mercoledì 14 agosto 2013

HITLER E IL CRISTIANESIMO

Ho riportato scrivendo sulla tastiera le frasi tratte dai colloqui privati riportati nel libro di Irving La guerra di Hitler, che mi sono deciso a leggere dopo averlo tenuto per 12anni in uno scaffale. Un libro in grande formato di circa 1000 pagine. Edito nel 2001 dall'editore  "Il settimo sigillo" e ripubblicato dopo molti anni da "Edizioni clandestine" in due volumi. In quest'opera, ritenuta il capolavoro di Irving, non si fa affatto il penegiricodi Hitler. Si raccontano i fatti. Comprese le migliaia di ebrei che i nazisti fucilarono nei Paesi baltici durante l'invasione della Polonia, ma sembra per iniziativa di alcuni generali e per volere dei governi dei Paesi baltici, senza che Hitler avesse dato alcun ordine in proposito. Sembra, anzi, che Hitler avesse destituito quei generali quando venne a saperlo. Quando Irving scrisse quest'opera non era ancora un negazionista. Lo divenne successivamente. In questo libro si limita a dire che nei campi di concentramento si moriva per fame e per epidemia. Fu arrestato in Austria durante una conferenza per il "reato" di negazionismo. Evidentemente la storiografia secondo certa gente deve essere giudicata dai tribunali e non da altri storici. In Germania, in Austria e in Francia esiste il reato di negazionismo. Forse perché questi Stati vogliono ricostruirsi una verginità storica. Non si può dire il contrario di ciò che si insegna nei libri scolastici. Perché la storia continui ad essere quella scritta dai vincitori. Avevo già raccolto materiale bibliografico "clandestino" per rileggere soprattutto gli anni 1943-45. E, ponendomi sopra le parti, come dovrebbe fare uno storico, sono già giunto a spiegarmi Perché Hitler perse la guerra (titolo di un mio prossimo libro).Sottotitoli: Fascismo rovina del nazismo e nazismo rovina del fascismo. I partigiani mosche cocchiere della Resistenza e responsabili di tutte le rappresaglie naziste.   
Nel 1939 Hitler considerava la Chiesa come un enorme e impersonale ente che sopravviveva impiegando metodi poco scrupolosi e assorbendo colossali sovvenzioni  statali. In privato ne ridicolizzò l'astuto amalgama di ipocrisia e lucrosi affari. "Dio, scrive Hitler, ha creato l'uomo e l'uomo è stato fatto per peccare. Dio ha dato all'uomo la libertà di farlo. Per mezzo milione di anni Dio è stato a guardare mentre gli uomini si strappavano gli occhi a vicenda, e solo dopo tutto questo tempo gli è venuto in mente di mandare il Figlio unigenito. Questo significa prendere le cose molto alla leggera. Mi sembra che tutta la faccenda sia stata trattata in modo tragicamente dilettantesco. E' assurdo descrivere il paradiso come una cosa meravigliosa, se la Chiesa stessa ci dice che anche quelli che in vita non hanno combinato niente vi entreranno: per esempio i ritardati mentali e simili. Non sarà molto divertente se quando arriveremo lì troveremo tutta la gente che (nonostante la beatificazione: Benedetti sono i poveri di spirito) è già stata una benedetta seccatura quando era in vita. E quali attrattive dovrebbe avere il paradiso se lassù ci saranno solo donne brutte e mentalmente insignificanti?....Giustiziando gli assassini noi facciamo semplicemente rispettare il comandamento non uccidere. Ma la Chiesa, finché è stata lei a tenere in mano le redini del potere, li ha sempre messi a morte con orribili torture, squarciandoli e cose del genere...Il cristianesimo è fondato sulle conoscenze di duemila anni fa, conoscenze offuscate e confuse dal misticismo e dal mistero, come le parabole della Bibbia. La domanda è perché le idee cristiane non possano essere rese moderne usando le conoscenze di oggi. Lutero ha lottato per una riforma, che però è stata mal interpretata perché una riforma non è cosa che possa avvenire d'un colpo, ma è un costante processo di rinnovo, non soltanto nel tempo, ma anche al passo dei tempi. Sono convinto che si potrebbe lasciare che le Chiese marciscano come un braccio in cancrena dato che sui pulpiti non vi sono altro che dei sempliciotti  e sui banchi non ci sono sedute che delle vecchie zitelle. La tirannia della menzogna religiosa verrà inevitabilmente abbattuta. Ma il partito non deve sostituirsi alla religione. Non si dovrebbe combattere la religione, ma lasciarla morire da sé. L'impero romano è stato disfatto dal cristianesimo. Il cristianesimo è stato un lungo succedersi di falsità e di autocontraddizioni. Predica la bontà, l'umiltà e l'amore reciproco, ma sotto questo slogan ha bruciato e massacrato milioni di persone con l'accompagnamento di pie massime. Gli antichi ammettevano apertamente che uccidevano per proteggersi, per vendetta o come punizione. I cristiani lo fanno soltanto per amore! Solo il cristianesimo ha creato un Dio vendicativo, un Dio che condanna l'uomo all'inferno nel momento in cui comincia a usare il cervello datogli da Dio. L'età classica è stata un'epoca illuminata. Con la nascita del cristianesimo la ricerca scientifica ha subito un arresto e al suo posto è cominciato uno studio delle visioni dei santi, invece che delle cose che Dio ci ha dato. Lo studio della natura è diventato un peccato. La tragedia è che ancor oggi  ci sono migliaia di persone "istruite" che credono in tutti questi sproloqui: negano che la Natura sia onnipotente, glorificano il debole, il malato, lo storpio e l'ingenuo. Nel mondo ideale del pastore Friedrich von Bodelschwingh i sani trovano la vita eterna solo se hanno dedicato la propria esistenza al debole, all'idiota e consimili; i malati insomma esistono perché noi possiamo fare delle buone azioni. Continuando di questo passo presto ci saranno più ammalati che sani: oggi ce ne sono già più di un miliardo. 
Quanto alla crudeltà, il cristianesimo ne detiene tutti i record mondiali. Il cristianesimo è la vendetta dell'ebreo errante. Dove saremmo oggi se non avessimo avuto il cristianesimo? Avremmo avuto gli stessi cervelli, ma avremmo evitato una lacuna di millecinquecento anni. La cosa terribile è che milioni di persone credono a tutto ciò, o si comportano come se vi credessero: fingono di credervi. Se fossimo stati tutti maomettani oggi il mondo sarebbe nostro".
         
Commento: Hitler non considerò la maggiore disgrazia dei maomettani che invasero l'Europa occupando con i turchi l'Anatolia e i Balcani sovrapponendosi agli arabi in tutte le regioni che gli arabi avevano invaso, dal Medioriente alla costa africana e alla Spagna, portando l'Europa al vero inizio del Medievo, da quando il Mediterraneo cessò, dal VII secolo, di essere un mare europeo, dove ancora si affacciavano i regni romano-barbarici. Né seppe riflettere sul fatto che il cristianesimo non è soltanto una storia di buio ma anche di luci, quando si consideri che tramite la trinità ereditò la razionalità greca del neoplatonismo, ispiratore della rivoluzione scientifica del XVII secolo. Mai la rivoluzione scientifica sarebbe sorta all'interno dell'islamismo o dell'ebraismo in cui la volontà divina non è soggetta alla ragione, come invece, nel cristianesimo, dove la volontà divina trova un limite nell'Intelletto, sede delle verità eterne (comprese quelle matematiche, che sono il lingaggio della Natura, come disse il cattolico Galileo nell'opera Il saggiatore). Non è dunque vero storicamente che studiare la Natura per il cristianesimo fosse un peccato. Al contrario, lo studio della Natura era uno studio che permetteva di  approssimarsi ad una conoscenza della natura divina tramite lo studio della sua opera. Sin dall'alto Medievo i monasteri benedettini furono il rifugio di quel poco di sapere classico che era rimasto in Europa dopo la caduta dell'impero romano d'Occidente. Nel Mein Kampf Hitler ha scritto molte pagine sulla cultura classica, greca e romana, che avrebbe dovuto essere la base della cultura europea. Aveva letto Nietzsche, da cui fu profondamente influenzato.   
La frase "Se fossimo stati tutti maomettani il mondo sarebbe nostro" certamente voleva significare che egli si ispirava al metodo maomettano delle guerre di invasione, non certo alla religione islamica. Per il resto vi sono considerazioni  condivisibili, come la visione del paradiso (si suol dire infatti che in esso vi sia un monumento all'ignoranza), la contraddizione tra i massacri operati dai cristiani, anche tra loro, e il messaggio d'amore. Facevano proselitismo massacrando - per amore di Cristo! - popolazioni ancora pagane e bruciando "eretici" e "streghe". Hitler fu allora un ottimo allievo dei cristiani e, soprattutto, dei maomettani. Anzi, l'allievo superò il maestro. In imbecillità Perché avrebbe dovuto capire che non gli ebrei, che quando sono laici appartengono alla migliore intelligenza mondiale, ma gli arabi sono un popolo inferiore a causa del Corano. Se si fosse alleato con l'intelligenza ebraica sarebbe arrivato per primo alla bomba atomica. E invece negli ultimi due anni di guerra assoldò nell'esercito tedesco i musulmani.  

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