venerdì 26 agosto 2022

AUMENTARE CON I BTP IL FALSO DEBITO PUBBLICO

Per mettere un tetto all'aumento del gs e salvare le imprese ed evitare l'aumento dei prezzi. Non vi è altra soluzione. Lo  Stato deve favorire l'acquisto dei titoli di Stato che falsamente sono un debito pubblico. Questo non viene mai detto. Gli interessi che lo Stato paga ai titolari dei BTP sono un falso debito per lo Stato perché gli interessi pagati agli investitori, sia che li acquistino all'asta, sia che li acquistino nel mercato secondario, alla scadenza lo Stato paga sempre 100 sia se siano stati comprati sotto 100 e sia che vengano acquistati sopra cento. Nel primo caso alla scadenza l'investitore potrà soltanto essersi riparato almeno dall'inflazione (perciò senza alcun guadagno), nel secondo caso l'investitore per avere una cedula con interesse maggiore dovrà pagare nel mercato secondario più di cento, ma lo Stato alla scadenza gli restituirà 100, avendoci guadagnato lo Stato. Gli interessi guadagnati dai BTP vengono spesi in tutto o in parte nel consumo e perciò andranno a favore delle imprese che potranno continuare a tenere aperta l'attività. Il falso debito publico va a vantaggio della complessiva economia di mercato riducendo la disoccupazione formandosi un circolo virtuoso. Pertanto non ho mai capito perche si dica sempre che si abbia un aumento del debito pubblico se ad esso corrisponde una maggiore  capacità di acquisto dei titolari dei BTP, falsamente creditori dello Stato. Faccio un esempio. Io ho investito una certa somma in BTP nel mercato secondario (che debbono essere comprati tramite una banca). Li ho comprati a 96, perciò sotto i 100 e mi rendono degli interessi a pari al 2,20% l'anno. Quanto basta per far fronte, ma solo in parte, all'inflazione. Alla scadenza lo Stato mi restituirà 100 e non 96. Ma quel 100 mi viene restituito svalutato e per cui lo Stato ci ha guadagnato. E ci ha gudagnato anche pagandomi gli interessi del 2,20% perché anche in questo caso mi restituirà semestralmente interessi svalutati che passano tuttavia coprire parte della svalutazione. Per avere interessi maggiori bisogna comprare i BTP ad un costo superiore (per esempio100), e maggiore è il costo di acquisto dei BTP con una cedula maggiore, per esempio 110 (cioè con un rendimento maggiore) maggiore è il vantaggio dello Stato perché alla scadenza lo Stato restituirà 100. E' lo Stato che ci guadagna sempre. Ma allora che convenienza si ha ad acquistare dei BTP? L'investitore non pensa alla svalutazione se ha bisogno di fare degli acquisti e spenderà gli interessi aumentando la circolazione della moneta evitando che l'economia cada in uno stato di depressione. Il Giappone sta benissimo pur avendo un debito pubblico che è il doppio rispetto a quello italiano. Questo perché i titoli di Stato sono posseduti tutti dai cittadini e non da stranieri, cosicché in soldi (gli interessi pagati dallo Stato) rimangono in Giappone e non vanno all'estero. In Italia molta parte dei BTP sono posseduti da stranieri che pertanto si portano fuori gli interessi. Non capisco dunque perché si agiti sempre lo spauracchio del debito pubblico che è un falso debito. Più lo Stato si indebolisce aaparentemente pagando gli interessi (per di più pagato con una tassa fissa alla fonte del 12,50%) e maggiore è il ricavo che ne trae. Con vantaggio complesso di tutta l'economia.        .         

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