lunedì 14 giugno 2021

MA QUALE DIO ESISTE?

I cristiani dicono che la loro religione è l'unica religione vera. Ma il cristianesimo ha una miriade di confessioni. Quale confessione il Dio cristiano considera giusta? Ci si salva con qualsiasi confessione? E chi è pazzescamente mulsulmano come si comporterà nei loro confronti il Dio cristiano? Li considererà forse innocenti perché incapaci di intendere e volere credendo in un libro pazzesco quale è il Corano che li ha resi pazzi? E poi come la mettiamo con tutte le popolazioni che non sono state toccate dal cristianesimo? Che fine faranno gli induisti e i buddisti in buonafede? Che fine faranno gli atei-agnostici in buonafede come me? Consiglio a Dio, se esiste, di attenersi ad una regola assai sempice, regola che è fondamento del diritto naturale che si esprime in due parole espresse dal giureconsulto romano Ulpiano: neminem laedere (non danneggiare alcuno). Se questa regola è norma di una giustizia universale ne consegue che tutte le religioni sono inutili. Anzi, Dio dovrebbe premiare maggiormente gli atei-agnostici che rispettano la norma universale della giustizia perché la rispettano senza aspettarsi un premio nell'aldilà, mentre tutti i seguaci delle religioni cosiddette rivelate sono degli opportunisti che, se fanno del bene, lo fanno per costringere Dio a premiarli. Ma quale bene? E' impossibile dare una definizione universale di bene. Platone cercò per tutta la vita di darne una definizione e non vi riuscì. Alla fine (nel dialogo il Filebo) capì che il bene doveva risolversi nel concetto di giustizia intesa come ordine e proporzione. Per un islamico (soggetto da TSO) è un bene uccidere un infedele. Egli non dovrebbe avere scampo di fronte ad un Dio indipendentemente da ogni religione. Oppure, come ho detto, dovrebbe perdonarlo in quanto reso pazzo dal Corano. Invece il male è definibile universalmente perché lo si vede alla luce della norma neminem laedere. In tribunale si finisce non per non avere fatto del bene, ma per aver fatto del male inteso come danno. Distinzione tra morale e diritto.        

7 commenti:

Sergio ha detto...

Eppure Kant - che era Kant - ci credeva. Semplice e bella la sua formula: "Il cielo stellato sopra di me, la legge morale in me." Ma anche lui aveva i suoi limiti. Non ho mai capito la sua grande scoperta: non si può dimostrare né l'esistenza né la non esistenza di Dio. Vorremmo finalmente sapere chi sia questo essere di cui alcuni affermano l'esistenza e altri la negano. Esiste la tazza volante intorno a Marte? Non posso dimostrare che non esiste, ma almeno posso immaginarmi cosa sia una tazza e la sua esistenza posso escluderla col semplice buon senso. Ma Dio chi è o cosa è? Mistero. E la gente si è scannata e si scanna ancora per questo essere immaginario. In fondo diciamo Dio e pensiamo: Io e i miei amici. È una questione di potere: qualcuno, il papa per esempio, vuole avere l'ultima parola e si appella a un potere superiore, il fantomatico Dio, che fonda la sua pretesa di potere.
Ma se Dio non esiste esistono la materia, l'universo e il pluriverso e tutti gli enti e fenomeni in essi contenuti. Anche il prof. Melis e i suoi cari animali. A volte la follia di Severino mi piace: tutto è da sempre e per sempre e ritorna. Ma ritornerebbero anche tutte le brutture e il dolore - ma anche la bellezza, la musica, la poesia. Come la mettiamo? Essere o non essere, questo è il problema.

P.S. Credo che Kant non fosse sposato. Era ricchione? Era pur sempre un buon cristiano e l'omosessualità non poteva ammetterla o giustificare. Era anche un fanatico dell'ordine. La gente regolava l'orologio quando lui faceva la sua ordinaria passeggiata alla stessa ora. Una volta il buon Kant perse quasi la ragione durante una lezione perché aveva osservato che a uno studente mancava un bottone della giacca... Il disordine era per lui intollerabile. Questi benedetti filosofi!

Sergio ha detto...

"E poi come la mettiamo con tutte le popolazioni che non sono state toccate dal cristianesimo?"

Appunto. Una volta valeva l' «extra ecclesiam nulla salus». Già Dante aveva problemi con questa affermazione. Che colpa avevano gli abitanti dell'India che non conoscevano il cristianesimo? Dante si salva in corner facendo dire all'angelo: "Vuolsi così colà dove si puote e più non dimandare." Dante non ci arriva, la ragione si ribella, ma poi piega il capo e accetta la contraddizione, lui che altrove scrive: "per la contraddizion che nol consente".
Ma oggi nessun cristiano osa ribadifre l'extra ecclesiam nulla salus. Anzi, il papa dice che tutte le religioni vanno bene e sono volute da Dio (anche quando si contraddicono?!). Dunque basta con le missioni. Secoli di missione sconfessati, una religione vale l'altra. Cioè sono tutte balle, sapevàmcelo! Dopo la cancellazione del limbo papa Imbroglio ha abolito pure l'inferno (ma in privato con Scalfari: i tempi non sono ancora maturi per proclamare ufficialmente la non esistenza dell'inferno). Papa Imbroglio non crede nemmeno nella Trinità, nella risurrezione di Gesù e nella verginità di Maria (ma non può dirlo ad alta voce se no qualche fanatico l'ammazza o è dichiarato eretico dai conservatori e deposto).
Poi un futuro papa abolirà anche il paradiso e ci diranno che tutte queste cose (peccato orginale, redenzione, resurrezione, vita eterna ecc. - in cui Dante e tanti altri credevano fermamente - sono discorsi metaforici, da non prendere alla lettera.

RIC ha detto...

io non cercherei fra gli DEI quale debba essere il migliore fra tutti . Penso che siano accumunati da un principio base ancestrale tipo i 10 comandamenti . Sta negli uomini la loro interpretazione con tutte le postille e vari " comma " a renderli personalizzati e ridicoli . Non accuserei sempre il corano e le sue varianti con le " nostre occidentali interpretazioni " , il quale rispetto alla abberrante bibbia ebraica appare come una poesia .Questo non per difendere a spada tratta il Corano , ma per evitare di essere come la Fallaci che andava in giro per il mondo a misurare gli altri con il metro di casa sua .

Pietro Melis ha detto...

Per Kant l'esistenza di Dio non è dimostrabile teoreticamente. Così si esprime nella Critica della ragione pura (Dialettica). Può essere un postulato della Critica della ragione pura pratica in quanto garante di una perfezione morale che non può essere conseguita nella vita terrena.

Mauro b. ha detto...

Dio non esiste. Se esistesse non avrebbe creato le suocere, né le zanzare. Non sfrigolate nella vana ricerca , tra un pochino saprete tutto, anche se siete giovani. 30,40,50 anni o più passano presto,non dubitate. Nel frattempo cercate di divertirvi evitando filosofi ed automobili tedeschi/e. Troppo perfettini/e. Alla fine sfasciano i coglioni. Non pensate ad un Paradiso con 4 fiorellini in croce, altrimenti vi toccherà andarci
Saluti.

Pietro Melis ha detto...

P.S. Kant: Critica della ragione pura. Dialettica trascendentale

RIC ha detto...

Mauro b. : Mauro sia realista. Dio che esista o no e' un invenzione degli uomini ...
ma nessuno fra gi uomini avrebbe inventato una suocera !!!!!