sabato 20 luglio 2019

FRANCESCO SAVERIO BORRELLI: "INDIPENDENZA DELLA MAGISTRATURA". SCUSA FURBESCA PER SOTTRARSI ALLE SUE COLPEVOLEZZE

"Resistere, resistere, resistere". Rimasero famose queste parole pronunciate nel 2002 all'apertura dell'anno giudiziario lo stesso anno in cui andò in pensione. Resistere a che cosa? Figlio di un alto magistrato uno dei due figli divenne magistrato. Il dubbio sorge spontaneo: si entra in magistratura anche perché figli di un magistrato? Entrò in magistratura come pretore, poi passò al tribunale civile sezione fallimentare e poi ancora divenne procuratore generale della Corte d'Appello di Milano. Passando così, non soltanto dal penale al civile come giudice, ma passando anche dalla veste di giudice a quella di accusatore. Cosa che la legge non dovrebbe permettere. Schierato sempre politicamente a sinistra nelle sue accuse moralistiche ebbe come unico bersaglio il governo Berlusconi sin dal 1994 dopo che nel 1992 distrusse tutti i partiti tranne il P.C.I. con il pool di "Mani pulite". Pulite in che cosa se vi furono come conseguenze molti suicidi in carcere e fuori carcere (come quello di Gardini)? Vi fu un accanimento giudiziario contro Craxi, costretto a morire in esilio, e poi contro Berlusconi, che io ritengo colpevole per non aver fatto una riforma della magistratura  in otto anni di governo. Si scusò dicendo che i suoi alleati (prima Casini e poi Fini) non glielo permisero. Balle. Non ebbe i coglioni per liberarsi di questi falsi alleati andando a nuove elezioni (con cui avrebbe preso più voti ponendo in programma, non una riforma, ma una rivoluzione della magistratura con forti penalità personali impedendo a questa casta di privilegiati di continuare a rendersi immuni da ogni responsabilità e di continuare a fare politica cercando di fare cadere i governi che non fossero di sinistra. Veramente caso strano che nessuno del vecchio P.C.I. nel 1992-93 sia andato in galera. Veramente strano? No. Non è strano. E' la dimostrazione della politicizzazione della magistratura.      
Resistere, resistere resistere, sì, ma contro una magistratura i cui componenti sono gli unici che si sottraggono a qualsiasi responsabilità quando causano dei danni a degli innocenti. Un comune cittadino deve pagare i danni causati anche INVOLONTARIAMENTE. Per i giudici  questa norma non esiste. Possono scrivere delle sentenze aberranti, possono mandare in galera per anni un innocente, risultato tale dopo anni di galera, e nessuno di essi paga per le sue colpe. E questa la chiamano eufemisticamente indipendenza della magistratura. Siamo alla farsa. Quando vi sarà finalmente una legge che costringa i giudici a pagare di persona, cioè di tasca propria? Dovrebbero quanto meno assicurarsi quando facciano sentenze errate. E invece la legge prevede che sia lo Stato a pagare per i loro errori. Cioè tutti i cittadini debbono pagare per essi. Incredibile! Ma è difficile pensare che altri giudici siano disposti a riformare le sentenze di  primo o di secondo grado se le sentenze riformate fossero un motivo per costringere i giudici a pagare di tasca propria. Infatti il giudice di grado superiore potrebbe a sua volta temere di pagare di tasca propria se facesse una sentenza poi riformata. Dunque è necessario, come da tempo vado dicendo, istituire una Corte di giustizia costituita non da giudici (con il loro spirito di corporativismo), ma da GIURISTI, che, non avendo quel conflitto di interessi che si genererebbe se un giudice dovesse pagare di tasca propria per aver fatto una sentenza sbagliata perché riformata, potrebbero giudicare i giudici imparzialmente per il fatto di non appartenere ad una casta di professionisti della giustizia che si è sempre sottratta ad ogni responsabiità personale.  Una Corte di giustiza NAZIONALE che condanni i giudici che facciano sentenze errate perché dettate da ignoranza o vizi logici inescusabili. Senza dover ricorrere ad un tribunale straniero quale quello fatiscente della Corte di Strasburgo, che viene considerato quarto grado del giudizio dopo la Cassazione.                  
 

13 ore fa - Resistere, resistere, resistere come su un'ultima, irrinunciabile linea del Piave”. Era il 12 gennaio 2002, il Procuratore generale di Milano ...


14 ore fa - Francesco Saverio Borrelli, il procuratore aggiunto presso il Tribunale di Milano che guidò il Pool di Mani Pulite è morto oggi all'età di 89 anni.

9 ore fa - Bobo e Stefania Craxi su Francesco Saverio Borrelli: "Fu autore di un colpo di stato e protagonista di una stagione infausta".

3 commenti:

bambilu ha detto...

i giudici e gli avvocati sono in combutta contro i clienti [civile]: mi consta personalmente...rimandano rimandano perché i "clienti" paghino, pagnhio...Come sono in combutta i "legislatori" che APPOSITAMENTE "scrivono" le "leggi” a membro di Cane in modo che NON vengano applicate ma "INTERPRETATE". Detto questo, detto tutto.

Dovremmo ottenere, almeno dal "Politico" che sta loro più "antipatico" che siano almeno ELETTI dal “POPOLO SOVRANO, altrimenti che Sovrano è? Salviniiiii......se ci sei, battilo sto' colpo !

Anonimo ha detto...

Che vadano all'inferno, toghe ipocrite!
Urgerebbe attuare una riforma totale e rivoluzionaria del codice penale. E ciò non solo in Italia, ma in tutti i paesi del globo. Un codice penale basato, magari, sul Diritto Naturale.
Ecco, ad esempio, l'uccisione di un cacciatore non andrebbe punita, poiché, eliminando costui, si garantirebbe a creature indifese l'inviolabile prosieguo della vita. Ed invece, si può fare molto poco contro coloro che attentano alla Natura.
Naturalmente, non riesco a tollerare gli innumerevoli abusi commessi a ritmo quotidiano verso le altre specie animali e le specie vegetali. I crimini ambientali sono i crimini peggiori, ed andrebbero puniti con rigorosissima severità. Invece, i signori magistrati, così come i loro "cumpari" parlamentari, sovente si sono distinti per una lentezza francamente incredibile. Così trascorrono gli anni e scatta la prescrizione persino per i mafiosi che hanno interrato rifiuti tossici industriali.
Sì, cari magistrati, vi imputo del fatto di essere fin troppo indifferenti e passivi dinanzi alle tante crudeltà commesse dall'umana, maligna neoplasia.
La Giustizia sia realmente tale, e che sia ecocentrica, che protegga le vere vittime e che faccia giustizia per tutte le specie viventi, e non soltanto per questa umanità così degenerata.

stefano stefanelli ha detto...

Sig Lorenzo i cacciatori sono sub-animali che uccidono per il gusto di farlo. Consiglio di guardare fra i miei commenti delle ultime 2 settimane una frase di Mark Twain
Buona sera