Nella specie biologicamente umana si trovano dei subanimali la cui vita vale meno di quella diun insetto nocivo. Non dovrebbe essere reato eliminare i subanimali. Tra gli animali il predatore uccide per motivi di sopravvivenza non per crudeltà. Fatti simili dovrebbero essere imputati a subanimali che dovrebbero essere estirpati dalla faccia della terra. E invece questo subanimale, se scoperto, non andrà nemmeno un galera grazie ad una concezione del diritto antropocentrica che ignora il diritto naturale.
Lotzorai, cane impiccato a un albero
lasciato morire sul ciglio della strada
Il cane impiccato all'albero a Lotzorai
Un lettore ha inviato questa foto al nostro giornale. Un gesto di crudeltà gratuita verso un animale nelle campagne di Lotzorai. LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO SU L'UNIONE SARDA
Sui giornali ci sono cose che nessuno vorrebbe leggere, foto che nessuno vorrebbe vedere. Bambini malati e malnutriti, donne picchiate, vittime innocenti di guerre di pace, animali impiccati ad un albero. La foto è stata scattata il penultimo giorno dello scorso anno a Su Padentinu, nelle campagne di Lotzorai. Quello che il lettore non ha voluto raccontare è il dolore e la rabbia che ha provato. Non l'ha fatto perché l'immagine parla da sola. Riferisce di gratuita crudeltà, di barbarie senza nessuna giustificazione. (13) commenta
3 commenti:
Mi indigna di più la morte di un animale che quella di un essere umano. Perchè la razza umana direttamente o indirettamente si merita la cattiveria dei sui simili ma gli animali no! La cattiveria è solo nell'Uomo. Che se la tenga!
Caro professore,
è chiaro che chi ha commesso questo delitto merita biasimo e anche una punizione. Ma non lo chiamerei "subanimale" né esigerei per lui la pena capitale, addirittura l'impiccagione (pena particolarmente umiliante). Perché? Perché, come ha scritto qualcuno in proposito, deve trattarsi di un poveraccio con gravi problemi personali, come la sua azione lascia presumere. Abbiamo il diritto e il dovere di metterci al riparo da questi individui pericolosi e forse anche irrecuperabili. Però nei nostri ordinamenti moderni non tendiamo - giustamente - a infierire sui delinquenti, ma ne auspichiamo il recupero e il reinserimento. Non sono affatto un "buonista", anzi mi prudono spesso le mani davanti a certi comportamenti. Però non bisogna nemmeno esagerare, specie dopo che ci si è calmati. Sappiamo ormai in modo definitivo che il libero arbitrio non esiste, contrariamente a quanto pretende ancora la Chiesa cattolica (senza libero arbitrio la Chiesa non ha ragione di essere).
È giusto e persino doveroso indignarsi, ma a volte la trovo eccessivo, il che può alienarle simpatie.
A Sergio
di fronte a tanta efferatezza nei confronti di un innocente non si può avere pietà, come gustamente ha detto Bastel76.
Sergio si contraddice perché scrive che si tratta di soggetti irrecuperabili e dopo aggiunge che bisogna auspicarne il recupero. Il solito buonismo che uccide la giustizia e che cerca di recuperare il delinquente dimenticandosi della vittima che anche da morto chiede giustizia (come scrisse il filosofo Jonn Locke nel secondo Trattato del governo).Io non sono convinto che "i nostri ordinamenti moderni" siano migliori di quelli passati, che non erano corrotti dal buonismo. Né sono convinto che questo delinquente fosse incapace di intendere e volere. Chi è pazzo non manifesta la pazzia con atti di crudeltà. La crudeltà è di un soggetto cosciente.E se la crudeltà fosse innata perché caratteriale meglio liberarsi sempre di questi individui perché non commettano più atti di crudeltà nei confronti di un innocente. Se sono stati capaci una volta di un atto efferato possono essere capaci altre volte. Essi sono peggio degli animali non umani perché il predatore non uccide per crudeltà.Se fosse capitato ad un mio cane io sare stato capace di uccidere questo criminale perché alla morte della vittima si sarebbe aggiunto il mio dolore, cioè il dolore di un'altra vittima innocente.La pietà bisogna meritarsela. Nessuna pietà per chi non ne ha per gli altri. Questa è vera giustizia.
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