E' veramente incredibile. La marina italiana va incontro ai barconi anche fuori delle acque internazionali per portare loro soccorso invece di aspettare che invadano le acque territoriali per riportarli di fronte alle coste africane ed abbandinarli lì. Non ci proverebbero una seconda volta questi invasori. L'Italia ha un territorio sovraffollato di 301 mila km quadrati con una popolazione di 60 milioni di residenti tra cittadini e stranieri. Ci sarà pure un limite a questa invasione o non? Arrivano anche con donne incinte pronte a cagare figli in Italia. E con l'jus soli avrebbero subito la cittadinanza. E poi non si dice quale fine faranno. Li dobbiamo mantenere con le nostre tasse perché non hanno lavoro. E purtroppo abbiamo al governo anche la negra negra Kyenge che li vorrebbe integrare (come?) e alla presidenza della Camera la negra bianca Boldrini. Non esiste alcun trattato internazionale che imponga il dovere di soccorso di navi o barconi pieni di clandestini. Ed aumenta così anche la presenza di islamici. Noi islamici vi invaderemo grazie al ventre delle donne, disse molti anni fa il presidente della Tunisia Boumedienne. E ci si è messo di mezzo anche il papa per favorire altre invasioni. Se li porti lui in Vaticano.Anche gli islamici. Così aumenta il ricatto terroristico islamico.
Ricordo che la Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati del 1951 esclude i rifugiati per ragioni di guerra ed economiche. Essa definisce come rifugiato una persona che “temendo a ragione di essere perseguitata per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese di cui è cittadina e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese; oppure che, non avendo una cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di siffatti avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il timore di cui sopra”. Questi invasori non abbandonano il loro Paese per i motivi sopra citati. Il rifugiato è sempre un rifugiato politico, perseguitato individualmente nel proprio Paese. Non può essere considerata alla stregua di rifugiati politici una massa che scappa dal proprio Paese per ragioni econimiche.
Viaggi della disperazione
Ricordo che la Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati del 1951 esclude i rifugiati per ragioni di guerra ed economiche. Essa definisce come rifugiato una persona che “temendo a ragione di essere perseguitata per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese di cui è cittadina e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese; oppure che, non avendo una cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di siffatti avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il timore di cui sopra”. Questi invasori non abbandonano il loro Paese per i motivi sopra citati. Il rifugiato è sempre un rifugiato politico, perseguitato individualmente nel proprio Paese. Non può essere considerata alla stregua di rifugiati politici una massa che scappa dal proprio Paese per ragioni econimiche.
Leggere i commenti tutti concordanti con me. Ma allora perché non muoversi nelle piazze contro questi invasori chiedendone la cacciata a calci in culo?
Viaggi della disperazione
Malta manda a casa gli immigrati
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In merito all'Istituto del soccorso, in tutte quante le convenzioni internazionali, .... di trattati, una nave da guerra che incrocia una nave straniera nell'alto mare ...
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