domenica 19 dicembre 2021

CHI SONO I VERI PATRIOTI? NON CHI SI RICHIAMA ALLA "RESISTENZA"

Non sono certamente coloro che si appellano alla Resistenza come se fosse stato un secondo Risorgimento. In realtà la Resistenza fu una guerra civile che causò morti anche tra bande partigiane che avevano mire opposte. Quelle comuniste non erano certamente ispirate da patriottismo ma dal progetto di instaurare in Italia una dittatura comunista al servizio dell'Unione Sovietica di Stalin. Ma anche le bande partigiane non comuniste furono la causa delle rappresaglie dei nazisti perché rifiutarono di essere inquadrate nell'esercito regio. Se i partigiani non fossero esistiti molti lutti sarebbero stati risparmiati. Sarebbe stato meglio perché la liberazione dal nazismo fu attuata solamente dagli angloamericani. I partigiani possono apparire solo come mosche cocchiere della resistenza al nazismo. Gli angloamericani non riconobbero mai i partigiani come parte combattente. I partigiani sapevano solo sparare alle spalle dei nazisti, anche quando questi erano ormai in fuga anche nel Nord Italia. Il vile attentato di via Rasella programmato da una autonominatasi giunta militare (Sandro Pertini, Giorgio Amendola, Riccardo Bauer) provocò la rappresaglia delle Fosse Ardeatine. E così dicasi della strage di Marzabotto, come di tutte le altre rappresaglie, previste dal codice internazionale di guerra che prevede che il nemico sia riconoscibile in base ad un comando che lo rappresenti e in base ad una uniforme di guerra. E' ora che si ponga termine alla retorica della Resistenza che non servì nemmeno ad evitare che l'Italia fosse dichiarata nazione sconfitta con tutte le conseguenze in fatto di perdita di vasti territori a favore della Jugoslavia del massacratore comunista Tito delle foibe e della cacciata degli italiani dall'Istria. 

Il discorso del 2009 di Berlusconi non può dunque essere il discorso di un patriota. Oggi per essere patrioti è necessario non svendere la sovranità alla burocrazia dell'UE facendo. Mi ricordo che De Gaulle era favorevole ad una "Europa delle patrie" non ad una Europa che si sostituisse alla patria soprapponendo le sue leggi a quelle di uno Stato.  

9 ore faQuando Berlusconi mise in pace l'Italia "Resistenza un valore: tocca a tutti. Nei giorni scorsi, nel discorso conclusivo di Atreju, ...  

2 commenti:

Mauro b. ha detto...

Mosche cocchiere, professore, è una dotta definizione dei partigiani. Abbastanza edulcorata. Politically correct. Zecche di maiale la vedo forse più attinente come definizione, attagliante. Zeccole di maiale, detto alla fiorentina. Non ne parlo volentieri di costoro. Non più. Mi viene il voltastomaco.

Pietro Melis ha detto...

Le zecche sono schifose ma non sono mortifere come certi cosiddetti patrioti