giovedì 25 giugno 2015

LA CONSULTA DEI PARRUCCONI CHE VIOLANO IL CODICE CIVILE

Fu il governo Berlusconi con l'inventore della omicida Equitalia Tremonti a bloccare nel 2010 l'indicizzazione degli stipendi. Tale blocco doveva però valere sino al 2013. Gli sgoverni successivi invece l'hanno prolungato. E nel 2012 è stato cambiato l'art. 81 della Costituzione introducendo il pareggio di bilancio tanto per essere schiavi dei diktat del'Unione Europea. Ma da tale pareggio non conseguiva il blocco degli stipendi. Il blocco significa infatti ridurre di fatto il valore degli stipendi. Ma la Consulta dei parrucconi, pur dichiarando il blocco illegittimo, per salvare il governo ha deciso che la loro sentenza non poteva avere valore retroattivo. ASSURDO. Anche prescindendo dalla pratica diminuzione del valore degli stipendi vi è da osservare che il Codice civile, con la relativa giurisprudenza, distingue tra nullità e annullamento. Circa la nullità si a che ciò che è nullo deve essere considerato come non esistente e perciò la nullità ha sempre valore retroattivo. Circa l'annullamento il Codice dice che l'azione giudiziaria volta ad ottenere l'annullamento di un negozio o contratto si prescrive dopo cinque anni. Ma anche l'annullamento ha sempre valore retroattivo. Non è chiaro se il blocco degli stipendi debba rientrare nel concetto di nullità o in quello di annullamento. In ogni caso, non essendo passati cinque anni da quando fu deciso di impugnare la legge riguardante il blocco degli stipendi, la sentenza doveva avere valore retroattivo. Perché allora questa Consulta di parrucconi non ha voluto riconoscere valore retroattivo alla sua sentenza? Certamente per fare un favore a questo sgoverno. I soldi per rivalutare gli stipendi dal 2010 ci sarebbero se fossero disponibili i soldi buttati via per mantenere una farsa di Unione Europea con tutti i costi conseguenti. Ci sarebbero se ogni anno non fossero buttati via i miliardi per finanziare il fondo salva Stati e i fondi comuni europei. Basti pensare che l'Italia è creditrice di 40 miliardi di euro prestati alla Grecia. Alla Grecia converrebbe abbandonare l'UE e ritornare al marco alleandosi economicamente con la Russia, che certamente non si tirerebbe indietro pur di lanciare un missile contro l'Unione Europea. E l'uscita della Grecia dall'UE avrebbe un effetto domino, con la crisi finale dell'euro e la fine della disgrazia dell'UE.    
Che questa UE sia una farsa deriva dalla constatazione che essa è formata da Stati con economie reali così diverse da essere tra loro contrastanti. All'economia reale dei produttori si è voluta sostituire l'economia finanziaria che non rispetta il valore dell'economia reale. Questa contraddizione è destinata ad esplodere prima o dopo. L'euro è una moneta artificiale studiata a tavolino. E tutto ciò che è artificiale deve essere considerato irreale. L'UE è una costruzione artificiale che non potrà resistere a lungo.      

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo, professore, non è una farsa. E noi lavoratori dipendenti, soprattutto, ne stiamo pagando le conseguenze. Con la legge Fornero, per esempio, che mi sta costringendo a lavorare ancora per tanti anni. Mentre con le vecchie regole fra pochi anni, avrei potuto liberarmi, cioè dopo 40 anni di lavoro, per dedicarmi ai miei studi tralasciati, ai miei hobby, a qualche viaggio ecc. Adesso 40 anni di lavoro, (che non sono una bazzecola) non bastano più. Devi avere 67 e 7 mesi e poi l'eta' pensionabile va a crescere sempre più col tempo. Poi è stato eliminato l'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori Che adesso ci sta rendendo tutti noi lavoratori, sottomessi e ricattati. Si perché i datori di lavoro (questo non lo dicono i media e i politici) pretendono gradualmente (con la scusa della crisi) sempre di più carichi di lavoro aggiuntivi e straordinari e di ferie sempre meno e malvolentieri. E se non fai gli straordinari se lo legano al dito e alla prima occasione ti licenziano. E il Job-act appena approvato da questo Governo lo consente, anche senza motivo. Puoi fare ricorso e se vinci ti danno al massimo due anni di stipendio, e resti a casa lo stesso. Ebbene tutte e due queste ingiustissime leggi sono state volute, promosse ed approvate dall'Unione Europea e dalla BCE, ed eseguite dai vari Governi di turno degli ultmi anni. Governi che sono soltanto dei meri esecutori di decisioni prese altrove. E ancora vedrete che andranno avanti, eliminando totalmente la Sanità e la Scuola Pubblica. Lei prof. Melis, è molto ottimista dicendo che fra poco la zona Euro si sfaldera' da sola. Io purtroppo temo che nonostante i malumori di tante persone, che purtroppo non vengono convogliati nella giusta direzione dalle forze politiche di opposizione, non ci sarà a breve alcun mutamento sostanziale.
Grazie.
Anton.

Anonimo ha detto...

Il popolo non conta nulla...si vede da come fu fatta la repubblica...il popolo chiamato a decidere da chi? Da chi non aveva gia il potere e cioè il re ...lui fu obbligato a chiamare il popolo vogliamo negarlo?Altresì volete la monarchia o la repubblica?dice e non repubblica parlamentare che è una cosa molto diversa...errore vizio di volontà per confondere i votanti...e ancora un popolo che è sovrano limitatamente e contro il diritto soggettivo,internazionale e sul principio di stato..lo stato e formato dal popolo territorio governo...il popolo esercita la propria sovranità sul territorio in condizione di parità con il governo altrimenti non esiste lo stato altresì il territorio non può essere più importante della volontà del popolo...il popolo in maggioranza può dividere il territorio salvaguardando i beni personali e rispettando i diritti ...se non lo possiamo cosa discutibile per incompatibilità con i primi 12 articoli della costituzione e tra essi stessi e per incompatibilità con il diritto internazionale...noi non siamo un popolo ma solo degli schiavi

Pietro Melis ha detto...

Pubblico ma impari a scrivere in italiano sintatticamente corretto perché si stenta a capire