modo si sovrappongono alla legge per riempire le lacune ma in modo contraddittorio.
Pertanto è necessario che sopra la testa dei giudici esista un potere superiore che deve essere quella dei giuristi, a cui deve essere demandato il compito di suggerire al legislativo come riempire le lacune dei Codici. E dovranno essere essi stessi giudici dei giudici togati quando questi facciano sentenze aberranti dovendo essere ad essi riconosciuto anche il potere di licenziare quei giudici che si siano resi colpevoli di sentenze aberranti, anche se confermate in Cassazione. In questo modo i giudici ci penserebbero cento volte prima di fare scriteriatamente una sentenza. Ebbene, l'avvocato di cui ho accennato all'inizio mi ha risposto (forse pensando alla VII satira di Giovenale contro le donne, in cui, riferendosi a quei mariti che facevano custodire le mogli dai custodi, si domandava "chi custodirài custodi?): Ma chi custodisce i custodi? Chi garantisce che i c.d. "giuristi" siano esperti di diritto considerato che in tutte le categorie vi sono degli usurpatori? In ogni caso nei processi assume rilevanza non solo la preparazione del giudice ma anche il fatto che sia giusto cioè coscienzioso e ponderato".
Gli ho risposto che è meglio fidarsi di un avvocato competente, che in quanto tale può considerarsi un giurista, studioso del diritto, mentre per la maggior parte non sono giuristi i giudici, e che mi meravigliavo del fatto che egli si sentisse inferiore ad un giudice data la sua preparazione. E il rimedio era togliere ai giudici l'arroganza del potere che i giuristi, scelti in base alla loro nota preparazione come studiosi del diritto, non possono avere perché non costituiscono una casta, anche perché non non sarebbero giudici professionali quando giudicassero i giudici togati, garantendo in questo modo una imparzialità che non è garantita dai giudici togati. Negli Stati Uniti anche i giudici penali non sono tali per avere vinto da giovani, come in Italia, un concorso di ingresso nella magistratura, dopo di che sono inamovibili. Negli Stati Uniti i giudici sono proposti dal governo di uno Stato ma debbono subire la conferma da parte del popolo, e nei processi penali non possono partecipare alla camera di Consiglio, perché il verdetto (colpevole o innocente) viene deciso dalla giuria popolare, di cui non può far parte il giudice che ha condotto il dibattimento e che aspetta in aula il verdetto della giuria, come tutti abbiamo visto nei film americani. E i giudici statali non sono nominati a vita. Perciò non sono giudici per professione ma per meriti speciali nel campo del diritto. Essi chiedono al popolo di essere nominati giudici, e solo il presidente della Corte Suprema di ogni Stato (corrispondente in ogn Stato alla Corte di Cassazione) viene nominato dal Presidente degli Stati Uniti. Ma anche in questo caso il presidente della Corte Suprema viene eletto dal popolo, se pur indirettamente. Si ha in ogni caso un potere popolare che sovrasta il potere giudiziario. In questo senso avrebbe ragione Salvini quando ha detto di avere dalla sua parte il popolo. Peccato che abbia sbagliato Stato. Purtroppo ha a che fare con la giustizia italiana, dove individui, non nominati dal popolo, che hanno solo il merito di avere vinto, magari fortunosamente o immeritatamente, un concorso da ragazzi, possono poi IMPUNEMENTE decidere per tutta la vita della vita degli altri. La magistratura risulta essere oggi l'istituzione più screditata in Italia. Le sentenze soo una lotteria perché non esiste una certezza del diritto. Essa è politicizzata, come dimostrato dal fatto che essa è divisa in varie correnti politiche, che non dovrebbero esistere. Ma, colmo dei colmi, pretende di essere indipendente.
6 mag 2015 - Il 29 Aprile la Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che gli stati possono vietare ai propri giudici statali la sollecitazione diretta di ...
Il sistema giudiziario americano è articolato su due livelli: federale e statale. ... Negli U.S.A. i Giudici e l'Ufficio del Pubblico Ministero sono entità distinte. ... elettivi ed a tempo, il requisito minimo per diventare giudici è essere avvocati da un ..
ESEMPIO DI GIUDICI CHE DOVREBBERO ESSERE LICENZIATI.
Roba da matti.
Un immigrato del Gambia, con precedenti penali, beccato a spacciare morte, è stato scarcerato perché per i giudici del tribunale di Milano: "Vendere droga è la sua sola fonte di sostentamento".
La scelta dei giudici statali nel diritto americano - Tesionline
https://www.tesionline.it/appunto/.../La_scelta_dei_giudici_statali_nel_diritto_americano
Un secondo modello, che ricalca quello federale, prevede la nomina da parte del ... Negli ultimi decenni è andato ad affermarsi in alcuni Stati un sistema misto, ...Il problema dei giudici eletti negli Stati Uniti | Succede in America
https://succedeinamerica.com/189/giudici-eletti-estorsione-legalizzata/
MARVELIT DATABASE: L'organizzazione giudiziaria americana
www.comicus.it/marvelit/Database/Racconti/Database_org_giud.htm
ESEMPIO DI GIUDICI CHE DOVREBBERO ESSERE LICENZIATI.
Roba da matti.
Un immigrato del Gambia, con precedenti penali, beccato a spacciare morte, è stato scarcerato perché per i giudici del tribunale di Milano: "Vendere droga è la sua sola fonte di sostentamento".
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