domenica 14 aprile 2019

DEL MONDO DISSI MAL ANCHE DI CRISTO SCUSANDOMI COL DIR: IO LO CONOSCO

Ho parafrasato l'epigrafe che fu indirizzata da Paolo Giovio all'Aretino ancora in vita: "Di tutti disse mal fuorché di Cristo, scusandosi col dir: non lo conosco". Ho fatto studi sulla Bibbia e ho scritto due libri, uno sull'Antico Testamento, l'altro sul Nuovo Testamento (cioè principalmente sui Vangeli) per trarne la conseguenza che anche la figura di Gesù è del tutto negativa. Anzi, odiosa. 
Voglio iniziare con una mia vecchia riflessione, natami da quando ero ragazzo e studiavo ai salesiani. Vi trascorsi otto anni, tra cui 4 da interno e quattro da esterno sino alla maturità classica. Si racconta nei vangeli che questo odioso individuo, la cui esistenza rimane messa in discussione, almeno come figura rappresentata nei vangeli - alcuni studiosi ritengono che egli fosse uno dei capi della setta degli zeloti, che combattevano contro l'occupazione romana, come risulta dal fatto che i discepoli girassero armati, come dimostrato dal fatto che Pietro si era opposto all'arresto di Gesù tagliando l'orecchio ad un servo del capo dei sacerdoti (ma poi Gesù con uno dei tanti miracoli glielo riappiccicò con le sole parole come se nulla fosse capitato), si racconta, dicevo, che questo odioso individuo, dopo la resurrezione (cosa inventata da S. Paolo, le cui Epistole precedono tutte i vangeli, ma in cui non si fa accenno ad una tomba vuota e ad una ascesa al cielo) per dimostrare che era risorto si mise a mangiare con i discepoli del pesce. Ma è strano che questo risulti solo dal vangelo di Luca (questo passo è stato ritenuto aggiunto posteriormente all'originale greco), mentre gli altri vangeli non ne fanno alcun accenno. Poché ore dopo ascese al cielo. Dove fosse il cielo oggi proprio non non si capisce. Nella antica concezione geocentrica la Terra stava al centro di un mondo finito i cui confini erano segnati dal cielo ruotante intorno alla Terra. E in questo cielo era compreso il sole. Ma nella raffigurazione ebraica del mondo la terra era piatta e veniva sorretta da due colonne immerse negli oceani (secondo una mitologia di origine babilonese). Sopra la Terra vi era un semicerchio comprendente la stelle, tra cui il sole. Raffigurazione del tutto insensata perché non spiegava la rotazione del sole insieme con tutto il cielo. In ogni caso dove stava il cielo in cui sarebbe asceso secondo Luca? A parte ciò, una volta asceso al cielo, ecco la mia riflessione, dove avvenne la digestione di Gesù? Dovrebbe supporsi che avvenne in cielo. Dunque Gesù cagò dal cielo. E fu la sua ultima CAGATA. Ma i teologi per superare questa difficoltà, hanno supposto che il corpo di Gesù si fosse spiritualizzato. Dunque si era spiritualizzata anche la merda? Perché, a ben vedere, tutti i suoi racconti e tutte le sue prediche sono solo cagate pazzesche (per dirla con Paolo Villaggio). Ha scritto il filosofo Hegel (Scritti sul cristiansimo) che uno Stato che mettesse in atto la predicazione dei vangeli si autodistruggerebbe. Tralascio di fare riferimento ai miracoli, che sono pure favole, a cominciare dal primo miracolo che consistette nella trasformazione dell'acqua in vino alle nozze di Cana. Favola che fa veramente ridere. La cosa più importante è che da tutti i vangeli si ricava, come ha scritto la teologa Uta Ranke-Heinemann (Così non sia. Introduzione al dubbio di fede), una "teologia da macellai". Il Dio padre (quello stesso che nell'Antico Testamento appare come dio degli eserciti, ispiratore di tutte le stragi descritte nei primi sei libri dell'Antico Testamento, sarebbe lo stesso dio che nei vangeli smette di parlare (scompare) ma attraverso il Figlio (Gesù) vuole redimere l'umanità dal peccato originale, almeno in quanto nei vangeli Gesù viene presentato come il Redentore. E che fa il dio ebraico (che però non parla più nei vangeli perché al suo posto parla sempre il figlio)?  Coerentemente con il suo passato da stragista, amante del sangue anche degli innocenti, vuole il sacrificio del figlio, la sua macellazione, secondo la tradizione ebraica. L'odioso Gesù rimase un ebreo. Infatti la barbara tradizione ebraica prevedeva che i peccati fossero rimessi soltanto uccidendo un animale nel tempio (in realtà un grande mattatoio) di Gerusalemme. Vigliaccamente le colpe venivano scaricate su un povero animale innocente. Esisteva anche la tradizione del capro espiatorio che veniva allontanato e mandato nel deserto, dove naturalmente non sarebbe sopravvissuto. Capite la crudeltà ebraica? E Gesù rimase anche per questo un ebreo. Non vi fu alcun progresso rispetto al paganesimo. L'ultima cena non fu una cena a base di pane e vino.  Frottole. Scrive a questo proposito la Ranke-Heinemann: "Nei sinottici Gesù celebra la sua nuova cena pasquale nella sera del 14 nisan: la stessa sera  in cui gli ebrei celebrano la loro cena pasquale. Secondo i primi tre vangeli egli aveva dato l'incarico di preparare questa cena che voleva celebrare insieme ai discepoli: questo incarico comportava l'impegno di cercare una stanza abbastanza grande - per poter celebrare la cena pasquale era richiesta la presenza di almeno dieci persone - nonché il compito di procurare un agnello che corrispondeva alle prescrizioni cultuali, e cioè un agnello o un capretto maschio di un anno. L'organizzatore della cena pasquale o una persona da lui incaricata portava l'agnello al tempio o lo macellava lì nell'atrio. L'agnello pasquale non veniva tagliato a pezzi, ma arrostito sul fuoco dopo essere stato infilato non su uno spiedo di ferro, bensì di legno...Contrariamente all'immagine dell'ultima cena diffusa nel cristianesimo che vede il Gesù del cenacolo circondato da soli uomini, sarebbe realistico supporre anche la presenza di donne...Gesù era il vero agnello pasquale: ecco che cosa Giovanni vuole dimostrare con la rappresentazione della passione. L'idea che Gesù sia l'agnello pasquale immolato sarà una idea fissa...ma il pensiero che un uomo funga da animale destinato al sacrificio e che la sua esecuzione capitale sia un rito sacrificale con effetti redentori  costituisce una teologia da macellai".

E' certo comunque che Gesù non fu condannato alla crocifissione dagli ebrei che gli avrebbero preferito Barabba. I Romani erano crudeli con i rivoluzionari ma mai avrebbero condannato Gesù alla crocifissione se non lo avessero ritenuto colpevole di essere un sobillatore. Scrive la Ranke-Heinemann: "Pilato aveva aveva accusato e condannato Gesù come rivoluzionario pericoloso per la sicurezza dello Stato, come persona che aspirava al potere politico". Altrimenti sulla croce mai Pilato avrebbe fatto scrivere il motivo della condanna: I.N.R.I.  Gesù fu accusato di essersi proclamato Iesus Nazarenus Rex Iudeorum. I vangeli tradiscono tutto ciò riportando le parole di Gesù che dice (Luca, 22 e 35 sgg): "Ma ora chi ha una spada la prenda, e così una bisaccia; chi non ha spada venda il mantello e ne compri una". Commenta la Ranke-Heinemann: "Malgrado abbia predicato la non violenza Gesù viene annoverato fra i malfattori: viene considerato come messia di guerra, ossia concretamente come capo della lotta contro i Romani". Il libro di Uta Ranke-Heinemann conferma, attraverso una severa analisi logico-storica, che Gesù era soltanto uno dei capi degli  zeloti. Gli evangelisti, per timore che i cristiani fossero perseguitati, si inventarono una figura del tutto diversa liberando Pilato da ogni responsabilità facendo cadere da falsari la responsabilità sugli ebrei, a cui attribuirono la famosa frase, di fronte a Pilato."Il suo sangue (quello di Gesù) ricada su di noi". Da qui poi l'accusa che gli ebrei dovettero sempre sopportare nella storia di essere dei deicidi. Con il conseguente antisemitismo cristiano.                                          

Un altra considerazione: se Gesù era un uomo normale deve ritenersi che egli fosse in grado di generare. La tradizione cristiana ha voluto sempre identificare la prostituta con Maria Maddalena. In effetti nessuna prova di ciò è mai stata data. E poiché in Giovanni si dice che fu una sola donna (in Matteo si dice fossero due) a scoprire la tomba vuota e che questa fosse Maria Maddalena, presente anche ai piedi della croce, molti studiosi hanno tratto la conclusione che Maria Maddalena fosse la moglie di Gesù. D'altronde faceva parte della severa tradizione ebraica che un uomo non dovesse rimanere scapolo oltre i trent'anni. Indipendentemente da ciò si può comunque ritenere per vero che Gesù in quanto uomo fosse capace di avere figli. E che natura avrebbero essi avuto? Sarebbero divenuti nipoti di Dio padre? Avrebbero avuto però solo una natura umana e non anche quella divina? Vi è da aggiungere che, se Gesù fosse nato da una vergine, in base alle conoscenze biologiche che abbiamo oggi da Maria sarebbe dovuta nascere una femmina e non un maschio perché la femmina è portatrice dei cromosomi XX, da cui nasce una femmina, perché il maschio nasce dal cromosoma Y del maschio, portatore dei cromosomi XY. Tranne che si dica che lo Spirito Santo fosse portatore del cromosoma Y. Dunque la verginità di Maria è solo una favola.

Benedetto XVI nei suoi due volumi Gesù di Nazareth ha affacciato la tesi che Gesù provenisse dalla setta degli Esseni, notoriamente vegetariani. Tesi che non ha alcun supporto storico. L'ultima cena fu una cena pasquale, cioè a base di carne di agnello.

I vangeli sono pieni di contraddizioni . Basta citare la maggiore contraddizione per rendere l'idea. Da una parte si comanda di amare il prossimo, anche i nemici. Dall'altra si dice: andate e predicate per tutte le nazioni. Chi crederà e si farà battezzare sarà beato, altrimenti sarà condannato. Un vero messaggio d'amore non avrebbe richiesto di credere in lui in quanto figlio di Dio. Sarebbe bastata la richiesta di rispettare i comandamenti giuridici. Nemmeno morali. Sarebbe bastata la norma giuridica neminem laedere derivante dalla tradizione del diritto naturale. Quale espresso dal maggiore dei giureconsulti romani che fu Ulpiano. In realtà i vangeli nella loro conclusione sono un messaggio di ODIO per i non credenti. La differenza tra i vangeli e il Corano consiste nel fatto che la condanna dei non credenti nei vangeli avverrà nell'aldilà, mentre nel Corano la condanna dei miscredenti (ebrei e cristiani compresi) deve avvenire anche sulla terra (sura V).  Ma la storia del cristianesimo andò oltre la condanna nell'aldilà. Essa è una storia di persecuzioni nei confronti degli atei e degli eretici. Una storia di guerre di religione tra diverse confessioni cristiane. Ma le premesse erano già nei vangeli. Certamente la figura di Gesù non può essere umanamente simpatica. Anzi, è odiosa. Egli appare un individuo stizzoso, rancoroso, superbo, che incute solo tristezza. Egli aveva in odio la vita. Come bene fece intendere Nietzsche nell'Anticristo. Non vi è un solo passo in cui faccia accenno al rispetto della vita degli animali. Rimase un sanguinario ebreo. Quando scacciò i mercanti dal tempio perché l'avevano trasformato in una spelonca di ladri dimostrò soltanto che continuava a ritenere che il tempio di Gerusalemme fosse la casa del Signore, mentre il cosiddetto tempio era in realtà un grande mattatoio, peggio dei templi pagani. Continuò a ritenere per vera la tradizione ebraica secondo cui Jahweh aveva come casa un mattatoio. Anche per questo rimase un ebreo.

Come può ritenersi questa odiosa figura migliore di tanti filosofi che invece ebbero grande sensibilità per la vita, anche quella non umana? Basti fare i nomi di Pitagora, di Platone, di Epicuro, di Apollonio di Tiana (che rifiutò di farsi convertire da S. Paolo e rimase vegetariano), di Plutarco, di Porfirio, tutti vegerariani. Gesù al confronto risulta essere uno schifoso conservatore della peggiore tradizione ebraica, che vuole che sia il sangue degli innocenti a levare le colpe umane. Ecco la Pasqua di sangue in cui ogni anno si celebra una serie di menzogne con una strage di agnelli, per "santificare" con essa l'agnello sacrificale. Perciò non posso che odiare questa figura e tutti coloro che nella sua memoria continuano a credere nelle favole dei vangeli rinnovando l'ultima cena con il sangue di animali innocenti secondo "una teologia da macellai".                 
Solo un pericoloso fanatico schizofrenico poteva dire ciò che segue.  
Matteo 5.43 Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; 44 ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, 45 perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. 46 Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? 47 E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Dall'altra dice:

Matteo 10,32-11,5

10,32 Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io riconoscerò lui davanti al Padre mio che è nei cieli. 33 Ma chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io rinnegherò lui davanti al Padre mio che è nei cieli.
34 Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a metter pace, ma spada. 35 Perché sono venuto a dividere il figlio da suo padre, la figlia da sua madre, la nuora dalla suocera; 36 e i nemici dell'uomo saranno quelli stessi di casa sua. 37 Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; e chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me. 38 Chi non prende la sua croce e non viene dietro a me, non è degno di me.
 
Altro che messaggio d'amore e comando di amare anche i nostri nemici. E' un messaggio di odio. La storia del cristiamesimo l'ha confermato.           

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