A parlare col culo degli altri son tutti buoni...
Questi sono come i coccodrilli
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Questi sono come i coccodrilli
Questo è il blog del prof. Pietro Melis, autore del testo intitolato "Scontro tra culture e metacultura scientifica: l'occidente e il diritto naturale. Nelle sue radici greco-romano-cristiane. Non giudaiche e antislamiche".
4 commenti:
Non tutti gli esseri umani hanno diritto alla vita soltanto perché sono esseri umani. Io sono dalla parte dei sostenitori della “qualità della vita”. Il feto non ha autocoscienza e alcun senso della propria esistenza nel tempo. Non può sperare, non sa cosa sia il futuro. Per questo non ha diritto alla vita. Non penso che l’uccisione di un feto o di un bambino sia moralmente equivalente con l’uccisione di un essere razionale e autocosciente. Ovviamente uccidere un bambino non è moralmente indifferente. Ma il torto consiste nel danno alla donna incinta, che ha concepito quel bambino. La morte del feto e del bambino è una tragedia per i genitori, non per il feto o il bambino.
Concordo. Infatti Tom Regan (Diritti animali, Garzanti, 1990) scrisse che un neonato umano, e tanto più un feto, in quando privo di coscienza è inferiore agli animali superiori (mammiferi)adulti in quanto dotati anche di autocoscienza. Lascia in sospeso la risposta alla domanda se anche gli altri animali, oltre ai mammiferi, siano dotati di autocoscienza oltre che di coscienza.
A Daniele. Riscriva la frase perché sintatticamente errata e incomprensibile
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