martedì 8 giugno 2021

L'ULTIMA CENA: MEA CULPA

Odio i ristoranti perché li ritengo pericolosi per la salute. Sono abituato alla sana cucina casalinga. Ma trascinato da alcune mie vecchie conoscenze non ho saputo resistere alla proposta di andare nell'Antico Caffé di Cagliari (esistente dal 1885) dove si può anche cenare. E benché da 10 anni sia divenuto astemio (ma allora bevevo solo un bicchiere di vino rosso a pasto) non ho saputo resistere ad un vino bianco dolcissimo e frizzante. I tavoli, distanziati e coperti da tendoni, si trovavano tutti all'aperto occupando una parte della piazza. Un viavai di gente che non vedevo da molto tempo. Fiumane di gente. Mi sentivo spaesato. Ragazzine tutte con hot pants, anche quelle che avevano brutte gambe che avrebbero fatto bene a nascondere. Sono tornato a casa triste perché, avendo voluto pagare io per tutti e quattro, mi sono venuti dei rimorsi di coscienza. Quei 137 euro li avrei spesi  meglio in beneficenza aggiungendo i soldi spesi a quelli che ogni tanto do ad una mia amica che spende quasi tutto lo stipendio di impiegata delle Poste per mantenere decine di gatti randagi che ogni sera sostano sotto casa sua. Tutti i tavoli erano occupati e bisognava prenotare il tavolo. Sembrava che il Covid ormai non esistesse più. Io dei quattro ero l'unico non vaccinato. Ma si sa che i vaccinati possono essere asintomatici, nel senso che possono avere il virus ma non si ammalano pur potendolo trasmettere ai non vaccinati. Non ho ancora fatto il vaccino perché ancora non si sa quale intruglio contenga il vaccino. Molte mie conoscenze, compresi i tre presenti al mio tavolo, hanno avuto alcune conseguenze per qualche giorno, compresi stati febbrili. Avevo detto alla mia amica presente al tavolo che preferivo che organizzasse lei una cena nella sua bella casa ed io avrei pagato la cena portata da un ristorante per non costringerla a cucinare. Ma lei voleva ad ogni costo farmi uscire di casa credendo di farmi un piacere anche perché avrebbe invitato una sua bella amica. Per questo invitai un mio amico. Rimasi deluso non tanto per me quanto per il mio amico che rimase anch'egli deluso. Infatti l'amica non era affatto bella, anche se non brutta. Alta e decente. Per questo mi sentii in dovere di pagare io a titolo di risarcimento danni. E' stata l'ultima cena in un ristorante. Soldi buttati nel cesso.               

1 commento:

Pippo ha detto...

Ma era cosi brutta l'amica?Non è che il suo amico è troppo esigente e schifiltoso in fatto di donne?Comunque prima di dire: "soldi buttati nel cesso...", sarebbe utile per noi conoscere il tipo e la qualità delle pietanze servite ai commensali, ed in particolare il suo (e degli altri) giudizio e/o voto dato ai piatti degustati.Il ristorante era di categoria dozzinale o stellato?