sabato 1 gennaio 2022

VENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA DISGRAZIA DELL'EURO

Come mai molti Stati dell'UE hanno preferito tenersi la moneta nazionale? Questi Stati sono l'Inghilterra (ora uscita dall'UE), la Danimarca, la Svezia, la Repubblica ceca, la Polonia, l'Ungheria, la Romania, la Bulgaria, la Croazia. Gli Stati ex comunisti si sono avvantaggiati della moneta nazionale perché hanno favorito la delocalizzazione di molte imprese perché sarebbe costata assai meno la mano d'opera. Con la conseguenza che molte imprese italiane hanno chiuso in Italia creando disoccupazione. L'Italia non aveva i conti in ordine per poter entrare nell'euro. Ci pensò Prodi capo del governo a truccare i bilanci con il volere della Germania per fare entrare l'Italia nell'euro in modo che il rapporto negativo tra debito pubblico e PIL rientrasse nel 3% voluto dal trattato di Maastricht del 1992. Prodi avrebbe voluto che il marco valesse 1000 lire per rendere l'euro italiano concorrenziale rispetto all'euro-marco mentre la Germania voleva che il marco avesse un valore inferiore rispetto a 1000 perché l'euro italiano non fosse concorrenziale rispetto all'euro-marco. Alla fine Prodi accettò che l'euro-marco valesse 990 vecchie lire, da cui si ricavò un valore dell'euro italiano pari a 1937,26 vecchie lire. Il valore di tutte le monete nazionali fu fissato in base al valore che nel 1999 avevano rispetto al marco. L'euro è nato dunque sotto la dittatura  del marco. Soprattutto la Germania era interessata ad avere l'Italia nell'euro perché con la lira avrebbe messo in ginocchio l'economia tedesca che non avrebbe retto alla concorrenza dei prodotti italiani, che sarebbero risultati costare meno.  I disonesti non hanno il coraggio di dirlo.

PER NON RIPETERMI

5 gen 2019Questo è il blog del prof. Pietro Melis, autore del testo intitolato "Scontro tra culture e metacultura scientifica: l'occidente e il diritto ...

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