mercoledì 10 agosto 2022

CAPITALISMO DI STATO? ELEMENTARE WATSON!

L'impresa privata ha come scopo il profitto. Che fine fa il profitto? In parte va conservare in efficienza l'impresa, tutto il resto va ad arricchire il proprietario o i proprietari. Immaginiamo che tale impresa sia statale, supponendo che essa non sia in deficit, anche perché se fosse in deficit non ulteriormente sostenibile l'impresa chiuderebbe. Sarebbe meglio che tale impresa fosse statale perché il profitto andrebbe a beneficio dell'introito statale e diminuirebbero le tasse. Che cosa significa tutto cio? Comunismo? Chiamiamolo pure così. Ma allora non vi è grande differenza tra comunismo e fascismo quando si consideri che il fascismo nacque per introdurre accanto alle imprese private anche quelle statali. Basti considerare l'I.R.I. (Istituto Italiano per la Ricostruzione Industriale), l'Agip (Azienza generale Italiana Petrolio), etc. Il fascismo fu tendenzialmente statalista. Perché dopo la guerra vi fu una corsa alla privatizzazione delle industrie statali? Si pensi che perfino industrie alimentari come la Motta e la Cirio erano diventate industrie statali. Perché tali imprese, male gestite dai padroni, collusi con i politici,  erano in deficit e furono soccorse dallo Stato. La privatizzazione successiva avvenne perché le industrie statali erano diventate carrozzoni politici, male gestite perché fonte di finanziamenti dei partiti. Erano fonte di corruzione perché elargitrici di tangenti. Ma non era sbagliata l'idea di industria di Stato. Quando nel 1990 fondai la Lega Sarda in collegamento con la Lega Nord di Bossi avevo incluso nel suo programma l'acquisizione da parte della Regione Sarda le imprese turustiche, che sarebbero state la maggiore fonte di reddito per tutta la Sardegna. Fu un insucesso prima di tutto perché non vi fu abbastanza spazio nelle trasmissioni pubbliche (TV e giornali) e poi perché i sardi dalla mente ottusa pensarono che Bossi volesse usare i voti della Sardegna per portarli nella Lega Nord fregandosene poi della Sardegna. Tutte le maggiori imprese turistiche sono in mano a imprese non sarde, se non addirittura straniere (compresa la famosa Costa Smeralda e il grande Forte Village), che hanno fuori della Sardegna le loro sedi legali. Anche se pagano le tasse in Sardegna il profitto non resta in Sardegna, condannata ad essere terra maledetta della pastorizia. Nel programma avevo incluso come ostacolo alla trasformazione di una impresa turistica in un carrozzone regionale la condizione che la proprietà regionale fosse nettamente distinta dalla sua gestione. L'impresa, se S.p.A., non avrebbe dovuto avere nel Consiglio di amministrazione una presenza di politici in modo da separare nettamente ancor di più la proprietà dalla gestione, costituita da dirigenti possibilmente non sardi perché non aventi collegamenti con i politici del Consiglio regionale. La Sardegna sarebbe diventata una delle Regioni più ricche d'Italia non dovendo più essere la Regione con il maggior numero di pecore (7 pecore per ognuno dell'appena un milione e 600 mila abitanti). La pastorizia, per parafrasare una frase del famoso storico sardo Giuseppe Manno (Storia di Sardegna e Storia della Sardegna moderna dal 1772 al 1799), ma vissuto a Torino diventando presidente del parlamento dello Stato sardo-piemomtese, è stata la maledizione del cielo sardo.              

1 commento:

marcorighi1979@gmail.com ha detto...

le affinità in economia tra estrema destra ed estrema sinistra sono da tempo note. Mussolini nasce socialista del resto. però dal mio punto di vista è interessante l'esperimento economico messo in atto da Lenin negli anni '20, la cosiddetta "nuova politica economica". introduceva il libero scambio, la moneta come mezzo di scambio e reintroduceva la proprietà privata, dal momento che se tu vuoi scambiare qualcosa, devi prima possederla quella cosa. pare che stesse funzionando all'interno dell'unione sovietica. alcune persone che ci credevano ( faccio un nome : Bucharin ) furono poi condannati e uccisi da Stalin per le loro idee. Stalin mise fine alla nep, per introdurre la collettivizzazione in economia, soprattutto in agricoltura. lo stesso deng xiaoping, negli anni '80, disse che forse Lenin non aveva tutti i torti. seguirono le riforme di mercato nella cina comunista. non so se la nep di Lenin rappresenti la quadratura del cerchio. credo che però l'argomento meriti ulteriori approfondimenti.